Pa Trento. Non sanzionabili i genitori che non vaccinano i figli per convincimento personale
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Pa Trento. Non sanzionabili i genitori che non vaccinano i figli per convincimento personale
Sono queste le prime disposizioni per il superamento dell’obbligo vaccinale decise in via sperimentale dalla Giunta nel Piano vaccinale. Anche all’atto dell’iscrizione scolastica, non sarà obbligatorio presentare il certificato di avvenuta vaccinazione
13 GEN -
La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha approvato il “Piano di promozione delle vaccinazioni per la provincia di Trento”. Il Piano, elaborato dalla Commissione provinciale per le strategie vaccinali e la prevenzione delle malattie infettive, stabilisce che a partire da oggi, 13 gennaio 2012, i genitori e coloro che hanno la patria potestà sui minori se decidono, per un insuperabile convincimento personale, di non sottoporre a vaccinazione i propri figli, non sono più sanzionabili. Il Piano conferma inoltre che, all’atto dell’iscrizione scolastica, non è obbligatorio presentare il certificato di avvenuta vaccinazione.
La delibera approvata dalla Giunta, sospende in via sperimentale, dalla data odierna, l’applicazione delle sanzioni pecuniarie nei confronti di coloro che rifiutano di sottoporre a vaccinazione i minori per un insuperabile convincimento personale. Questo rifiuto deve però essere espresso in forma scritta ed inviato all’Azienda provinciale per i Servizi sanitari, utilizzando un modulo che sarà fornito dalla stessa. In mancanza di tale comunicazione la mancava vaccinazione sarà soggetta a sanzione pecuniaria.
“Sono ormai alcuni anni - commenta l’assessore provinciale Ugo Rossi - che è in corso un dibattito sull’opportunità di intraprendere un graduale processo di superamento dell’obbligo vaccinale, grazie ai progressi e all’evoluzione culturale della società italiana. L’idea di fondo è quella di prevedere il passaggio dagli interventi che impongono le vaccinazioni ad una partecipazione consapevole della comunità, dove la profilassi vaccinale venga intesa come opportunità di partecipazione informata e consapevole delle scelte riguardanti la salute, come appunto previsto dalla legge provinciale che tutela la salute in provincia di Trento”.
Le condizione previste dal Piano per dare corso in via definitiva al superamento dell’obbligo vaccinale sono: il raggiungimento in provincia di percentuali di copertura vaccinali non inferiori a quelle stabilite dal Piano nazionale vaccini (95%); l’assenza di valutazioni epidemiologiche in senso contrario. Attualmente le percentuali di copertura vaccinali in provincia sono: il 96,13% per la difterite; il 96,2% per la poliomielite; il 96,42% per il tetano; il 95,78% per l’epatite B (a ventiquattro mesi di vita).
Si tratta quindi di dati in linea con il limite del 95% stabilito dal Piano nazionale vaccini ma, proprio per evitare di abbassare queste percentuali e, contemporaneamente, per favorire la crescita di un contesto idoneo a scelte consapevoli, sono state individuate azioni di sensibilizzazione della popolazione, da concretizzare nel corso del 2012 e preventive all’abolizione dell’obbligo vaccinale. Nel dettaglio: una campagna informativa per la popolazione in materia di prevenzione vaccinale; attività di promozione di educazione sanitaria da parte dei medici pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale in materia di prevenzione vaccinale; attività formative del personale addetto ai servizi vaccinali mirate a sviluppare positive competenze per una corretta informazione circa le vaccinazioni al fine di favorire scelte consapevoli nei cittadini.
Il Piano, inoltre, definisce il calendario provinciale delle vaccinazioni dell’infanzia e degli adulti e stabilisce che all’atto dell’iscrizione scolastica non è più obbligatorio presentare il certificato vaccinale, visto che la vaccinazione non è più un requisito per la frequenza scolastica.
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13 GEN -
La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha approvato il “Piano di promozione delle vaccinazioni per la provincia di Trento”. Il Piano, elaborato dalla Commissione provinciale per le strategie vaccinali e la prevenzione delle malattie infettive, stabilisce che a partire da oggi, 13 gennaio 2012, i genitori e coloro che hanno la patria potestà sui minori se decidono, per un insuperabile convincimento personale, di non sottoporre a vaccinazione i propri figli, non sono più sanzionabili. Il Piano conferma inoltre che, all’atto dell’iscrizione scolastica, non è obbligatorio presentare il certificato di avvenuta vaccinazione.
La delibera approvata dalla Giunta, sospende in via sperimentale, dalla data odierna, l’applicazione delle sanzioni pecuniarie nei confronti di coloro che rifiutano di sottoporre a vaccinazione i minori per un insuperabile convincimento personale. Questo rifiuto deve però essere espresso in forma scritta ed inviato all’Azienda provinciale per i Servizi sanitari, utilizzando un modulo che sarà fornito dalla stessa. In mancanza di tale comunicazione la mancava vaccinazione sarà soggetta a sanzione pecuniaria.
“Sono ormai alcuni anni - commenta l’assessore provinciale Ugo Rossi - che è in corso un dibattito sull’opportunità di intraprendere un graduale processo di superamento dell’obbligo vaccinale, grazie ai progressi e all’evoluzione culturale della società italiana. L’idea di fondo è quella di prevedere il passaggio dagli interventi che impongono le vaccinazioni ad una partecipazione consapevole della comunità, dove la profilassi vaccinale venga intesa come opportunità di partecipazione informata e consapevole delle scelte riguardanti la salute, come appunto previsto dalla legge provinciale che tutela la salute in provincia di Trento”.
Le condizione previste dal Piano per dare corso in via definitiva al superamento dell’obbligo vaccinale sono: il raggiungimento in provincia di percentuali di copertura vaccinali non inferiori a quelle stabilite dal Piano nazionale vaccini (95%); l’assenza di valutazioni epidemiologiche in senso contrario. Attualmente le percentuali di copertura vaccinali in provincia sono: il 96,13% per la difterite; il 96,2% per la poliomielite; il 96,42% per il tetano; il 95,78% per l’epatite B (a ventiquattro mesi di vita).
Si tratta quindi di dati in linea con il limite del 95% stabilito dal Piano nazionale vaccini ma, proprio per evitare di abbassare queste percentuali e, contemporaneamente, per favorire la crescita di un contesto idoneo a scelte consapevoli, sono state individuate azioni di sensibilizzazione della popolazione, da concretizzare nel corso del 2012 e preventive all’abolizione dell’obbligo vaccinale. Nel dettaglio: una campagna informativa per la popolazione in materia di prevenzione vaccinale; attività di promozione di educazione sanitaria da parte dei medici pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale in materia di prevenzione vaccinale; attività formative del personale addetto ai servizi vaccinali mirate a sviluppare positive competenze per una corretta informazione circa le vaccinazioni al fine di favorire scelte consapevoli nei cittadini.
Il Piano, inoltre, definisce il calendario provinciale delle vaccinazioni dell’infanzia e degli adulti e stabilisce che all’atto dell’iscrizione scolastica non è più obbligatorio presentare il certificato vaccinale, visto che la vaccinazione non è più un requisito per la frequenza scolastica.
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Ospite- Ospite
Re: Pa Trento. Non sanzionabili i genitori che non vaccinano i figli per convincimento personale
come capita spesso, quando ero incinta mi capitava di parlare sempre con persone che, in maniera più o meno grave, avevano avuto dei problemi con i vaccini.. Mi era venuta un'insonnia tremenda per cui per circa nove mesi ho ribaltato il web alla ricerca di notizie..ho stampato l'impossibile e memorizzato il possibile quando mi hanno chiamato per la vaccinazione,la dottoressa ci aspettava già con la siringa in mano..la fermo e le chiedo il bugiardino dei vaccini che andava a iniettare ai miei piccoli..non solo non lo aveva o non voleva darmelo ma cominciò a scrivere la denuncia di rifiuto per il tribunale dei minori di Bologna.. dopo poco venni contattata dagli assistenti sociali per verificare lo stato di salute dei bimbi..Mi presentai con un plico di roba che la Divina Commedia risultava un tascabile..e dopo un colloquio di circa mezz'ora mi fecero firmare la liberatoria...Ora, non mi permetterei mai di consigliare a qualcuno di fare la mia stessa scelta..è un'assunzione di responsabilità troppo grande e va fatta nella piena consapevolezza delle conseguenze..ma a distanza di quattro anni e rispetto ai loro coetanei, i miei bimbi non si ammalano quasi mai e anche quando capita riescono a guarire da soli senza l'uso di medicinali... Sarà una coincidenza??mah...
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