RICERCATORI ITALIANI BRAVI MA SENZA FONDI
RICERCATORI ITALIANI BRAVI MA SENZA FONDI
"Nonostante i ricercatori italiani siano da tempo considerati tra i migliori a livello mondiale nella lotta all'Aids, il Governo non intenzione di proseguire il Programma Nazionale di Ricerca sull'AIDS". La denuncia arriva dalla prestigiosa rivista Science in un articolo pubblicato online. Mentre negli anni Novanta il programma italiano di ricerca sull'Aids ha vissuto i suoi momenti migliori, con uno stanziamento che era arrivato fino a 25 milioni di euro (secondo la valuta attuale) all'anno, ora invece rischia di chiudere. Inizialmente, al programma faceva capo l'Istituto Superiore di Sanita' (ISS), nel 2009 e' stato poi trasferito al Ministero della Salute, ma i 2 milioni di euro destinati ai ricercatori all'epoca sono alla fine stati erogati solo quest'anno. Soldi, questi, che si esauriranno nel 2012 visto che non sono stati previsti altri stanziamenti.
''Non c'e' nessun piano di rilancio per il Programma di Ricerca sull'AIDS, sono tempi duri'', ha commentato su Science Stefano Vella, che coordina il gruppo di ricerca su HIV, epatiti e salute globale all'ISS. All'insoddisfazione della comunita' scientifica, inoltre, si aggiunge anche un'ironica coincidenza.
La prossima conferenza internazionale sull'AIDS si terra' infatti a Roma, dal 17 al 20 luglio, dietro la sponsorizzazione della International AIDS Society. ''Quello che si percepisce - ha detto Guido Poli, dell'Istituto San Raffaele di Milano - e' che e' in atto una sorta di funerale silenzioso sulla questione del finanziamento pubblico per la ricerca sull'HIV e l'AIDS. Si e' diffusa una sorta di inaccettabile rassegnazione addirittura anche all'interno della comunita' scientifica''. L'Italia, inoltre, e' l'unico paese del G8 a non aver recentemente contribuito al Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria. Stefano Vella, che rappresenta il nostro paese nel Direttorato Generale della Commissione Europea per la ricerca di Bruxelles, ha fatto anche notare che ''l'assenza totale e suicida di una impostazione strategica della politica italiana in questo campo, e' la causa principale delle scarse performance che purtroppo rischiamo di mostrare a livello europeo''. Secondo il presidente dell'ISS Enrico Garaci, tuttavia, il ministro della Salute ''si e' impegnato a continuare a supportare il programma'' e ''le opzioni sul finanziamento diretto della ricerca attraverso un progetto dedicato sono sul tavolo e sono attivamente perseguite per i prossimi anni (dal 2013 in poi)''. Geraci fa anche notare che i ricercatori potrebbero anche ricevere finanziamenti attraverso altre vie, in Italia e nella comunita' europea. Poli ha replicato che queste opzioni sono state sul tavolo per vari mesi e ha fatto notare che nel 2009 il ministero della Salute ha premiato i progetti di ricerca sull'AIDS con solo 2 milioni di euro (su 100 milioni potenziali) e solo uno di questi progetti era dedicato alla ricerca di base. ''E la ricerca sull'AIDS e' decisamente sfavorita dall'assenza di una attivita' di finanziamento dedicata'', ha concluso.
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''Non c'e' nessun piano di rilancio per il Programma di Ricerca sull'AIDS, sono tempi duri'', ha commentato su Science Stefano Vella, che coordina il gruppo di ricerca su HIV, epatiti e salute globale all'ISS. All'insoddisfazione della comunita' scientifica, inoltre, si aggiunge anche un'ironica coincidenza.
La prossima conferenza internazionale sull'AIDS si terra' infatti a Roma, dal 17 al 20 luglio, dietro la sponsorizzazione della International AIDS Society. ''Quello che si percepisce - ha detto Guido Poli, dell'Istituto San Raffaele di Milano - e' che e' in atto una sorta di funerale silenzioso sulla questione del finanziamento pubblico per la ricerca sull'HIV e l'AIDS. Si e' diffusa una sorta di inaccettabile rassegnazione addirittura anche all'interno della comunita' scientifica''. L'Italia, inoltre, e' l'unico paese del G8 a non aver recentemente contribuito al Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria. Stefano Vella, che rappresenta il nostro paese nel Direttorato Generale della Commissione Europea per la ricerca di Bruxelles, ha fatto anche notare che ''l'assenza totale e suicida di una impostazione strategica della politica italiana in questo campo, e' la causa principale delle scarse performance che purtroppo rischiamo di mostrare a livello europeo''. Secondo il presidente dell'ISS Enrico Garaci, tuttavia, il ministro della Salute ''si e' impegnato a continuare a supportare il programma'' e ''le opzioni sul finanziamento diretto della ricerca attraverso un progetto dedicato sono sul tavolo e sono attivamente perseguite per i prossimi anni (dal 2013 in poi)''. Geraci fa anche notare che i ricercatori potrebbero anche ricevere finanziamenti attraverso altre vie, in Italia e nella comunita' europea. Poli ha replicato che queste opzioni sono state sul tavolo per vari mesi e ha fatto notare che nel 2009 il ministero della Salute ha premiato i progetti di ricerca sull'AIDS con solo 2 milioni di euro (su 100 milioni potenziali) e solo uno di questi progetti era dedicato alla ricerca di base. ''E la ricerca sull'AIDS e' decisamente sfavorita dall'assenza di una attivita' di finanziamento dedicata'', ha concluso.
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