2009, luglio 1- Riduzione dei reservoir HIV con alti dosaggi di IG
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2009, luglio 1- Riduzione dei reservoir HIV con alti dosaggi di IG
(Abstract) La latenza di HIV-1 nei linfociti T CD4+ a riposo, costituisce l'ostacolo maggiore all'eradicazione del virus nei pazienti in terapia antiretrovirale (ART). Fino ad ora nessun tentativo di ridurre il reservoir virale si e' dimostrato efficace.
Nove soggetti in ART sono stati inclusi in uno studio e trattati con alte dosi di immunoglobuline intravenose (IVIG) per cinque giorni consecutivi. Sette di loro avevano livelli rilevabili di virus replicante nel reservoir latente e percio' e' stato possibile valutarli. Le cellule T CD4+ altamente purificate della memoria a riposo sono state attivate e sono state quantificate le cellule contenenti HIV-1 replicante.
La quantita' di HIV-1 latente e' diminuito con una media del 68% dopo che IVIG e' stato aggiunto all'ART. Il reservoir e' diminuito in cinque, mentre non e' stata riscontrata nessuna diminuzione in due soggetti con virus rilevabile. E' stato rilevato HIV RNA> 2 copie/ml in cinque dei sette soggetti alla base, ma solo in uno nel follow-up dopo 8-12 settimane. La diminuzione della quantita' di HIV-1 latente e la viremia residuale plasmatica era preceduta da un transitorio aumento di basso livello nel plasma di HIV-1 RNA e dei livelli di interleukina-7 e seguita da un'aumento delle cellule T regolatorie. La grandezza dell'aumento virale nel plasma era correlato alla misura della riserva del latente HIV-1 e la sequenza del singolo genoma della regione gag ha dimostrato che i cloni virali dal plasma si raggruppavano insieme al virus delle cellule T di memoria, indicando il latente reservoir come fonte dell'HIV-1 RNA del plasma.
Le scoperte di questo studio prova di concetto, non controllato, indicano che il reservoir e' diventato accessibile con il trattamento con IVIG attraverso ml'attivazione dell'espressione del gene dell'HIV-1 nelle cellule T CD4+ latentemente infette. Bisognerebbe considerare l'IVIG per ulteriori prove come adiuvante efficace della ART.
Nove soggetti in ART sono stati inclusi in uno studio e trattati con alte dosi di immunoglobuline intravenose (IVIG) per cinque giorni consecutivi. Sette di loro avevano livelli rilevabili di virus replicante nel reservoir latente e percio' e' stato possibile valutarli. Le cellule T CD4+ altamente purificate della memoria a riposo sono state attivate e sono state quantificate le cellule contenenti HIV-1 replicante.
La quantita' di HIV-1 latente e' diminuito con una media del 68% dopo che IVIG e' stato aggiunto all'ART. Il reservoir e' diminuito in cinque, mentre non e' stata riscontrata nessuna diminuzione in due soggetti con virus rilevabile. E' stato rilevato HIV RNA> 2 copie/ml in cinque dei sette soggetti alla base, ma solo in uno nel follow-up dopo 8-12 settimane. La diminuzione della quantita' di HIV-1 latente e la viremia residuale plasmatica era preceduta da un transitorio aumento di basso livello nel plasma di HIV-1 RNA e dei livelli di interleukina-7 e seguita da un'aumento delle cellule T regolatorie. La grandezza dell'aumento virale nel plasma era correlato alla misura della riserva del latente HIV-1 e la sequenza del singolo genoma della regione gag ha dimostrato che i cloni virali dal plasma si raggruppavano insieme al virus delle cellule T di memoria, indicando il latente reservoir come fonte dell'HIV-1 RNA del plasma.
Le scoperte di questo studio prova di concetto, non controllato, indicano che il reservoir e' diventato accessibile con il trattamento con IVIG attraverso ml'attivazione dell'espressione del gene dell'HIV-1 nelle cellule T CD4+ latentemente infette. Bisognerebbe considerare l'IVIG per ulteriori prove come adiuvante efficace della ART.
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