SAMHD1: Rallentare la diffusione di Hiv bloccando la sua duplicazione
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SAMHD1: Rallentare la diffusione di Hiv bloccando la sua duplicazione
Uno studio mostra come la proteina SAMHD1 riesca a bloccare la sintesi di Dna virale quando l'Hiv entra nei globuli bianchi per infettarli
Uno studio pubblicato su Nature Immunology rivela un nuovo meccanismo con il quali il sistema immunitario blocca l'accesso del Hiv nelle cellule.
I ricercatori del Langone Medical Cender della New York University hanno posto la loro attenzione sulla proteina SAMHD1 che impedisce al virus dell'AIDS di entrare nei globuli bianchi, infettandoli.
SAMHD1 impedisce che il Dna di Hiv utilizzi dNTP (deossinucleotidi trifosfati) cellulare per la sintesi del suo Dna virale. In questo modo la progressione del virus viene bloccata impedendo la sua duplicazione.
E' stato osservato che la proteina SAMHD1 è particolarmente diffusa nei pazienti africani.
Nathaniel R. Landau, uno degli autori della ricerca in una intervista comunica che la proteina studiata "in un certo senso fa morire di fame il virus: quando entra nella cellula protetta dalla SAMHD1 non succede più niente, non riesce a costruire il suo Dna, e quindi non si moltiplica".
Articolo:
Goldstone DC, Ennis-Adeniran V, Hedden JJ, et al. (2011) "HIV-1 restriction factor SAMHD1 is a deoxynucleoside triphosphate triphosphohydrolase.". Nature. 2011 Nov 6;480(7377):379-82. doi: 10.1038/nature10623.
Redazione MolecularLab.it (14/02/2012)
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Uno studio pubblicato su Nature Immunology rivela un nuovo meccanismo con il quali il sistema immunitario blocca l'accesso del Hiv nelle cellule.
I ricercatori del Langone Medical Cender della New York University hanno posto la loro attenzione sulla proteina SAMHD1 che impedisce al virus dell'AIDS di entrare nei globuli bianchi, infettandoli.
SAMHD1 impedisce che il Dna di Hiv utilizzi dNTP (deossinucleotidi trifosfati) cellulare per la sintesi del suo Dna virale. In questo modo la progressione del virus viene bloccata impedendo la sua duplicazione.
E' stato osservato che la proteina SAMHD1 è particolarmente diffusa nei pazienti africani.
Nathaniel R. Landau, uno degli autori della ricerca in una intervista comunica che la proteina studiata "in un certo senso fa morire di fame il virus: quando entra nella cellula protetta dalla SAMHD1 non succede più niente, non riesce a costruire il suo Dna, e quindi non si moltiplica".
Articolo:
Goldstone DC, Ennis-Adeniran V, Hedden JJ, et al. (2011) "HIV-1 restriction factor SAMHD1 is a deoxynucleoside triphosphate triphosphohydrolase.". Nature. 2011 Nov 6;480(7377):379-82. doi: 10.1038/nature10623.
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