2009, Maggio 18- Vaccino HIV da piante ingegnerizzate
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2009, Maggio 18- Vaccino HIV da piante ingegnerizzate
Un' equipe svedese e' riuscita a cambiare i geni nelle piante cosi' che possano funzionare come vaccino contro l'HIV. Attraverso la modificazione dei geni le piante hanno acquisito la capacita' di produrre una proteina che e' parte del virus, ed il progetto ha fatto un grande passo in avanti in quanto i topi che sono stati nutriti con le piante hanno formato anticorpi contro la proteina.
Produrre farmaci con l'aiuto di piante e' un campo della ricerca in rapida crescita ed offre un nuovo potenziale per combattere le malattie.
All'Universita' di Orebro, ion Svezia, i ricercatori hanno l'obiettivo di sviluppare economiche e sicure protezioni contro l'HIV, in forma di piante che contengono un vaccino contro il virus che possano essere coltivate in giro per il mondo.
"Un grande problema e' che il virus HIV cambia rapidamente e percio' esiste in numerose differenti varianti. In altre parole, non e' possibile creare un vaccino efficace che si basi sull'intero virus. Inoltre questo sarebbe troppo rischioso. Invece, abbiamo selezionato una proteina , p24, che esiste in tutti i virus HIV e sembra essere la stessa in tutte le varie linee del virus" ha detto Ingrid Lindh autrice della dissertazione
Per far si che la pianta produca la proteina p24 , il gene che sta alla base del processo dev'essere parte del suo patrimonio genetico, ma dal momento che e' impossibile trasferire il gene direttamente dal virus alla pianta, i ricercatori hanno dovuto fare un giro. Questo e' stato fatto
collocando prima il gene in un batterio che lo poteva trasmettere alla pianta. Il tentativo e' riuscito: le piante hanno prodotto p24 e hanno passato questa capacita' alla loro discendenza.
Nella fase successiva, i topi sono stati nutriti con le piante p24, ed anche questo procedimento e' risultato con successo. La difesa immunitaria dei topi ha reagito proprio come avevano sperato i ricercatori, producendo anticorpi contro la proteina. In altre parole questa ha funzionato come vaccino.Questo fa nascere speranze che una reazione similare negli umani li renderebbe immuni all'HIV.
"E' probabile che il sistema immunitario umano rispondera' nella stessa maniera, ma questo non vuol dire che sarebbe sufficiente per fornire una completa protezione."
Per aumentare la potenza del vaccino, gli scienziati intendono aggiungere piu' proteine HIV insieme con altri composti per rinforzare la reazione del corpo verso proteine specifiche HIV.
Parallelamente, i ricercatori stanno cercando di selezionare una verdura che sia facile da coltivare in differenti climi e che sia accetta da diverse culture.
"La carota e' un buon candidato per produrre un vaccino edibile, per di piu' perche' puo' essere mangiato crudo, il che riduce il rischio che le proteine vengano distrutte dal calore della cottura."
Produrre farmaci con l'aiuto di piante e' un campo della ricerca in rapida crescita ed offre un nuovo potenziale per combattere le malattie.
All'Universita' di Orebro, ion Svezia, i ricercatori hanno l'obiettivo di sviluppare economiche e sicure protezioni contro l'HIV, in forma di piante che contengono un vaccino contro il virus che possano essere coltivate in giro per il mondo.
"Un grande problema e' che il virus HIV cambia rapidamente e percio' esiste in numerose differenti varianti. In altre parole, non e' possibile creare un vaccino efficace che si basi sull'intero virus. Inoltre questo sarebbe troppo rischioso. Invece, abbiamo selezionato una proteina , p24, che esiste in tutti i virus HIV e sembra essere la stessa in tutte le varie linee del virus" ha detto Ingrid Lindh autrice della dissertazione
Per far si che la pianta produca la proteina p24 , il gene che sta alla base del processo dev'essere parte del suo patrimonio genetico, ma dal momento che e' impossibile trasferire il gene direttamente dal virus alla pianta, i ricercatori hanno dovuto fare un giro. Questo e' stato fatto
collocando prima il gene in un batterio che lo poteva trasmettere alla pianta. Il tentativo e' riuscito: le piante hanno prodotto p24 e hanno passato questa capacita' alla loro discendenza.
Nella fase successiva, i topi sono stati nutriti con le piante p24, ed anche questo procedimento e' risultato con successo. La difesa immunitaria dei topi ha reagito proprio come avevano sperato i ricercatori, producendo anticorpi contro la proteina. In altre parole questa ha funzionato come vaccino.Questo fa nascere speranze che una reazione similare negli umani li renderebbe immuni all'HIV.
"E' probabile che il sistema immunitario umano rispondera' nella stessa maniera, ma questo non vuol dire che sarebbe sufficiente per fornire una completa protezione."
Per aumentare la potenza del vaccino, gli scienziati intendono aggiungere piu' proteine HIV insieme con altri composti per rinforzare la reazione del corpo verso proteine specifiche HIV.
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