Un farmaco, molti obiettivi: e' questo il futuro?
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Un farmaco, molti obiettivi: e' questo il futuro?
Sono stati identificati potenziali obiettivi molecolari del farmaco anti-HIV, nelfinavir, e questo puo' spiegare perche' il farmaco e' anche efficace
come terapia per il cancro. Le scoperte verranno pubblicate sul journal PLoS Computational Biology il 28 aprile 2011.
Nelfinavir e' un inibitore delle proteasi che impedisce la replicazione del virus HIV. Si e' anche scoperto che ha un effetto positivo su un certo numero di tumori solidi, ma non e' chiaro il meccanismo con cui il farmaco agisce negli uomini.
Ricercatori dell'Universita' di San Diego, California e della Citta' Universitaria di New York hanno combinato un'ampia fila di tecniche computazionali per investigare i meccanismi molecolari che stanno alla base dell'effetto anticancro osservato in Nelfinavir e hanno scoperto che ci sono deboli interazioni con una moltitudine di obiettivi molecolari, piuttosto che una forte interazione con un singolo obiettivo.
Mentre le molecole farmacologiche sono progettate per bersagliare le proteine in modo da ottenere un effetto terapeutico, le piccole molecole del farmaco possono anche attaccarsi a proteine non- bersaglio con siti di legame similari. Il risultato possono essere effetti collaterali non voluti o, nel caso del nelfinavir,un effetto secondario e positivo.
Philip E. Bourne, professore di farmacologia e i suoi colleghi spiegano che l'effetto collettivo di queste deboli interazioni e' quello che guida l'efficacia clinica del nelfinavir.
I metodi computazionali usati dai ricercatori sono un modo utile per ricercare potenziali obiettivi farmacologici: "L'analisi al computer ci permette di ricercare altri siti di legame che marcano un particolare sito per l'attacco del farmaco - come ricercare altre serrature che possono essere aperte con la stessa chiave", ha detto Lei Xie professore associato all'Hunter College. Tuttavia e' una strada particolarmente complessa per la convalida degli obiettivi farmacologici. Il Prof Bourne aggiunge "Questa e' davvero una sfida, ma e' duro non credere che questo approccio basato su sistemi generali , rappresenti il futuro per le scoperte di farmaci, almeno fino a che siano interessate piccole molecole di farmaci."
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