Sesso: giovani precoci, genitori libertini rischio HIV AIDS
Sesso: giovani precoci, genitori libertini rischio HIV AIDS
Come cambia il sesso e la sessualità nel corso degli anni? È questa una delle domande di una recente inchiesta, che ha voluto analizzare come si sia evoluta la percezione della sfera erotica negli ultimi decenni. E i risultati sono tanto prevedibili quanto, allo stesso tempo, sorprendenti: i giovani di oggi sono molto precoci nell’approcciarsi al sesso, ma i loro genitori sono stati in gioventù decisamente più libertini.
La ricerca è stata effettuata da Ipsos su commissione di Durex che, in collaborazione con Anlaids, ha voluto vagliare l’informazione sessuale delle giovani generazioni. Così si scopre che la media attuale del primo rapporto sessuale è di 15 anni, lievemente più bassa rispetto a quella dei genitori, attorno ai 17 anni. Oggi, però, “solo” il 28% dei ragazzi ha avuto un rapporto completo dai 14 ai 17 anni, rispetto al 65% dei dati raccolti dalle esperienze di mamma e papà, i quali durante gli anni d’oro dell’adolescenza si sono rivelati ben più focosi e aperti a ogni esperienza erotica.
Non vale lo stesso, però, in materia di contraccezione e di protezione delle malattie sessualmente trasmissibili. Nonostante il 65% di giovani e il 40% degli adulti si dicano informati sulle forme di prevenzione, pillola e preservativo su tutti, continuano ancora a permanere gli eterni dubbi sul sesso, la gravidanza e le modalità di contagio. In particolare, Internet sembra aver creato un humus dannoso per la protezione degli adolescenti, i quali sono portati a pensare che il condom sia inutile, perché raramente lo vedono nei film pornografici che ritrovano in Rete, oppure spinti a credere che non serva a ogni rapporto, ma solo durante i giorni delle mestruazioni. Vale la pena di ricordare come il profilattico vada usato sempre e non solo per evitare una gravidanza indesiderata, ma anche per allontanare il pericoloso rischio di contagio da MTS, come l’HIV.
Fortunatamente, a correre i ripari ci pensano le donne, madri sagge dei nostri figli: il 52% delle intervistate, infatti, si impegna in prima linea nell’educazione sessuale dei teenager, anche quelli di sesso maschile, sopperendo così alla carenza dei padri tradizionalmente più assenti e inibiti in materia.
Per rispondere alle carenze informative, è nata la campagna “Think Safe”, che si prepone di coinvolgere 12.000 classi scolastiche per fornire supporto, materiale informativo, aiuto psicologico e kit di protezione. Il tutto, con il culmine di un concorso che metterà alla prova la creatività degli studenti.
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La ricerca è stata effettuata da Ipsos su commissione di Durex che, in collaborazione con Anlaids, ha voluto vagliare l’informazione sessuale delle giovani generazioni. Così si scopre che la media attuale del primo rapporto sessuale è di 15 anni, lievemente più bassa rispetto a quella dei genitori, attorno ai 17 anni. Oggi, però, “solo” il 28% dei ragazzi ha avuto un rapporto completo dai 14 ai 17 anni, rispetto al 65% dei dati raccolti dalle esperienze di mamma e papà, i quali durante gli anni d’oro dell’adolescenza si sono rivelati ben più focosi e aperti a ogni esperienza erotica.
Non vale lo stesso, però, in materia di contraccezione e di protezione delle malattie sessualmente trasmissibili. Nonostante il 65% di giovani e il 40% degli adulti si dicano informati sulle forme di prevenzione, pillola e preservativo su tutti, continuano ancora a permanere gli eterni dubbi sul sesso, la gravidanza e le modalità di contagio. In particolare, Internet sembra aver creato un humus dannoso per la protezione degli adolescenti, i quali sono portati a pensare che il condom sia inutile, perché raramente lo vedono nei film pornografici che ritrovano in Rete, oppure spinti a credere che non serva a ogni rapporto, ma solo durante i giorni delle mestruazioni. Vale la pena di ricordare come il profilattico vada usato sempre e non solo per evitare una gravidanza indesiderata, ma anche per allontanare il pericoloso rischio di contagio da MTS, come l’HIV.
Fortunatamente, a correre i ripari ci pensano le donne, madri sagge dei nostri figli: il 52% delle intervistate, infatti, si impegna in prima linea nell’educazione sessuale dei teenager, anche quelli di sesso maschile, sopperendo così alla carenza dei padri tradizionalmente più assenti e inibiti in materia.
Per rispondere alle carenze informative, è nata la campagna “Think Safe”, che si prepone di coinvolgere 12.000 classi scolastiche per fornire supporto, materiale informativo, aiuto psicologico e kit di protezione. Il tutto, con il culmine di un concorso che metterà alla prova la creatività degli studenti.
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