Trasmissione di HIV attraverso morso umano
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Trasmissione di HIV attraverso morso umano
Il rischio potenziale di un'infezione HIV-1 a seguito di un morso umano benche' epidemiologicamente insignificante, e' tuttavia biologicamente possibile. Ci sono rapporti anedottici di trasmissione di HIV attraverso morsi umani particolarmente se la saliva e' mista a sangue. I tessuti orali sostengono una replicazione dell'HIV e possono servire come precedentemente non riconosciuto reservoir dell'HIV.
Gli individui infetti con HIV hanno piu' virus nel sangue che nella saliva, possibilmente in seguito alle potenti proprieta' inibitorie dell'HIV contenute nella saliva.
Il caso presentato qui riguarda un'infezione primaria a seguito di un morso umano dove la saliva non era macchiata con sangue ma aveva sporcato il letto ungueale nudo di un recipiente.
Il sangue e la saliva della fonte e il sangue del recipiente hanno mostrato una carica virale rilevabile con il 91% di omologhe sequenze di regione C2-V3 del gp120 dell'HIV fra i due individui. Il recipiente non ha ricevuto PEP (post exposure prophylaxis) poiche' il suo medico familiare non era a conoscenza della trasmissione salivare. Il medico familiare dovrebbe aver preso la decisione della PEP dopo un'appropriata valutazione della severita' e del sanguinamento in seguito al morso.
Da qui deriva la necessita' di trattare i morsi umani con profilassi post esposizione.
Riporto del caso: il 29 marzo 2010, un uomo di 44 anni (Mr.A) un caso noto di NIDDM (diabete mellito non-insulino dipendente) e iperteso da quattro anni sotto trattamento, e' stato portato in ospedale con una storia di febbre alta e vertigini in aumento negli ultimi quattro giorni.
L'esame clinico ha mostrato un paziente febbrile, sonnolento senza deficit focale neurologico o segni meningei. E' stata fatta una diagnosi clinica di malaria, encefalopatia metabolica con sepsi, e piu' tardi il paziente ha avuto due episodi generalizzati di covulsioni tonico cloniche ed e' stato trattato con midazolam e Lorazepam seguiti da fosfenitoina insieme a Artesunato endovena.
Le indagini di base erano normali. Non sono stati riscontrati parassiti della malaria. La tomografia computerizzata del cervello ha mostrato cambi non specifici. Il liquido cerebro spinale era suggestivo per meningite virale. Nonostante l'iniezione di Acyclovir le vertigini continuavano. Era negativo per HBV, HCV, e HSV. Il test per l'HIV Duo era debolmente positivo. (MrA) non ha fornito nessuna storia di sesso non protetto o di molteplici partner sessuali , ne' di uso di droghe intravenose nel passato o nel presente.Sua moglie e' sieronegativa, la carica virale il 4 giorno di ospedalizzazione era >750.000 copie/ml e il conteggio di CD4+ era di 396 cellule/mm3. E' stata considerata una diagnosi di infezione HIV acuta e sono state cominciate TDF+FTC+EFV secondo le linee guida DHHS.
Come e' migliorato il sensorio, dettagli da parte del paziente rivelavano che suo figlio adottivo (Mr X) era sieropositivo a seguito di un contagio eterosessuale. Egli era farmacologicamente naive con una conta di CD4 di 460 cellule/mm3. Il 1 marzo il padre ed il figlio avevano avuto una discussione nel corso della quale il figlio aveva morso seriamente il pollice sinistro del padre. Durante l'incidente era venuta via l'unghia di (MrA) lasciando un letto ungueale sanguinante.
Gli individui infetti con HIV hanno piu' virus nel sangue che nella saliva, possibilmente in seguito alle potenti proprieta' inibitorie dell'HIV contenute nella saliva.
Il caso presentato qui riguarda un'infezione primaria a seguito di un morso umano dove la saliva non era macchiata con sangue ma aveva sporcato il letto ungueale nudo di un recipiente.
Il sangue e la saliva della fonte e il sangue del recipiente hanno mostrato una carica virale rilevabile con il 91% di omologhe sequenze di regione C2-V3 del gp120 dell'HIV fra i due individui. Il recipiente non ha ricevuto PEP (post exposure prophylaxis) poiche' il suo medico familiare non era a conoscenza della trasmissione salivare. Il medico familiare dovrebbe aver preso la decisione della PEP dopo un'appropriata valutazione della severita' e del sanguinamento in seguito al morso.
Da qui deriva la necessita' di trattare i morsi umani con profilassi post esposizione.
Riporto del caso: il 29 marzo 2010, un uomo di 44 anni (Mr.A) un caso noto di NIDDM (diabete mellito non-insulino dipendente) e iperteso da quattro anni sotto trattamento, e' stato portato in ospedale con una storia di febbre alta e vertigini in aumento negli ultimi quattro giorni.
L'esame clinico ha mostrato un paziente febbrile, sonnolento senza deficit focale neurologico o segni meningei. E' stata fatta una diagnosi clinica di malaria, encefalopatia metabolica con sepsi, e piu' tardi il paziente ha avuto due episodi generalizzati di covulsioni tonico cloniche ed e' stato trattato con midazolam e Lorazepam seguiti da fosfenitoina insieme a Artesunato endovena.
Le indagini di base erano normali. Non sono stati riscontrati parassiti della malaria. La tomografia computerizzata del cervello ha mostrato cambi non specifici. Il liquido cerebro spinale era suggestivo per meningite virale. Nonostante l'iniezione di Acyclovir le vertigini continuavano. Era negativo per HBV, HCV, e HSV. Il test per l'HIV Duo era debolmente positivo. (MrA) non ha fornito nessuna storia di sesso non protetto o di molteplici partner sessuali , ne' di uso di droghe intravenose nel passato o nel presente.Sua moglie e' sieronegativa, la carica virale il 4 giorno di ospedalizzazione era >750.000 copie/ml e il conteggio di CD4+ era di 396 cellule/mm3. E' stata considerata una diagnosi di infezione HIV acuta e sono state cominciate TDF+FTC+EFV secondo le linee guida DHHS.
Come e' migliorato il sensorio, dettagli da parte del paziente rivelavano che suo figlio adottivo (Mr X) era sieropositivo a seguito di un contagio eterosessuale. Egli era farmacologicamente naive con una conta di CD4 di 460 cellule/mm3. Il 1 marzo il padre ed il figlio avevano avuto una discussione nel corso della quale il figlio aveva morso seriamente il pollice sinistro del padre. Durante l'incidente era venuta via l'unghia di (MrA) lasciando un letto ungueale sanguinante.
Rafael- Messaggi : 814
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