2009, Feb. 23- Radioimmunoterapia. promettente per HIV
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2009, Feb. 23- Radioimmunoterapia. promettente per HIV
Radioimmunoterapia: promettente trattamento per l'infezione HIV e tumori virali.
Scienziati dell'Albert Einstein College of Medicine of Yeshiva University hanno caricato anticorpi su particelle radioattive per distribuire dosi di radiazione che selettivamente bersagliassero e distruggessero cellule infettate da microbi e HIV. Il trattamento sperimentale - chiamato radioimmunoterapia o RIT - ha mantenuto la promessa di trattare varie infezioni, incluso l'HIV e i tumori causati dai virus.
RIT, che attualmente viene usato per il trattamento del cancro, capitalizza il fatto che ciascun tipo di anticorpo e' programmato per cercare solo un tipo di antigene. Quindi attaccando del materiale radioattivo ad un particolare anticorpo, la radiazione puo' essere indirizzata a cellule specifiche che esprimono il corrispondente antigene, mnimizzando il danno collaterale ad altri tessuti. Questo livello di specificita' non e' possibile con le esistenti forme di raditerapia.
RIT e' stato originariamente sviluppato come terapia per il trattamento del cancro ed e' stato usato con successo nel trattamento del linfoma non-Hodgkin, un tumore che origina nelle cellule del sistema immunitario. Negli ultimi anni, in collaborazione con il Dr Arturo Casadevall, Professore capo di Microbiologia ed Immunologia al Einstein, Dr Dadachova ha adottato la tecnica per combattere infezioni micotiche, batteriche e virali.
Dal momento che i virus sono piuttosto differenti dalle cellule cancerose, l'utilizzo della radioimmunoterapia per l'HIV ha posto significative sfide.
I virus sono sottili parti di DNA o RNA avviluppati in un sottile rivestimento proteico. Semplici, duri e resistenti, i virus facilmente sfuggono alle radiazioni dirette contro di loro e possono riparare rapidamente i danni che possono verificarsi. Fattore ulteriore che complica, e' che lk'HIV puo' nascondersi alle cellule immunitarie.
"Il nostro approccio non e' bersagliare le stesse particelle virali, ma piuttosto i linfociti che albergano il virus"ha detto Dr Dadachova "Fortunatamente , i linfociti sono cellule piu' radiosensibili del corpo".
I Dottori Dadachova e Casadevall ed i loro colleghi hanno dimostrato che il trattamento puo' effettivamente eliminare le cellule infettate dall'HIV sia in laboratorio che negli studi su animali, nel secondo caso a riguardo di due differenti modelli di topi con HIV. L'equipe sta ora conducendo test pre-clinici sull'efficacia della terapia e sulla sicurezza in preparazione alla fase I clinica del trial su pazienti sieropositivi.
Scienziati dell'Albert Einstein College of Medicine of Yeshiva University hanno caricato anticorpi su particelle radioattive per distribuire dosi di radiazione che selettivamente bersagliassero e distruggessero cellule infettate da microbi e HIV. Il trattamento sperimentale - chiamato radioimmunoterapia o RIT - ha mantenuto la promessa di trattare varie infezioni, incluso l'HIV e i tumori causati dai virus.
RIT, che attualmente viene usato per il trattamento del cancro, capitalizza il fatto che ciascun tipo di anticorpo e' programmato per cercare solo un tipo di antigene. Quindi attaccando del materiale radioattivo ad un particolare anticorpo, la radiazione puo' essere indirizzata a cellule specifiche che esprimono il corrispondente antigene, mnimizzando il danno collaterale ad altri tessuti. Questo livello di specificita' non e' possibile con le esistenti forme di raditerapia.
RIT e' stato originariamente sviluppato come terapia per il trattamento del cancro ed e' stato usato con successo nel trattamento del linfoma non-Hodgkin, un tumore che origina nelle cellule del sistema immunitario. Negli ultimi anni, in collaborazione con il Dr Arturo Casadevall, Professore capo di Microbiologia ed Immunologia al Einstein, Dr Dadachova ha adottato la tecnica per combattere infezioni micotiche, batteriche e virali.
Dal momento che i virus sono piuttosto differenti dalle cellule cancerose, l'utilizzo della radioimmunoterapia per l'HIV ha posto significative sfide.
I virus sono sottili parti di DNA o RNA avviluppati in un sottile rivestimento proteico. Semplici, duri e resistenti, i virus facilmente sfuggono alle radiazioni dirette contro di loro e possono riparare rapidamente i danni che possono verificarsi. Fattore ulteriore che complica, e' che lk'HIV puo' nascondersi alle cellule immunitarie.
"Il nostro approccio non e' bersagliare le stesse particelle virali, ma piuttosto i linfociti che albergano il virus"ha detto Dr Dadachova "Fortunatamente , i linfociti sono cellule piu' radiosensibili del corpo".
I Dottori Dadachova e Casadevall ed i loro colleghi hanno dimostrato che il trattamento puo' effettivamente eliminare le cellule infettate dall'HIV sia in laboratorio che negli studi su animali, nel secondo caso a riguardo di due differenti modelli di topi con HIV. L'equipe sta ora conducendo test pre-clinici sull'efficacia della terapia e sulla sicurezza in preparazione alla fase I clinica del trial su pazienti sieropositivi.
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