2009, Agosto 5- Decodificato il genoma dell'HIV
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2009, Agosto 5- Decodificato il genoma dell'HIV
La struttura del virus HIV-1, responsabile insieme all'HIV-2 dell'AIDS, non ha piu' segreti . Segnando un passo in avanti importante nella comprensione della malattia e di come infetta l'uomo, un gruppo di scienziati dell'Universita del Nord Carolina, USA, per la prima volta ne ha decodificato l'intero genoma, in uno studio che promette di accelerare lo sviluppo di farmaci antivirali. Perche' avere a disposizione la mappa genetica del virus significa comprendere meglio le strategie che mette in atto e che gli permettono di essere cosi' sfuggente.
Il virus HIV si suddivide nei due ceppi HIV 1 e HIV 2: il primo e' piu' diffuso prevalentemente in Europa, America e Africa centrale, il secondo e¿ localizzato soprattutto nell'Africa occidentale e Asia. Questo virus spiegano gli autori della ricerca , coordinata da Kevin Weeks, proprio come nel caso dell'influenza, dell'epatite C e della polio, trasporta le sue informazioni genetiche attraverso un singolo filamento di RNA anziche i due filamenti del DNA. L'informazione codificata del DNA e' quasi per intero nella sequenza dei suoi nucleotidi, ovvero i costituenti elementari, paragonabili a "mattoncini". Ma l'informazione codificata nell'RNA e' piu' complessa: l'RNA e' abile a piegarsi in strutture piu' complicate e tridimensionali che si creano quando l'RNA si ripiega su se stesso come fosse un nastro. Precedenti ricerche avevano ricostruito solo piccole regioni del genoma del RNA dell'HIV , ma quest'ultimo e' molto grande, composto da due filamenti di circa 10mila nucleotidi ciascuno.
Kevin Weeks e i colleghi hanno usato una tecnologia di analisi dell'RNA chiamata "Shape" per decodificare l'intera struttura del genoma del virus a livello di un singolo nucleotide. Come sospettato , la composizione dei nucleotidi influenza la produzione delle proteine, ma il team ha anche mostrato che le strutture dell'RNA influenzano molti passaggi nel ciclo infettivo dell'HIV: come per esempio la traslazione e il ripiegamento delle proteine.
Lo studio ha numerose implicazioni, sia per sviluppare nuovi farmaci, sia per "comprendere" sottolinea Weeks "altri ruoli nel genoma dell'RNA che sono importanti per il ciclo di vita di questi virus". Non solo: grazie alla decodifica, gli scienziati guidati da Weeks hanno cominciato anche a comprendere quali sono i "trucchi" che il genoma usa per permettere al virus di non essere individuato nel corpo umano.
Il virus HIV si suddivide nei due ceppi HIV 1 e HIV 2: il primo e' piu' diffuso prevalentemente in Europa, America e Africa centrale, il secondo e¿ localizzato soprattutto nell'Africa occidentale e Asia. Questo virus spiegano gli autori della ricerca , coordinata da Kevin Weeks, proprio come nel caso dell'influenza, dell'epatite C e della polio, trasporta le sue informazioni genetiche attraverso un singolo filamento di RNA anziche i due filamenti del DNA. L'informazione codificata del DNA e' quasi per intero nella sequenza dei suoi nucleotidi, ovvero i costituenti elementari, paragonabili a "mattoncini". Ma l'informazione codificata nell'RNA e' piu' complessa: l'RNA e' abile a piegarsi in strutture piu' complicate e tridimensionali che si creano quando l'RNA si ripiega su se stesso come fosse un nastro. Precedenti ricerche avevano ricostruito solo piccole regioni del genoma del RNA dell'HIV , ma quest'ultimo e' molto grande, composto da due filamenti di circa 10mila nucleotidi ciascuno.
Kevin Weeks e i colleghi hanno usato una tecnologia di analisi dell'RNA chiamata "Shape" per decodificare l'intera struttura del genoma del virus a livello di un singolo nucleotide. Come sospettato , la composizione dei nucleotidi influenza la produzione delle proteine, ma il team ha anche mostrato che le strutture dell'RNA influenzano molti passaggi nel ciclo infettivo dell'HIV: come per esempio la traslazione e il ripiegamento delle proteine.
Lo studio ha numerose implicazioni, sia per sviluppare nuovi farmaci, sia per "comprendere" sottolinea Weeks "altri ruoli nel genoma dell'RNA che sono importanti per il ciclo di vita di questi virus". Non solo: grazie alla decodifica, gli scienziati guidati da Weeks hanno cominciato anche a comprendere quali sono i "trucchi" che il genoma usa per permettere al virus di non essere individuato nel corpo umano.
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