CHIUSA ASSEMBLEA MONDIALE ECPAT: Marco Scarpati
CHIUSA ASSEMBLEA MONDIALE ECPAT: Marco Scarpati
CHIUSA ASSEMBLEA MONDIALE ECPAT - Parigi: commento del Presidente Marco Scarpati
ECPAT) Roma, 11 nov- Si è chiusa l'Assemblea di ECPAT International, che aveva preso avvio martedì 8 novembre a Parigi. L'organizzazione che dal 1990 combatte la prostituzione minorile si è ritrovata a distanza di tre anni dal Terzo Congresso mondiale, svoltosi a Rio de Janeiro. Presenti 82 diversi gruppi nazionali, per la prima volta un folto gruppo di rappresentanti africani. Marco Scarpati, presidente di ECPAT Italia, richiama gli snodi importanti di questa asseblea: dalla crisi economica che spinge ad una maggiore propensione alla vendita del proprio corpo, all'aumento di materiale pedopornografico che modifica l'approccio alla vita sessuale, dai luoghi comuni legati all'Hiv fino alle critiche al sistema italiano. ECPAT-Italia si candida a fare da punto di riferimento per la rete mondiale per la lotta ad uno dei tabù più difficili da affrontare: la prostituzione maschile minorile.
Commento di Scarpati
LA PROSTITUZIONE MASCHILE MINORILE
Sulla prostituzione minorile maschile c'è davvero molta strada da fare, ad iniziare dalla stigmatizzazione delle vittime fino a giungere alle tante condanne che i minori subiscono nei tribunali di mezzo mondo quando denunciano i loro abusatori. Si tratta, per molti aspetti, di un mondo nuovo, poco studiato e scarsamente affrontato negli ambienti internazionali, sia per i problemi culturali che esso comporta (in molti Paesi dell’Africa e dell’Asia l’omosessualità è un crimine punito severamente, e quindi troppo spesso la vittima di abusi sessuali e di sfruttamento evita di denunciare i crimini subiti per evitare di essere punito) che per un differente approccio delle vittime il cui reclutamento e approccio alla prostituzione spesso non rientra nelle consuete e conosciute forme di sfruttamento. Il Brasile, il Guatemala e il Perù hanno presentato le loro emergenze e i progetti di contrasto al fenomeno. In particolare il Brasile ha portato all'attenzione di ECPAT lo scottante problema degli adolescenti trans, vittime di sfruttamento sessuale nel nord est del Paese (Fortaleza - Cearà). Gli "adolescentes travestis" sono esclusi dalla famiglia, dal mercato del lavoro, dalla scuola. La prostituzione è l'unica alternativa per vivere. Dal 2009 fino a buona parte del 2011, ECPAT Brasile è riuscita ad avvicinare 77 adolescenti. Per aiutare i giovani omosessuali occorre aprire le braccia e la mente, senza giudicare e senza stigmatizzare.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La rete ha sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione internazionale per un miglior approccio a un problema che supera le frontiere e le gelosie giuridiche dei singoli Stati: quello dello sfruttamento sessuale è un crimine transnazionale, condotto da gruppi che sanno benissimo come evitare i controlli e superare le barriere nazionali, mentre le polizie e i tribunali sono troppo spesso fermati e limitati dalle stesse barriere. Questo rende spesso apparentemente imbattibili i criminali.
LA CRISI ECONOMICA
La crisi economica crea ulteriori problemi alle attività di repressione e alla prevenzione dello sfruttamento. Infatti si è sottolineato come in molti Paesi l'assoluta mancanza di sbocchi professionali per i giovani stia rendendo la vendita del proprio corpo una delle opportunità valutate dai giovani stessi. Ciò si avverte soprattutto nel turismo sessuale, che vede minori sempre più reclutati per il divertimento di turisti, che spesso non vengono penalmente preseguiti perché portatori di denaro, di conseguenza considerati finanziatori di forme di occupazione legali collegate alla prostituzione.
HIV E SFRURTTAMENTO SESSUALE
Si è parlato dei progressi in termini di sensibilizzazione in materia di Hiv e prostituzione infantile. A destare stupore i luoghi comuni riportati da una ricerca condotta in Togo, Camerun e Gambia. Eccone alcuni: "Se un uomo è già malato e va non una bambina o ragazzina guarisce" o "il preservativo trasmette Hiv" ancora "dall'Hiv si guarisce". Molti i vuoti da riempire ed ECPAT in quelle aree ha raggiunto 133 membri di associazioni, 6000 persone nelle scuole, 7milioni sono stati sensibilizzati.
IL RECUPERO DEI MINORI
Particolare attenzione è stata data alle metodiche da utilizzare per il recupero dei minori strappati alla prostituzione, alla pornografia e al traffico. Metodi ormai sempre più studiati e elaborati. Diverse esperienze sono state presentate sugli aspetti psicologici dell’adolescenza dell’era di internet, per i quali la tanta pornografia, facilmente reperibile, sta modificando l’approccio alla vita sessuale.
NUOVO PROTOCOLLO OPZIONALE
Mercoledì pomeriggio Doek, del comitato per la CRC delle Nazioni Unite, ha presentato il nuovo Protocollo Opzionale sulle Procedure di Comunicazione di Violazione dei Diritti dei Bambini. Il terzo, dopo quello sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti e il protocollo sulla vendita dei minori, prostituzione e pornografia. Il nuovo documento è il risultato di una risoluzione del 2009 che istituiva un gruppo di lavoro per la creazione di un terzo protocollo della CRC (Convenzione dei diritti dei Bambini) riguardante le procedure di comunicazione dei casi di violazione dei diritti al Comitato ONU. Così, per fare un esempio di stretta attualità, i bambini e le famiglie vittime di preti pedofili o i bambini allontanati dalle famiglie potranno portare i loro casi non più solo al tribunale italiano ma anche alle Comitanto Onu. A seguito dell'intervento di Doek, ha parlato Marta Santos Pais Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la violenza sui minori. Santos Pais ha affermato che c'è bisogno di prevedere in tutti i Paesi centri di ascolto specifici per le vittime di sfruttamento sessuale che rispondno ai bisogni dei bambini e la necessità di avere legislazioni più chiare che inquadrino meglio il problema.
L'IMPEGNO DELL'ILTALIA
È bello vedere centinaia di persone che operano quotidianamente per realizzare i nostri sogni e creare gli incubi ai pedofili e agli sfruttatori di bambini. Quest'assemblea ci ha di nuovo ribadito che esiste una rete di volontari e professionisti, sempre più preparati e coordinati, che hanno istituito una maglia mondiale e che quotidianamente affronta il problema nel mondo. Molti Paesi e diverse industrie stanno aiutando tale rete, mentre l’Italia ha quasi del tutto annullato le importanti iniziative mondiali a suo tempo finanziate.”
--
Fabio Bellumore
Comunicazione e ufficio stampa
ECPAT Italia ONLUS
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Vicolo Scavolino 61 - 00187 Roma
tel: (+39) 06 97277372
fax: (+39) 06 69380406
cell: (+39) 3289722937
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ECPAT) Roma, 11 nov- Si è chiusa l'Assemblea di ECPAT International, che aveva preso avvio martedì 8 novembre a Parigi. L'organizzazione che dal 1990 combatte la prostituzione minorile si è ritrovata a distanza di tre anni dal Terzo Congresso mondiale, svoltosi a Rio de Janeiro. Presenti 82 diversi gruppi nazionali, per la prima volta un folto gruppo di rappresentanti africani. Marco Scarpati, presidente di ECPAT Italia, richiama gli snodi importanti di questa asseblea: dalla crisi economica che spinge ad una maggiore propensione alla vendita del proprio corpo, all'aumento di materiale pedopornografico che modifica l'approccio alla vita sessuale, dai luoghi comuni legati all'Hiv fino alle critiche al sistema italiano. ECPAT-Italia si candida a fare da punto di riferimento per la rete mondiale per la lotta ad uno dei tabù più difficili da affrontare: la prostituzione maschile minorile.
Commento di Scarpati
LA PROSTITUZIONE MASCHILE MINORILE
Sulla prostituzione minorile maschile c'è davvero molta strada da fare, ad iniziare dalla stigmatizzazione delle vittime fino a giungere alle tante condanne che i minori subiscono nei tribunali di mezzo mondo quando denunciano i loro abusatori. Si tratta, per molti aspetti, di un mondo nuovo, poco studiato e scarsamente affrontato negli ambienti internazionali, sia per i problemi culturali che esso comporta (in molti Paesi dell’Africa e dell’Asia l’omosessualità è un crimine punito severamente, e quindi troppo spesso la vittima di abusi sessuali e di sfruttamento evita di denunciare i crimini subiti per evitare di essere punito) che per un differente approccio delle vittime il cui reclutamento e approccio alla prostituzione spesso non rientra nelle consuete e conosciute forme di sfruttamento. Il Brasile, il Guatemala e il Perù hanno presentato le loro emergenze e i progetti di contrasto al fenomeno. In particolare il Brasile ha portato all'attenzione di ECPAT lo scottante problema degli adolescenti trans, vittime di sfruttamento sessuale nel nord est del Paese (Fortaleza - Cearà). Gli "adolescentes travestis" sono esclusi dalla famiglia, dal mercato del lavoro, dalla scuola. La prostituzione è l'unica alternativa per vivere. Dal 2009 fino a buona parte del 2011, ECPAT Brasile è riuscita ad avvicinare 77 adolescenti. Per aiutare i giovani omosessuali occorre aprire le braccia e la mente, senza giudicare e senza stigmatizzare.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La rete ha sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione internazionale per un miglior approccio a un problema che supera le frontiere e le gelosie giuridiche dei singoli Stati: quello dello sfruttamento sessuale è un crimine transnazionale, condotto da gruppi che sanno benissimo come evitare i controlli e superare le barriere nazionali, mentre le polizie e i tribunali sono troppo spesso fermati e limitati dalle stesse barriere. Questo rende spesso apparentemente imbattibili i criminali.
LA CRISI ECONOMICA
La crisi economica crea ulteriori problemi alle attività di repressione e alla prevenzione dello sfruttamento. Infatti si è sottolineato come in molti Paesi l'assoluta mancanza di sbocchi professionali per i giovani stia rendendo la vendita del proprio corpo una delle opportunità valutate dai giovani stessi. Ciò si avverte soprattutto nel turismo sessuale, che vede minori sempre più reclutati per il divertimento di turisti, che spesso non vengono penalmente preseguiti perché portatori di denaro, di conseguenza considerati finanziatori di forme di occupazione legali collegate alla prostituzione.
HIV E SFRURTTAMENTO SESSUALE
Si è parlato dei progressi in termini di sensibilizzazione in materia di Hiv e prostituzione infantile. A destare stupore i luoghi comuni riportati da una ricerca condotta in Togo, Camerun e Gambia. Eccone alcuni: "Se un uomo è già malato e va non una bambina o ragazzina guarisce" o "il preservativo trasmette Hiv" ancora "dall'Hiv si guarisce". Molti i vuoti da riempire ed ECPAT in quelle aree ha raggiunto 133 membri di associazioni, 6000 persone nelle scuole, 7milioni sono stati sensibilizzati.
IL RECUPERO DEI MINORI
Particolare attenzione è stata data alle metodiche da utilizzare per il recupero dei minori strappati alla prostituzione, alla pornografia e al traffico. Metodi ormai sempre più studiati e elaborati. Diverse esperienze sono state presentate sugli aspetti psicologici dell’adolescenza dell’era di internet, per i quali la tanta pornografia, facilmente reperibile, sta modificando l’approccio alla vita sessuale.
NUOVO PROTOCOLLO OPZIONALE
Mercoledì pomeriggio Doek, del comitato per la CRC delle Nazioni Unite, ha presentato il nuovo Protocollo Opzionale sulle Procedure di Comunicazione di Violazione dei Diritti dei Bambini. Il terzo, dopo quello sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti e il protocollo sulla vendita dei minori, prostituzione e pornografia. Il nuovo documento è il risultato di una risoluzione del 2009 che istituiva un gruppo di lavoro per la creazione di un terzo protocollo della CRC (Convenzione dei diritti dei Bambini) riguardante le procedure di comunicazione dei casi di violazione dei diritti al Comitato ONU. Così, per fare un esempio di stretta attualità, i bambini e le famiglie vittime di preti pedofili o i bambini allontanati dalle famiglie potranno portare i loro casi non più solo al tribunale italiano ma anche alle Comitanto Onu. A seguito dell'intervento di Doek, ha parlato Marta Santos Pais Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la violenza sui minori. Santos Pais ha affermato che c'è bisogno di prevedere in tutti i Paesi centri di ascolto specifici per le vittime di sfruttamento sessuale che rispondno ai bisogni dei bambini e la necessità di avere legislazioni più chiare che inquadrino meglio il problema.
L'IMPEGNO DELL'ILTALIA
È bello vedere centinaia di persone che operano quotidianamente per realizzare i nostri sogni e creare gli incubi ai pedofili e agli sfruttatori di bambini. Quest'assemblea ci ha di nuovo ribadito che esiste una rete di volontari e professionisti, sempre più preparati e coordinati, che hanno istituito una maglia mondiale e che quotidianamente affronta il problema nel mondo. Molti Paesi e diverse industrie stanno aiutando tale rete, mentre l’Italia ha quasi del tutto annullato le importanti iniziative mondiali a suo tempo finanziate.”
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