Ipermind: Il miglioramento personale..
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Ipermind: Il miglioramento personale..
Apro questa nuova rubrica...sono spunti che possono servire a tutti
Ps..ve ne parlo da domani...quando avrò il pc fra le mani...co sto cazzo di tablet non si riesce a fare una minchia....
Ohmmmm.... vado a mettere in pratica il rilassamento
Ps..ve ne parlo da domani...quando avrò il pc fra le mani...co sto cazzo di tablet non si riesce a fare una minchia....
Ohmmmm.... vado a mettere in pratica il rilassamento
silence- Messaggi : 1970
Data d'iscrizione : 13.03.12
Età : 49
Località : bologna
Re: Ipermind: Il miglioramento personale..
Tecnica di rilassamento; tre passi per creare tranquillità interna.
Ti capita mai di perdere le staffe?
Un amico o collega dice o fa qualcosa che urta i tuoi “bottoni caldi” ed evoca in te stati d’animo negativi come paura, rabbia, ansia e agitazione?
Fortunatamente esistono molti modi per intervenire sul proprio stato d’animo e ripristinare la calma e la chiarezza mentale.
La prima strategia riguarda la respirazione.
La relazione tra respiro ed emozioni in letteratura scientifica è ampia.
Una delle prime modificazioni che avvengono nel nostro organismo quando sperimentiamo un’emozione intensa è un’alterazione nel ritmo nella profondità e nella velocità del respiro.
Emozioni diverse sono accompagnate da schemi di respirazione differenti.
Ognuna delle sei emozioni “fondamentali”, rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza e sorpresa tende a essere accompagnata da un particolare tipo di respirazione; non solo, anche le persone sulla base della loro storia emotiva e psicologica possono avere “modelli” individuali di respirazione.
La nostra dimensione emotiva è quindi intrinsecamente legata alla nostra respirazione.
Poiché siamo un organismo olistico nel quale mente e corpo rappresentano un sistema unico, possiamo utilizzare questo collegamento per intervenire positivamente sul nostro stato emotivo.
Dalle diverse discipline nel campo del benessere provengono numerose tecniche di respirazione. Alcune di queste tecniche risultano in contrapposizione tra loro pur perseguendo stessa finalità di calmare la mente e il corpo.
Esercizio di respirazione “Relax Istantaneo”
Quando qualcuno o qualcosa attiva in te un’emozione negativa, applica i seguenti passaggi:
1) Sposta immediatamente l’attenzione dalla mente al respiro.
(Questo passo è utile per distaccare la mente dalla situazione evitando di indugiare su pensieri che potrebbero supportare la reazione emotiva negativa)
2) Pratica una regolare lenta respirazione addominale, inspirando per circa 4 secondi ed espirando per circa 7 secondi seguendo con attenzione il movimento del tuo addome, e pronuncia internamente la parola “relax” durante l’esalazione.
3) Prosegui finché la carica emotiva disturbante è diminuita.
Rallentare il ritmo del respiro a circa 6 cicli al minuto (un ciclo di inspirazione ed espirazione dura circa 10 secondi) riduce l’attività del sistema nervoso simpatico responsabile dell’eccitazione emotiva, e aumenta l’attività del sistema nervoso parasimpatico il quale contribuisce a ripristinare le funzioni fisiologiche a livelli normali.
Per alcune persone l’effetto di bilanciamento emotivo è maggiore se la durata dell’espirazione è doppia rispetto a quella dedicata all’inspirazione.
Per avere un’idea più precisa di come praticare una corretta respirazione addominale, può essere utile stendersi, posizionare un libro sulla pancia e assicurarsi che durante l’inspirazione questo si sollevi di due o tre centimetri, e lasciare che il peso del libro accompagni l’espirazione.
Ti capita mai di perdere le staffe?
Un amico o collega dice o fa qualcosa che urta i tuoi “bottoni caldi” ed evoca in te stati d’animo negativi come paura, rabbia, ansia e agitazione?
Fortunatamente esistono molti modi per intervenire sul proprio stato d’animo e ripristinare la calma e la chiarezza mentale.
La prima strategia riguarda la respirazione.
La relazione tra respiro ed emozioni in letteratura scientifica è ampia.
Una delle prime modificazioni che avvengono nel nostro organismo quando sperimentiamo un’emozione intensa è un’alterazione nel ritmo nella profondità e nella velocità del respiro.
Emozioni diverse sono accompagnate da schemi di respirazione differenti.
Ognuna delle sei emozioni “fondamentali”, rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza e sorpresa tende a essere accompagnata da un particolare tipo di respirazione; non solo, anche le persone sulla base della loro storia emotiva e psicologica possono avere “modelli” individuali di respirazione.
La nostra dimensione emotiva è quindi intrinsecamente legata alla nostra respirazione.
Poiché siamo un organismo olistico nel quale mente e corpo rappresentano un sistema unico, possiamo utilizzare questo collegamento per intervenire positivamente sul nostro stato emotivo.
Dalle diverse discipline nel campo del benessere provengono numerose tecniche di respirazione. Alcune di queste tecniche risultano in contrapposizione tra loro pur perseguendo stessa finalità di calmare la mente e il corpo.
Esercizio di respirazione “Relax Istantaneo”
Quando qualcuno o qualcosa attiva in te un’emozione negativa, applica i seguenti passaggi:
1) Sposta immediatamente l’attenzione dalla mente al respiro.
(Questo passo è utile per distaccare la mente dalla situazione evitando di indugiare su pensieri che potrebbero supportare la reazione emotiva negativa)
2) Pratica una regolare lenta respirazione addominale, inspirando per circa 4 secondi ed espirando per circa 7 secondi seguendo con attenzione il movimento del tuo addome, e pronuncia internamente la parola “relax” durante l’esalazione.
3) Prosegui finché la carica emotiva disturbante è diminuita.
Rallentare il ritmo del respiro a circa 6 cicli al minuto (un ciclo di inspirazione ed espirazione dura circa 10 secondi) riduce l’attività del sistema nervoso simpatico responsabile dell’eccitazione emotiva, e aumenta l’attività del sistema nervoso parasimpatico il quale contribuisce a ripristinare le funzioni fisiologiche a livelli normali.
Per alcune persone l’effetto di bilanciamento emotivo è maggiore se la durata dell’espirazione è doppia rispetto a quella dedicata all’inspirazione.
Per avere un’idea più precisa di come praticare una corretta respirazione addominale, può essere utile stendersi, posizionare un libro sulla pancia e assicurarsi che durante l’inspirazione questo si sollevi di due o tre centimetri, e lasciare che il peso del libro accompagni l’espirazione.
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Re: Ipermind: Il miglioramento personale..
I dibattiti sulla tristezza patologica
La depressione è una malattia che dilaga nel mondo. Colpisce tutti, indiscriminatamente, e molti vengono curati con farmaci. Ma alcune voci si levano dal coro.
- Andrea Cirillo – 20 Agosto 2012 –
Sprofondare nella disperazione. Succede spesso, e a molti.
La depressione potrebbe essere il nuovo male da sconfiggere, un male che statisticamente miete più vittime dell' HIV.
I rapporti dell' Oms, organizzazione mondiale della sanità, forniscono dati più che allarmanti.
Più di 450 milioni di persone al mondo soffrirebbero di questa malattia, un male subdolo che interessa chimicamente l'assenza di serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per le nostre sinapsi.
Eppure, l'ospedalizzazione e il trattamento farmaceutico di tale patologia è oggetto di uno dei dibattiti più feroci della storia della medicina.
Alcuni medici sostengono infatti che il trattamento medico della depressione sia un po' troppo "oltre le righe". Gli antidepressivi, insomma, sono alla portata di tutti e il loro consumo è cresciuto drammaticamente (15%) nel 2011.
Molti dei sorrisi che incrociamo in metropolitana, in pullman e a lavoro potrebbero quindi nascondere massicce e preoccupanti assunzioni di medicinali che alterino il comportamento umano.
Se da una parte i medici, nel Global Mental Health Summit, si dichiarano preoccupati, dall'altra altri specialisti mettono un freno all'allarmismo.
Secondo un articolo del British Medical Journal, la depressione non sarebbe una malattia e quindi, non risulterebbe necessario curarla: l'infelicità fa parte della vita, non può esistere una pillola per qualsiasi problema.
Secondo questa voce che si alza dal coro quasi unanime del mondo scientifico, i farmaci utilizzati nel trattamento della patologia della depressione causano enormi effetti collaterali e una dipendenza spropositata: il tuo umore potrebbe dipendere dall' assunzione di una pastiglia o qualche goccia a cadenza giornaliera, intrappolandoti in un labirinto dal quale è difficile uscire.
Opinioni decisamente discordanti, dunque.
Reagire da soli o vivere sereni con un blister in più nella borsa? Il mondo scientifico, questa volta, non riesce a darci una certezza.
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La depressione è una malattia che dilaga nel mondo. Colpisce tutti, indiscriminatamente, e molti vengono curati con farmaci. Ma alcune voci si levano dal coro.
- Andrea Cirillo – 20 Agosto 2012 –
Sprofondare nella disperazione. Succede spesso, e a molti.
La depressione potrebbe essere il nuovo male da sconfiggere, un male che statisticamente miete più vittime dell' HIV.
I rapporti dell' Oms, organizzazione mondiale della sanità, forniscono dati più che allarmanti.
Più di 450 milioni di persone al mondo soffrirebbero di questa malattia, un male subdolo che interessa chimicamente l'assenza di serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per le nostre sinapsi.
Eppure, l'ospedalizzazione e il trattamento farmaceutico di tale patologia è oggetto di uno dei dibattiti più feroci della storia della medicina.
Alcuni medici sostengono infatti che il trattamento medico della depressione sia un po' troppo "oltre le righe". Gli antidepressivi, insomma, sono alla portata di tutti e il loro consumo è cresciuto drammaticamente (15%) nel 2011.
Molti dei sorrisi che incrociamo in metropolitana, in pullman e a lavoro potrebbero quindi nascondere massicce e preoccupanti assunzioni di medicinali che alterino il comportamento umano.
Se da una parte i medici, nel Global Mental Health Summit, si dichiarano preoccupati, dall'altra altri specialisti mettono un freno all'allarmismo.
Secondo un articolo del British Medical Journal, la depressione non sarebbe una malattia e quindi, non risulterebbe necessario curarla: l'infelicità fa parte della vita, non può esistere una pillola per qualsiasi problema.
Secondo questa voce che si alza dal coro quasi unanime del mondo scientifico, i farmaci utilizzati nel trattamento della patologia della depressione causano enormi effetti collaterali e una dipendenza spropositata: il tuo umore potrebbe dipendere dall' assunzione di una pastiglia o qualche goccia a cadenza giornaliera, intrappolandoti in un labirinto dal quale è difficile uscire.
Opinioni decisamente discordanti, dunque.
Reagire da soli o vivere sereni con un blister in più nella borsa? Il mondo scientifico, questa volta, non riesce a darci una certezza.
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