Sanità, pioggia di fondi per i progetti delle Asp
Sanità, pioggia di fondi per i progetti delle Asp
Un ‘tesoretto’ da più di 67 milioni di euro per la Sanità siciliana: si tratta di fondi vincolati del Fondo Sanitario Nazionale che il ministero della Salute eroga alle Regioni per raggiungere determinati obiettivi su tutto il territorio con particolare riguardo alle cure primarie, le malattie rare, quelle degenerative, le cure palliative, la prevenzione, la non autosufficienza, la tutela della maternità, le biobanche e la sicurezza sul lavoro.
Le somme sono state destinate alle Asp regionali per l’attuazione dei cosiddetti “progetti obiettivo” del Piano Sanitario Nazionale e saranno utilizzati, come già programmato in un decreto assessoriale, per il potenziamento dell’assistenza territoriale.
“La realizzazione di questi progetti – ha detto l’assessore Russo – permetterà un ulteriore potenziamento della medicina territoriale a cui sono destinati 57 milioni, implementando servizi per proseguire l’adeguamento ai necessari standard di qualità. Raccogliamo gli input che vengono dal basso e cerchiamo di soddisfare le necessità più urgenti facendo i conti con le risorse disponibili. È questo il senso della programmazione rigorosa che stiamo portando avanti da tempo per consentire alla sanità siciliana di raggiungere standard di qualità e livelli di modernizzazione che finora sono mancati. Anche in questo caso nella programmazione degli investimenti abbiamo ascoltato le istanze arrivate dalle associazioni dei malati e dalle società scientifiche. È chiaro che non abbiamo la bacchetta magica, dobbiamo recuperare in pochi anni un ritardo che altre regioni hanno colmato in 15 anni, ma tutti gli indicatori ci dicono che stiamo migliorando le nostre performance proprio grazie a una visione di sistema che prevede meno sprechi e più servizi”.
Per quanto riguarda le cure primarie, sono stati destinati circa 7 milioni di euro al miglioramento della rete assistenziale, per prevenire il ricorso al pronto soccorso, dove non necessario. Alla gestione delle patologie croniche nei territori sono stati destinati 3 milioni di euro, mentre circa 5 milioni andranno all’assistenza pediatrica territoriale. Poco più di un milione è la cifra stanziata per i servizi di teleassistenza nella gestione dei pazienti cronici complessi, mentre un milione di euro è investito nella “continuità delle cure in un sistema integrato”.
Ancora, per quanto riguarda i pazienti non autosufficienti, un milione di euro è riservato all’accesso unico delle prestazioni. Più o meno la stessa somma per i pazienti affetti da disturbi neurologici degenerativi. Oltre dieci milioni di euro andranno invece al potenziamento dell’assistenza domiciliare, mentre al “potenziamento delle UVA nelle Asp” andranno 954 mila euro.
Sguardo anche ai pazienti in stato vegetativo cronico, per i quali sono stati stanziati 3 milioni, mentre quasi 5 milioni di euro andranno al settore delle cure palliative e della terapia del dolore. Circa 700 mila euro serviranno per la gestione delle biobanche oncologica e di cellule staminali.
Ancora, 500 mila euro sono stati destinati alla sanità penitenziaria, mentre 100 mila euro finanzieranno il settore dell’attività motoria per anziani. Un milione e 750 mila euro serviranno per la tutela della maternità (accreditamento punti Unicef e razionalizzazione della Pediatria). Duecento mila euro serviranno per il consolidamento registro regionale delle malattie rare, mentre all’attivazione dei Centri per le malattie rare andranno circa un milione e mezzo.
Ma l’assessorato guarda anche al mondo del volontariato in corsia, a cui dedica complessivamente 500 mila euro, mentre oltre 4 milioni sono stati destinati alle terapie riabilitative. Pioggia di fondi anche per la salute mentale, che riceverà un contributo complessivo – suddiviso per diversi progetti – di oltre 2 milioni di euro.
Alla prevenzione, infine andranno poco meno di 18 milioni, suddivisi tra prevenzione dell’HIV (250.000 euro), Piano regionale della prevenzione (12 milioni 300 mila euro), attuazione del documento programmatico “Guadagnare salute, rendere facili le scelte salutari” (200.000), prevenzione in agricoltura selvicultura (1.407.894), prevenzione in edilizia (1.565.185), emersione delle malattie professionali in Sicilia (526.921), progetto pilota per un approccio integrato di Back School e Shiatsu per il personale sanitario (50.000), implementazione e supporto Reach (360.000), sorveglianza infortuni mortali (250.000), costituzione dell’Osservatorio regionale sugli infortuni e le malattie professionali (250.000), verifiche periodiche apparecchi di sollevamento e apparecchiature a pressione (438.000).
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Le somme sono state destinate alle Asp regionali per l’attuazione dei cosiddetti “progetti obiettivo” del Piano Sanitario Nazionale e saranno utilizzati, come già programmato in un decreto assessoriale, per il potenziamento dell’assistenza territoriale.
“La realizzazione di questi progetti – ha detto l’assessore Russo – permetterà un ulteriore potenziamento della medicina territoriale a cui sono destinati 57 milioni, implementando servizi per proseguire l’adeguamento ai necessari standard di qualità. Raccogliamo gli input che vengono dal basso e cerchiamo di soddisfare le necessità più urgenti facendo i conti con le risorse disponibili. È questo il senso della programmazione rigorosa che stiamo portando avanti da tempo per consentire alla sanità siciliana di raggiungere standard di qualità e livelli di modernizzazione che finora sono mancati. Anche in questo caso nella programmazione degli investimenti abbiamo ascoltato le istanze arrivate dalle associazioni dei malati e dalle società scientifiche. È chiaro che non abbiamo la bacchetta magica, dobbiamo recuperare in pochi anni un ritardo che altre regioni hanno colmato in 15 anni, ma tutti gli indicatori ci dicono che stiamo migliorando le nostre performance proprio grazie a una visione di sistema che prevede meno sprechi e più servizi”.
Per quanto riguarda le cure primarie, sono stati destinati circa 7 milioni di euro al miglioramento della rete assistenziale, per prevenire il ricorso al pronto soccorso, dove non necessario. Alla gestione delle patologie croniche nei territori sono stati destinati 3 milioni di euro, mentre circa 5 milioni andranno all’assistenza pediatrica territoriale. Poco più di un milione è la cifra stanziata per i servizi di teleassistenza nella gestione dei pazienti cronici complessi, mentre un milione di euro è investito nella “continuità delle cure in un sistema integrato”.
Ancora, per quanto riguarda i pazienti non autosufficienti, un milione di euro è riservato all’accesso unico delle prestazioni. Più o meno la stessa somma per i pazienti affetti da disturbi neurologici degenerativi. Oltre dieci milioni di euro andranno invece al potenziamento dell’assistenza domiciliare, mentre al “potenziamento delle UVA nelle Asp” andranno 954 mila euro.
Sguardo anche ai pazienti in stato vegetativo cronico, per i quali sono stati stanziati 3 milioni, mentre quasi 5 milioni di euro andranno al settore delle cure palliative e della terapia del dolore. Circa 700 mila euro serviranno per la gestione delle biobanche oncologica e di cellule staminali.
Ancora, 500 mila euro sono stati destinati alla sanità penitenziaria, mentre 100 mila euro finanzieranno il settore dell’attività motoria per anziani. Un milione e 750 mila euro serviranno per la tutela della maternità (accreditamento punti Unicef e razionalizzazione della Pediatria). Duecento mila euro serviranno per il consolidamento registro regionale delle malattie rare, mentre all’attivazione dei Centri per le malattie rare andranno circa un milione e mezzo.
Ma l’assessorato guarda anche al mondo del volontariato in corsia, a cui dedica complessivamente 500 mila euro, mentre oltre 4 milioni sono stati destinati alle terapie riabilitative. Pioggia di fondi anche per la salute mentale, che riceverà un contributo complessivo – suddiviso per diversi progetti – di oltre 2 milioni di euro.
Alla prevenzione, infine andranno poco meno di 18 milioni, suddivisi tra prevenzione dell’HIV (250.000 euro), Piano regionale della prevenzione (12 milioni 300 mila euro), attuazione del documento programmatico “Guadagnare salute, rendere facili le scelte salutari” (200.000), prevenzione in agricoltura selvicultura (1.407.894), prevenzione in edilizia (1.565.185), emersione delle malattie professionali in Sicilia (526.921), progetto pilota per un approccio integrato di Back School e Shiatsu per il personale sanitario (50.000), implementazione e supporto Reach (360.000), sorveglianza infortuni mortali (250.000), costituzione dell’Osservatorio regionale sugli infortuni e le malattie professionali (250.000), verifiche periodiche apparecchi di sollevamento e apparecchiature a pressione (438.000).
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