2009, Feb 13- Fattori immunologici e virali nell'infezione rapidamente progressiva
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2009, Feb 13- Fattori immunologici e virali nell'infezione rapidamente progressiva
Una concomitanza di fattori dell'ospite e virali sembra contribuire alla severita' dell'infezione primaria da HIV-1, secondo un rapporto di 2 in Spagna in cui le primarie infezioni di HIV-1 sono progredite verso l'AIDS in forma estremamente rapida, e senza sieroconversione, dopo trasmissione sessuale (evidentemente eterosessuale).
Il rapporto pubblicato il 15 gennaio in Clinical Infectious Diseases, indica che i pazienti , infettati con virus altamente replicativi, dual-tropici sono piu' disponibili a sviluppare sintomi da AIDS durante l'infezione acuta " se sono incapaci di instaurare risposte umorali e cellulari specifiche per l'HIV-1" e che entrambe queste due risposte immunitarie nei due ospiti potrebbero aver fallito nel controllo del virus.
In un caso, un uomo di 26 anni, ha inizialmente avuto ricorrenti congiuntiviti ed una leggera asma bronchiale ed gli e' stata piu' tardi diagnosticata una leucopenia. Numerosi tests sierologici HIV sono risultati negativi Due giorni dopo essere stato ammesso in ospedale con un rush maculopapulare, afte orali, balanite e dispnea progressiva, tachicardia e febbre, il paziente ha avuto bisogno di intubazione orotracheale e ventilazione meccanica.
Un esame immunoenzimatico (EIA) era debolmente positivo per anticorpi HIV-1, ma il Western Blot non era concludente. La sindrome da insufficienza acuta respiratoria non poteva essere controllata, ed e' morto di insufficienza organica multiple dopo 3 settimane di ospedale, solo dopo pochi giorni che aveva iniziato la terapia antiretrovirale acuta (HAART).
Il secondo caso e' stato di una ragazza di 15 anni ospedalizzata con febbre, severo mal di testa, severa odinofagia, recente perdita di peso e recente dolore toracico. Un EIA per l'HIV-1 e' stato solo debolmente reattivo, ma la HAART e' stata iniziata ed il paziente ha risposto favorevolmente. Nonostante ripetuti test anticorpali, non ha sieroconvertito fino a 9 mesi dopo l'iniziale presntazione.
I dati raccolti dai ricercatori includevano il gruppo, la suscettibilita' farmacologica, l'uso di corecettori e la percentuale di crescita del virus isolato, che ha dimostrato un tropismo dual-mix R5/X4. Gli autori notano che i fattori concorrenti dell'ospite, specificamente gli aplotipi antigenici dei leucociti associati con una rapida ´progressione della malattia, corrispondevano con la loro osservazione di una rimarchevole assenza di immunita' di cellule T HIV specifiche e quindi con l'estrema rapidita' della progressione della malattia in questi pazienti.
Il rapporto pubblicato il 15 gennaio in Clinical Infectious Diseases, indica che i pazienti , infettati con virus altamente replicativi, dual-tropici sono piu' disponibili a sviluppare sintomi da AIDS durante l'infezione acuta " se sono incapaci di instaurare risposte umorali e cellulari specifiche per l'HIV-1" e che entrambe queste due risposte immunitarie nei due ospiti potrebbero aver fallito nel controllo del virus.
In un caso, un uomo di 26 anni, ha inizialmente avuto ricorrenti congiuntiviti ed una leggera asma bronchiale ed gli e' stata piu' tardi diagnosticata una leucopenia. Numerosi tests sierologici HIV sono risultati negativi Due giorni dopo essere stato ammesso in ospedale con un rush maculopapulare, afte orali, balanite e dispnea progressiva, tachicardia e febbre, il paziente ha avuto bisogno di intubazione orotracheale e ventilazione meccanica.
Un esame immunoenzimatico (EIA) era debolmente positivo per anticorpi HIV-1, ma il Western Blot non era concludente. La sindrome da insufficienza acuta respiratoria non poteva essere controllata, ed e' morto di insufficienza organica multiple dopo 3 settimane di ospedale, solo dopo pochi giorni che aveva iniziato la terapia antiretrovirale acuta (HAART).
Il secondo caso e' stato di una ragazza di 15 anni ospedalizzata con febbre, severo mal di testa, severa odinofagia, recente perdita di peso e recente dolore toracico. Un EIA per l'HIV-1 e' stato solo debolmente reattivo, ma la HAART e' stata iniziata ed il paziente ha risposto favorevolmente. Nonostante ripetuti test anticorpali, non ha sieroconvertito fino a 9 mesi dopo l'iniziale presntazione.
I dati raccolti dai ricercatori includevano il gruppo, la suscettibilita' farmacologica, l'uso di corecettori e la percentuale di crescita del virus isolato, che ha dimostrato un tropismo dual-mix R5/X4. Gli autori notano che i fattori concorrenti dell'ospite, specificamente gli aplotipi antigenici dei leucociti associati con una rapida ´progressione della malattia, corrispondevano con la loro osservazione di una rimarchevole assenza di immunita' di cellule T HIV specifiche e quindi con l'estrema rapidita' della progressione della malattia in questi pazienti.
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