2009, Apr. 16- L'HIV rimane occulto a cambio di rallentare
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2009, Apr. 16- L'HIV rimane occulto a cambio di rallentare
Le mutazioni che gli permettono di rimanere occulto al sistema immunitario riducono la sua capacita' di replicarsi.
Le mutazioni che aiutano l'HIV a rimanere occulto al sistema immunitario influenzano allo stesso tempo la capacita' del proprio virus di replicarsi, secondo le conclusioni di un lavoro portato a termine da un gruppo internazionale di scienziati e pubblicato sull'edizione digitale della rivista The Journal of Experimental Medicine.
Quano l'HIV infetta una cellula, il complesso di proteine immuni umane HLA allerta le cellule T con mostre del virus sulla superficie della cellula.
Le cellule T riconoscono questi frammenti e si mobilitano per l'attacco.
I pazienti che possiedono certi tipi di proteine HLA controllano l'infezione meglio di altri. In persone con la varieta' HLA-B5703, per esempio, il virus si moltiplica meno che in quelli che hanno altre varianti di HLA, probabilmente perche' le cellule T sono rapide e attaccano le cellule infettate. Senza dubbio, e con l'obiettivo di evitare l'attivita' del sistema immunologico, l'HIV muta tre aminoacidi di cui le cellule T hanno bisogno per riconoscere le cellule infette, il che fa si che queste risultino inavvertite per l'organismo. Dovuto a questa mutazione, il virus, in pratica diventa invisibile.
In questo nuovo studio, diretto da Dr. Hayley Crawford dell'Universita' di Oxford (GB) si mostra senza dubbio che il virus paga un prezzo per la sua invisibilita'. La triplice mutazione suppone che la replicazione si produca 20 volte piu' lentamente che in un coltivo cellulare normale.
Le mutazioni che aiutano l'HIV a rimanere occulto al sistema immunitario influenzano allo stesso tempo la capacita' del proprio virus di replicarsi, secondo le conclusioni di un lavoro portato a termine da un gruppo internazionale di scienziati e pubblicato sull'edizione digitale della rivista The Journal of Experimental Medicine.
Quano l'HIV infetta una cellula, il complesso di proteine immuni umane HLA allerta le cellule T con mostre del virus sulla superficie della cellula.
Le cellule T riconoscono questi frammenti e si mobilitano per l'attacco.
I pazienti che possiedono certi tipi di proteine HLA controllano l'infezione meglio di altri. In persone con la varieta' HLA-B5703, per esempio, il virus si moltiplica meno che in quelli che hanno altre varianti di HLA, probabilmente perche' le cellule T sono rapide e attaccano le cellule infettate. Senza dubbio, e con l'obiettivo di evitare l'attivita' del sistema immunologico, l'HIV muta tre aminoacidi di cui le cellule T hanno bisogno per riconoscere le cellule infette, il che fa si che queste risultino inavvertite per l'organismo. Dovuto a questa mutazione, il virus, in pratica diventa invisibile.
In questo nuovo studio, diretto da Dr. Hayley Crawford dell'Universita' di Oxford (GB) si mostra senza dubbio che il virus paga un prezzo per la sua invisibilita'. La triplice mutazione suppone che la replicazione si produca 20 volte piu' lentamente che in un coltivo cellulare normale.
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