A.Severino: purgare i reservoir

Purgare i reservoir HIV attraverso la riattivazione virale: speranza o delusione?
Un’intervista con Andrea Savarino, Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate, Istituto Superiore di Sanita’, Roma. Italia

Alain Lafeuillade : tu eri ottimista rispetto agli inibitori HDAC per purgare il reservoir HIV, come ti trovi ora?
Andrea Savarino : Abbiamo abbandonato per il momento quell’ approccio. Stiamo attualmente tentando altri approcci tesi a 1) intensificare la HAART in modo da sopprimere la continua replicazione virale e 2) inducendo un’”uccisione silenziosa“, cioe’ la diminuzione dell’emivita delle cellule T di memoria centrale che albergano il virus, senza attivazione della replicazione virale.

AL : ci sono dati in vivo che supportino attualmente, oppure no, questo approccio o e’ solo una teoria?
AS : io ho presentato i nostri risultati preliminari sulle scimmie lo scorso Luglio allo IAS di Vienna. Secondo la mia opinione, i risultati sono incoraggianti. Tuttavia intendo invitare tutti a trarre le proprie conclusioni quando pubblicheremo i dati in una rivista scientifica.

AL : tu sei considerato come il promotore dell’approccio “Shock and Kill” ed hai pubblicato una relazione su di esso, la tua speranza e’ sparita riguardo queste strategie?
AS : i dati che sono stati ottenuti su due scimmie trattate con HDAC piu’ terapia antiretrovirale sono stati deludenti. Hanno mostrato una perdita di controllo dell’infezione. Anche dopo la sospensione della HDACi, il virus e’ andato in replicazione.
Io non voglio dire che i farmaci HDACi , combinati con altre strategie riattivanti, non troveranno mai posto nel trattamento dell’HIV/AIDS. Tuttavia numerosi problemi che riguardano i reservoirs dove i farmaci antirretrovirali non penetrano dovranno essere risolti prima di trattare gli esseri umani con farmaci che promuovono la replicazione virale. A questo proposito, uno studio interessante sulle scimmie e’ stato pubblicato il settembre scorso
(Retrovirology sept, 2010)

AL : in un recente Editoriale sull’AIDS il gruppo di Janice Clements di Baltimora invita ad una pausa nei trials sull’eradicazione perche’ pensano che potrebbero mettere il reservoirs del cervello fuori controllo.
Secondo te l’HDACi puo’ fare piu’ danno che bene?
AS : poiche’ questi farmaci possiedono anche la capacita’ di ampliare la replicazione virale in atto, io credo che Dr Clements abbia ragione. Numerosi colleghi stanno facendo un gran lavoro nel sottolineare le basi per l’organizzazione di futuri trials clinici per l’eradicazione HIV. Questo lavoro sara’ di importanza centrale per testare future strategie. Poiche’ hanno gia’ fatto cosí’ tanto io chiedo loro di fare uno sforzo ulteriore, cioe’ lo sviluppo di tests per escludere la replicazione virale in atto. So che sara’ un compito estremamente difficile, ma sono sicuro che possono riuscirci. Questo servira’ per non mettere a rischio la salute dei pazienti.

AL : e’ vero anche per i trials clinici- che sono stati appena lanciati- usando l’Interlukina 7 per purgare i reservoirs? In vista di quello che si sa attualmente sull’Interleukina 7 credi che possa funzionare?
AS : la relazione di Imamiki e al. che deve comparire sulla pubblicazione di gennaio di AIDS dimostra che IL-7 ha indotto transitori blips nel RNA virale che erano geneticamente simili a quelli osservati prima dell’inizio della terapia. I pazienti quindi sono tornati alla normalita’ con < 50 copie/ml di RNA virale.
Tuttavia hanno sostenuto solo un ciclo di IL-7 e noi non possiamo prevedere cosa succederebbe seguendo multipli cicli.

AL : infine, secondo te, quali sono le priorita’ in questa area di ricerca?
AS : io penso che la controversia sulla replicazione virale in atto do breve essere risolta il piu’ presto possibile. Questo aiutera’ molto l’ottimizzazione delle strategie che vengono perseguite.
([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] 23/12,2010)

i dati che sono stati ottenuti su due scimmie trattate con HDAC piu’ terapia antiretrovirale sono stati deludenti. Hanno mostrato una perdita di controllo dell’infezione. Anche dopo la sospensione della HDACi, il virus e’ andato in replicazione.

Questa e' una brutta notizia..
Mi sembrava un buon approccio,e sinceramente ci speravo..
Povero (il bel) Savarino..