2008, July 7- Big Pharma, investimenti miliardari per l'AIDS
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2008, July 7- Big Pharma, investimenti miliardari per l'AIDS
La sola Abbott ha investito nel 2007 due miliardi e mezzo di dollari nella ricerca per trovare medicinali realmente efficaci. su livelli poco piu' bassi si sono attestati la Roche, la Merck Sharp & Dome, la Boehringer e gli altri maggiori gruppi: un mercato immenso per un contagio che non si arresta.
Nella battaglia per giungere ad un vaccino contro l'AIDS, si registra finalmente un successo italiano. La settimana scorsa l'Istituto Superiore di Sanita'ha annunciato il via libera alla seconda fase della sperimentazione (a giorni comincera' l'arruolamento di volontari sieropositivi in dieci centri coordinati dal policlinico di Modena) di un vaccino basato su quello che viene definito il "motore" della replicazione del virus HIV, ossia la proteina TAt biologicamente attiva. E la proteina che si trova nel cuore del virus e non sulla superficie, come quelle finora utilizzate negli altri candidati vaccini. Il prodotto messo a punto dal gruppo di Barbara Ensoli presso l'ISS e' stato realizzato presso l'Universita' di Urbino, interamente con fondi pubblici e la sperimentazione e' finora stata finanziata complessivamente con 21 milioni di euro. Si tratta di un vaccino terapeutico. Se funzionera' si avra' nei pazienti una risposta immunitaria sia con formazione di anticorpi sia con la compersa di cellule immunitarie killer. Dall'inizio del suo propagarsi, nel 1981, l'HIV ha fatto registare in Italia 60.000 casi di infezione. Mentre nel decennio 1995-2005 il trend di crescita della malattia si era fermato,oggi l'infezione ha ricominciato a propagarsi. Negli ultimi tre anni si sono registrati quattromila nuovi casi di contagio all'anno. La ricerca per combattere l'HIV prosegue sul doppio fronte: il vaccino ed i farmaci. Anche su quest'ultimo versante c'e´stato recentemente un successo italiano: un nuovo farmaco, nato nei laboratori della Merck Sharp &Dome a Pomezia , alle porte di Roma, il raltegravir. La molecola e' stata messa a punto dai ricercatori dell'Istituto di ricerche di biologia molecolare Pietro Angeletti e la Merck l'ha messa in produzione. Il farmaco inibisce l'enzima chiave per la replicazione dell'HIV, abbassa rapidamente la carica virale, alza notevolmente la conta dei linfociti e non presenta gli effetti ncollaterali normalmente correlati alla somministrazione di terapie antiretrovirali.
- La nostra azienda investe pesantemente nella ricerca e sviluppo- spiega Jose' Luis Roman presidente ed amministratore delegato della Merck italia- Negli ultimi dieci anni abbiamo investito in Italia piu' di 300 milioni di euro in programmi di ricerca e sviluppo e contiamo di investirne altri 200 milioni di euro nei prossimi cinque anni.
Nella battaglia per giungere ad un vaccino contro l'AIDS, si registra finalmente un successo italiano. La settimana scorsa l'Istituto Superiore di Sanita'ha annunciato il via libera alla seconda fase della sperimentazione (a giorni comincera' l'arruolamento di volontari sieropositivi in dieci centri coordinati dal policlinico di Modena) di un vaccino basato su quello che viene definito il "motore" della replicazione del virus HIV, ossia la proteina TAt biologicamente attiva. E la proteina che si trova nel cuore del virus e non sulla superficie, come quelle finora utilizzate negli altri candidati vaccini. Il prodotto messo a punto dal gruppo di Barbara Ensoli presso l'ISS e' stato realizzato presso l'Universita' di Urbino, interamente con fondi pubblici e la sperimentazione e' finora stata finanziata complessivamente con 21 milioni di euro. Si tratta di un vaccino terapeutico. Se funzionera' si avra' nei pazienti una risposta immunitaria sia con formazione di anticorpi sia con la compersa di cellule immunitarie killer. Dall'inizio del suo propagarsi, nel 1981, l'HIV ha fatto registare in Italia 60.000 casi di infezione. Mentre nel decennio 1995-2005 il trend di crescita della malattia si era fermato,oggi l'infezione ha ricominciato a propagarsi. Negli ultimi tre anni si sono registrati quattromila nuovi casi di contagio all'anno. La ricerca per combattere l'HIV prosegue sul doppio fronte: il vaccino ed i farmaci. Anche su quest'ultimo versante c'e´stato recentemente un successo italiano: un nuovo farmaco, nato nei laboratori della Merck Sharp &Dome a Pomezia , alle porte di Roma, il raltegravir. La molecola e' stata messa a punto dai ricercatori dell'Istituto di ricerche di biologia molecolare Pietro Angeletti e la Merck l'ha messa in produzione. Il farmaco inibisce l'enzima chiave per la replicazione dell'HIV, abbassa rapidamente la carica virale, alza notevolmente la conta dei linfociti e non presenta gli effetti ncollaterali normalmente correlati alla somministrazione di terapie antiretrovirali.
- La nostra azienda investe pesantemente nella ricerca e sviluppo- spiega Jose' Luis Roman presidente ed amministratore delegato della Merck italia- Negli ultimi dieci anni abbiamo investito in Italia piu' di 300 milioni di euro in programmi di ricerca e sviluppo e contiamo di investirne altri 200 milioni di euro nei prossimi cinque anni.
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