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Una strategia HIV per i tossicodipendenti

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Messaggio Da Rafael Mer 9 Feb - 1:19

Vancouver, Britush Columbia- A 12 tavoli, di fronte a 12 specchi, una dozzina di persone si stanno agitando attentamente, in estasi, assorti su se stessi, come membri di un coro che si sta truccando in un camerino.
Ma queste persone sono tossicodipendenti , che si stanno iniettando qualunque cosa abbiano comprato per la strada- sotto gli occhi di un'infermiera qui ad Insite, il solo "posto di iniezione sicura" del nord America.
"Puoi dire che si e' appena fatta di cocaina "ha detto Thomas Kerr un esperto di AIDS che studia al centro, di una giovane donna che si sta riaggiustando il suo attillato top. "Dal modo come si agita muovendo le mani sopra la faccia."

Insite, situato nel peggiore isolato di un'area una volta domicilio dell'epidemia di AIDS a piu' rapida crescita del Nord America, e' una ragione per cui Vancouver sta riuscendo ad abbassare le nuove percentuali di infezione AIDS mentre molte altre citta' stanno solo peggiorando.
Offrendo aghi puliti e facendo il test aggressivamente e trattando quelli che possono essere infetti con HIV, Vancouver sta offrendo una prova che un'idea che una volta era controversa, attualmente funziona: il trattamento diffuso, benche' costoso, protegge non solo gli individui, ma l'intera comunita'.
Poiche' i farmaci antiretrovirali abbassano la quantita' di virus nel sangue, quelli che li assumono si stima siano per un 90% meno infettivi.
Il lavoro pionieristico del British Columbia Center for Excellencein HIV/AIDS al st.Paul's Hospital ha qui dimostrato che portando piu' gente infetta a curarsi potrebbe far scendere la percentuale di nuove infezioni dell'intera comunita'.
Secondo uno degli studi finanziati dagli United States National Institutes of Health, dal 1996 al 2009, il numero di abitanti della Columbia Britannica che assumono i farmaci e' aumentato piu' di sei volte a 5.413, uno stimato 80% di sieropositivi. Il numero di nuove infezioni annuali e' sceso del 52% . Questo e' successo anche se i test sono aumentati e la percentuale di sifilide ha continuato a crescere, indicando che la gente non ha cambiato abitudini riguardo preservativi o astinenza.
Studi in S.Francisco e Taiwan hanno avuto identici risultati. Cosi' il passato luglio la agenzia della lotta all'AIDS della Nazioni Unite ha fatto del "test and treat" (fai il test e cura) il suo obiettivo ufficiale -benche' sapesse che e' solo un sogno, dal momento che i fondi globali per l'AIDS non sono sufficientemente grandi per comprare medicamenti per tutti coloro che sono prossimi alla morte.

E' anche solo un sogno negli USA Molta dell'epidemia in America e' adesso concentrata nei quartieri neri e di latinos dove l'assicurazione sulla salute e' meno comune e molti evitano i test per paura di essere stigmatizzati. Tuttavia il governo federale sta conducendo uno studio di tre anni di "test and treat" nel Bronx e nel Distretto di Columbia.
Poiche' la medicazione puo' avere spiacevoli effetti collaterali, molti medici americani ritardano nel prescriverla fino a che i loro pazienti hanno bassi conteggi di cellule CD4, un segno che il loro sistema immunitario si sta indebolendo. I medici sentono spesso un piu' grande impegno nei confronti del comfort di ciascun paziente che non l'idea astratta di minori infezioni in una data citta'. Ma Vancouver e' una storia diversa. Il sistema medico canadese e' gratuito , dai medici ci si aspetta che perseguano obiettivi di salute pubblica e il dipartimento di salute provinciale di Vancouver va a caccia aggressivamente della gente da sottoporre al test.

"Nel 2004 mi sono ribellato quando la gente del governo ha cominciato a dire " Abbiamo bisogno di controllare lo stanziamento per il vostro programma" ha detto il Dr Julio S.G. Montaner, direttore del St.Paul's program e presidente dell'International AIDS Society "Sono andato dai ministri delle finanze e della salute e ho detto loro : il segreto meglio mantenuto in questo campo e' che il trattamento e' la prevenzione. Dovete permetterci di trattare piu' persone , non meno. Ed ha funzionato."

Persino 50 milioni di dollari spesi in farmaci, ha detto, alla fine fanno risparmiare 300 milioni di dollari perche' almeno 400 persone all'anno evitano l'infezione. (Il costo stimato di un trattamento per tutta la vita di un canadese con AIDS e' di 750.000 dollari).
Il Dr. Montaner ha anche spinto per la creazione di Insite. Li' , tossicodipendenti, ottengono aghi puliti, che non si permetto scambiare con nessun altro.
Inoltre , essi sono al sicuro da rapine , che sono comuni nelle strade , e dall'arresto. Insite ha una speciale esenzione dalle leggi sui narcotici del Canada.
Essi sanno anche che se vanno in overdose, non muoiono. In sette anni di operazioni a Insite ci sono state piu' di 1,000 overdosi dentro, ma neppure una sola morte. (Le overdosi leggere vengono trattate con ossigeno, quelle serie con Narcan, un bloccante degli oppiacei).
Inoltre le infermiere dello staff danno attenzione medica: drenano e bendano gli ascessi di aghi sporchi, maneggiano condoms, offrono esami ginecologici e trattamenti per malattie sessuali, spingono i tossicodipendenti al trattamento e offrono test per l'AIDS.

"Siamo molto positivi riguardo Insite "ha detto Patricia Daly, pubblico ufficiale di salute capo per il Vancouver Coastal Health, la branca del sistema di salute che copre questa parte del Paese. " Ci sono meno morti per overdose, meno uso di droga nella strada, e sappiamo che ha portato piu' gente alla disintossicazione."

Mentre la grande comunita' gay della citta' ha piu' individui infetti, la comunita' di tossicodipendenti e' piu' difficile da raggiungere. Molti tossicodipendenti sono mentalmente malati o appena educati ,molti sono homeless. Circa un quarto sono Indiani americani, che hanno ragioni storiche per vedere con sospetto i test del governo.
Inoltre i tossicodipendenti sono cosi' spesso tesi a cercare la loro prossima iniezione di eroina, cocaina o matanfetamina che ignorano qualsiasi altra cosa e venderanno tutto anche i loro antiretrovirali.

"Io amo un sacco la gente di qui" ha detto Hugh Lampkin, di 48 anni e tossicodipendente da quando ne aveva 16, che ci ha guidato per un tour nel quartiere di Downtown Eastside. Lui e' vice presidente del Vancouver Area Network of Drug Users un'organizzazione di tossicodipendenti formata nel 1997 durante un'ondata di morti per overdose. " Se li conosci, sono realmente persone decenti. Ma ti devi sempre guardare. Ognuno e' un predatore. Le droghe ti rendono cosi'."
Downtown Eastside e' uno shock anche per chi e' familiare con il Lower East Side di Manhattan del 1980 o del Tenderloin di San Francisco. Persino un balsamico pomeriggio d'autunno , con 5.000 tossicodipendenti concentrati in un piccolo quartiere puo' fare di una camminata, una visita ad un set di un film di zombie. Nel cuore del quartiere dozzine di persone stanno strascicando i piedi o barcollando, tirandosi dietro tics da cocaina, grattandosi croste. Eccetto che per le giovani donne vestite di lusso per sesso, molti hanno vestiti sporchi che stanno appesi sulle loro emaciate ossature. Droghe e soldi vengono scambiati apertamente.
I vicoli sono peggiori- gente accucciata a succhiare da pipe il crack, spogliata per cercare le vene o sdraiata in modo che gli amici possano iniettare nelle loro giugulari - una pratica conosciuta come "jugging" che Insite scoraggia.
Le pozzanghere, che puzzano di orina e di feci, sono a volte aspirate nelle siringhe, dice Mr. Lampkin - una ragione per cui infezioni cardiache causano piu' ricoveri in ospedale delle overdosi.

Anche in questo ambiente, dove quasi tutti ammenttono di essere un saltuario o abitudinario tossicodipendente, e´frequente negare l'AIDS.
Ammettere che sei sieropositivo , ha detto Ann Livingston, una fondatrice della rete di drug users, significa ostracismo: dimenticati del sesso, e dimenticati ci condividere droga.
Inoltre, ha detto Ms Livingston, molti tossicodipendenti vanno dentro e fuori di prigione, dove puo' essere pericoloso ammettre di essere infetto.

La citta' ha cominciato a maneggiare aghi gratis negli ultimi mesi del 1980 dopo studi che avevano concluso che la pratica aveva abbassato le percentuali di epatite e AIDS. Uno studio in The Lancet ha scoperto che in 29 citta' in tutto il mondo con lo scambio di siringhe, l'HIV era discesa di un 6% all'anno fra i tossicodipendenti , mentre in 51 citta' senza, era salita di un 6%. Uno studio Vancouver ha scoperto lo stesso. Nel 2003 , con l'insistenza di un nuovo sindaco che era in precedenza un ufficiale di polizia e magistrato in capo, Vancouver e' andata oltre, aprendo Insite come un rifugio sicuro e supervisato dalle infermiere.

Circa 800 iniezioni si applicano ogni giorno li'. Tuttavia ,ufficiali pensano che siano solo il 5% delle iniezioni della citta' e vogliono un permesso del governo nazionale per aprire altri posti. "La gente non puo' aspettare per drogarsi" ha detto Jim Jones che sta maneggiando siringhe in un "deposito di siringhe" finanziato dalla citta' in un vicolo di Downtown Eastside. In Insite Mr.Jones ha detto " possono dover aspettare 20 minuti, mezz'ora. Quando tu sei tossicodipendente, e' troppo."

Mr Lampkin e' d'accodo " La gente fa due passi fuori di qui e fa il disastro" ha detto. "Oppure neppure lo cuociono, lo agitano e lo mettono al forno aspirano le loro droghe nella siringa, le agitano con acqua e cercano di scaldare la canna. Agitare e mettere al forno e' come si prende l'endocardite".
A Insite, i clienti sono lasciati soli, a meno che chiedano aiuto. La cattiva visione e' comune,e molti utilizzatori hanno vene chiuse da tessuto cicatriziale. Le infermiere possono aiutare a trovare una vena "ma non possono spingere lo stantuffo" ha detto il Dr. Kerr.

Le siringhe tra i rifiuti sono diminuite nell'area e gli addetti a Insite asseriscono che anche la violenza e' diminuita. Le donne tossicodipendenti vengono spesso attaccate per la loro droga o per soldi, ha spiegato il Dr Montaner,cosicche' devono avere degli uomini che le proteggano, il che spesso significa pagamento con sesso, cosa che aumenta il rischio di infezione.

Benche' la Canadian Medical Association e ufficiali di salute pubblica delle 17 citta' piu' grandi del Canada hanno fatto richiesta di siti con supervisione, non ne sono stati aperti altri perche' il governo nazionale rifiuta di dare ulteriori esenzioni alle leggi nazionali sui narcotici.
Insite ha aperto quando il Partito Liberale era al potere. Il Partito conservatore che e' salito al potere nel 2006 ha cercato di chiuderlo. Le Corti locali si sono rifiutate di chiuderlo accettando l'argomentazione della citta che il bisogno di oppiacei per un tossicodipendente e' simile a quello dell'insulina per un diabetico e che il diritto alla salute dei cittadini- riconosciuto nella versione canadese della Carta dei Diritti- e' superiore alla legge sui narcotici.

La Suprema Corte del Canada discutera' il caso in maggio.
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