2009, Set. 17- IL7 puo' rinforzare CD4 e CD8
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2009, Set. 17- IL7 puo' rinforzare CD4 e CD8
Iniezioni della citokina interleukina-7 (IL-7) hanno portato a "veloci" incrementi in cellule T di memoria centrale, naive e sono sembrate stimolare la moltiplicazione di precursori delle cellule nel timo, secondo quanto riportato da ricercatori dello studio INSPIRE.
La perdita di cellule T CD4 portando alla soppressione immunitaria e' il fenomeno chiave della progressione della malattia. Numerosi studi recenti hanno dimostrato che passando piu' tempo con un conteggio minore di CD4 aumenta il rischio sia di malattie relative all'AIDS che di malattie non connesse con l'AIDS, anche prima di raggiungere il limite di 200 cellule/mm3 per la malattia in fase avanzata.
Nonostante l'efficace trattamento antiretrovirale che sopprime completamente la carica virale, alcune persone con HIV non riescono ad avere un recupero adeguato delle cellule CD4 e le cellule che ritornano non possono lavorare cosi' bene come quelle perse. I ricercatori percio' hanno cercato strategie per ricostituire il sistema immunitario, incluso l'uso di varie citokine, o messaggeri chimici.
Yves Levy e colleghi con lo studio internazionale INSPIRE hanno guardato gli effetti del ricombinante umano IL-7 sul recupero delle cellule e la funzione timica in un piccolo gruppo di pazienti HIV che avevano una carica virale soppressa dalla terapia antiretrovirale.
Il timo e' una ghiandola della parte superiore del torace dove le cellule T maturano; normalmente l'organo si contrae e diventa meno attivo con l'invecchiamento. Un ricerca passata ha dimostrato che IL-7 stimola la maturazione delle cellule T e il loro rilascio da parte del timo come pure inibisce la morte spontanea di cellule CD4 e CD8.
I partecipanti a INSPIRE hanno ricevuto in modo random tre iniezioni settimanali di 10, 20, 30 mcg/Kg di IL-7 (usando una preparazione chiamata CYT107) o un placebo per dodici settimane. Tutti i partecipanti erano uomini e fra quelli che hanno ricevuto IL-7 l'eta' media era di 40 anni. Tutti avevano una carica virale sotto le 50 copie/ml.
I partecipanti hanno sperimentato significativi aumenti sia nel numero di CD4 che di CD8. Quelli nel gruppo di 10mcg/Kg avevano circa il 150% di aumento in cellule CD4 alla 4 settimana, che tornavano a circa il 90% di aumento alla settimana 12 (da una media di 268 a 643 a 419 cellule/mm3). Nel gruppo 20mcg/Kg i corrispondenti aumenti erano di circa il 200% alla settimana 4 e 135% alla settimana 12 (da una media di 240 a 709 a 563 cellule/mm3).
Uno su sette partecipanti del gruppo di 10 mcg/kg e cinque su otto del gruppo di 20 mcg/kg hanno raggiunto un livello di CD4 di oltre 500 cellule/mm3 il limite piu' basso del range normale dei sieronegativi.
Il cointeggio di cellule CD8 ha dimostrato un quadro simile. Nel gruppo dei 10 mcg/kg il livello e' salito dal 91% nella settimana 4 ma e' ritornato al 42% alla settimana 12 (da una media di 761 a 1434 a 1081 cellule/mm3) . Nel gruppo di 20 mcg/kg i corrispondenti aumenti sono stati 131% e 65% (da ua media di 659 a 1695 a 1210 cellule/mm3).
I ricercatori hanno visto aumenti sia nelle cellule T naive che non sono ancora adatte a combattere uno specifico patogeno causante malattia , e le cellule di memoria centrale , che "ricordano" gli invasori incontrati in passato. E' apparso anche che le ghiandole del timo dei pazienti stavano producendo piu' cellule. Ma un altro tipo di cellule di memoria (cellule di memoria effettrici) non e' aumentato. Il Dr. Levy ha spiegato che le cellule piu' mature sembravano beneficiare meno dell'IL-7.
Queste scoperte hanno spinto i ricercatori a concludere che il ciclo di tre iniezioni di IL-7 induce un aumento di cellule T CD4 dose- dipendente e sostenuto.
Mentre le scoperte di questo piccolo studio sono incoraggianti, devono tuttavia essere confermate in piu' ampi e piu' lunghi studi. Recentemente e' stato riportato che i risultyati finali di due ampi e costosi studi su un'altra citokina, interleukina -2 sono falliti nel riprodurre dati promettenti. Mentre IL-2 aumentava il conteggio di CD4, questo non si traduceva in benefici clinici o un'aumentata sopravvivenza.
Riguardo questo rischio il DrLevy ha notato che i tipi di cellule T CD4 espansi da IL-7 sono completamente differenti da quelli espansi da IL-2.
La perdita di cellule T CD4 portando alla soppressione immunitaria e' il fenomeno chiave della progressione della malattia. Numerosi studi recenti hanno dimostrato che passando piu' tempo con un conteggio minore di CD4 aumenta il rischio sia di malattie relative all'AIDS che di malattie non connesse con l'AIDS, anche prima di raggiungere il limite di 200 cellule/mm3 per la malattia in fase avanzata.
Nonostante l'efficace trattamento antiretrovirale che sopprime completamente la carica virale, alcune persone con HIV non riescono ad avere un recupero adeguato delle cellule CD4 e le cellule che ritornano non possono lavorare cosi' bene come quelle perse. I ricercatori percio' hanno cercato strategie per ricostituire il sistema immunitario, incluso l'uso di varie citokine, o messaggeri chimici.
Yves Levy e colleghi con lo studio internazionale INSPIRE hanno guardato gli effetti del ricombinante umano IL-7 sul recupero delle cellule e la funzione timica in un piccolo gruppo di pazienti HIV che avevano una carica virale soppressa dalla terapia antiretrovirale.
Il timo e' una ghiandola della parte superiore del torace dove le cellule T maturano; normalmente l'organo si contrae e diventa meno attivo con l'invecchiamento. Un ricerca passata ha dimostrato che IL-7 stimola la maturazione delle cellule T e il loro rilascio da parte del timo come pure inibisce la morte spontanea di cellule CD4 e CD8.
I partecipanti a INSPIRE hanno ricevuto in modo random tre iniezioni settimanali di 10, 20, 30 mcg/Kg di IL-7 (usando una preparazione chiamata CYT107) o un placebo per dodici settimane. Tutti i partecipanti erano uomini e fra quelli che hanno ricevuto IL-7 l'eta' media era di 40 anni. Tutti avevano una carica virale sotto le 50 copie/ml.
I partecipanti hanno sperimentato significativi aumenti sia nel numero di CD4 che di CD8. Quelli nel gruppo di 10mcg/Kg avevano circa il 150% di aumento in cellule CD4 alla 4 settimana, che tornavano a circa il 90% di aumento alla settimana 12 (da una media di 268 a 643 a 419 cellule/mm3). Nel gruppo 20mcg/Kg i corrispondenti aumenti erano di circa il 200% alla settimana 4 e 135% alla settimana 12 (da una media di 240 a 709 a 563 cellule/mm3).
Uno su sette partecipanti del gruppo di 10 mcg/kg e cinque su otto del gruppo di 20 mcg/kg hanno raggiunto un livello di CD4 di oltre 500 cellule/mm3 il limite piu' basso del range normale dei sieronegativi.
Il cointeggio di cellule CD8 ha dimostrato un quadro simile. Nel gruppo dei 10 mcg/kg il livello e' salito dal 91% nella settimana 4 ma e' ritornato al 42% alla settimana 12 (da una media di 761 a 1434 a 1081 cellule/mm3) . Nel gruppo di 20 mcg/kg i corrispondenti aumenti sono stati 131% e 65% (da ua media di 659 a 1695 a 1210 cellule/mm3).
I ricercatori hanno visto aumenti sia nelle cellule T naive che non sono ancora adatte a combattere uno specifico patogeno causante malattia , e le cellule di memoria centrale , che "ricordano" gli invasori incontrati in passato. E' apparso anche che le ghiandole del timo dei pazienti stavano producendo piu' cellule. Ma un altro tipo di cellule di memoria (cellule di memoria effettrici) non e' aumentato. Il Dr. Levy ha spiegato che le cellule piu' mature sembravano beneficiare meno dell'IL-7.
Queste scoperte hanno spinto i ricercatori a concludere che il ciclo di tre iniezioni di IL-7 induce un aumento di cellule T CD4 dose- dipendente e sostenuto.
Mentre le scoperte di questo piccolo studio sono incoraggianti, devono tuttavia essere confermate in piu' ampi e piu' lunghi studi. Recentemente e' stato riportato che i risultyati finali di due ampi e costosi studi su un'altra citokina, interleukina -2 sono falliti nel riprodurre dati promettenti. Mentre IL-2 aumentava il conteggio di CD4, questo non si traduceva in benefici clinici o un'aumentata sopravvivenza.
Riguardo questo rischio il DrLevy ha notato che i tipi di cellule T CD4 espansi da IL-7 sono completamente differenti da quelli espansi da IL-2.
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