Il tumore del polmone è il maggiore Killer tra i tumori non-AIDS
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Il tumore del polmone è il maggiore Killer tra i tumori non-AIDS
Il tumore del polmone è il più grande killer tra i tumori non-AIDS
Un grande studio di coorte sui tumori non-AIDS in persone sieropositive ha scoperto che mentre il tumore del polmone era responsabile del 16% dei casi di tumore era responsabile del 37% delle morti per tumori non-AIDS. Tumori anali, epatici, di prostata di testa e collo e il linfoma di Hodgkin sono pure comuni ma senza la percentuale di alta mortalità del cancro del polmone.
Lo studio D:A:D è uno studio di coorte maggiore su 35.000 pazienti in Europa. USA e Australia ed ha anche fornito ricchezza di dati sugli effetti collaterali di farmaci e condizioni quali diabete e malattia cardiovascolare.
Questo studio ha raccolto casi di morti, da tumori non AIDS (tumori NADMs) da otto su undici coorti D:A:D fra l’inizio del 2004 e la fine del gennaio 2010.NADMs includono tutti i tumori eccetto quelli definiti da AIDS che sono i più fortemente in rapporto con bassi conteggi CD4: il sarcoma di Kaposi, il cancro cervicale ed il linfoma non-Hodgkin.
Lo studio ha scoperto 880 NADMs insieme , che rappresentano un’incidenza di un NADM diagnosticato ogni 200 pazienti l’anno. L’ottanta per cento dei casi erano uomini in parte perché ci sono più uomini che donne nella coorte D:A:D ma anche perché gli uomini erano il 52% più suscettibili a sviluppare NADMs. La media dell’ultimo conteggio dei CD4 era di 327 cellule CD4/mm3 e il conteggio medio più basso mai avuto di 127 cellule CD4/mm3: la grande maggioranza era in terapia antiretrovirale e la media di carica virale è stata di 50 copie/ml, mentre il 25% aveva cariche virali oltre 250 copie/ml. Un terzo della coorte erano fumatori.
Il cancro più comune era il cancro del polmone con un’incidenza di un caso ogni 1000 pazienti all’anno: il cancro anale, il terzo e più comune, era grossolanamente la metà di comune di questo. L’incidenza annuale non è cambiata nel corso dei sei anni dello studio, eccetto per l’indicazione che il secondo più comune cancro, il linfoma di Hodgkin, può essere diminuito leggermente, con un’incidenza che cambia dall’approssimativo un caso ogni 1500 pazienti l’anno a uno ogni 2000 negli ultimi due anni dello studio. Il cancro del polmone è stato in qualche modo la malignità più letale, con l’80% dei pazienti diagnosticati entro i 2,5 anni: la percentuale di mortalità per cancro del polmone è stata 2,3 volte la percentuale di tutte le NADMs. In contrasto il linfoma di Hodgkin e il cancro anale hanno avuto la metà delle percentuali di tutte le NADMs, ed in caso del linfoma di Hodgkin, il 25% dei pazienti sono morti (non necessariamente per il cancro)entro i successivi due anni ma ci sono state poche morti successivamente.
In analisi multivariate, il rischio di morte dovuta a NADMs in un ex fumatore era del 66%. Essendo un corrente fumatore il rischio di morte relativa a NADM saliva al 28%, e questo non era statisticamente significativo, perché è probabilmente dovuto al fatto che i fumatori hanno un rischio aumentato per altre ragioni, quali malattia cardiovascolare, come pure il cancro del polmone.
Essendo maschio il rischio di mortalità per NADM saliva al 52% ed essendo un tossicodipendente del 59% . Per ogni anno da quando i pazienti sono stati diagnosticati sieropositivi, la loro percentuale di morte relativa al NADM è aumentata del 9% e del 5% per ogni diminuzione delle cellule CD4/mm3 di 50. L’età (un 11% di rischio aumentato per cinque anni di invecchiamento) ed infezione di epatite C (un 28% di rischio aumentato) erano di significato limite in relazione alla mortalità ADM.
Un grande studio di coorte sui tumori non-AIDS in persone sieropositive ha scoperto che mentre il tumore del polmone era responsabile del 16% dei casi di tumore era responsabile del 37% delle morti per tumori non-AIDS. Tumori anali, epatici, di prostata di testa e collo e il linfoma di Hodgkin sono pure comuni ma senza la percentuale di alta mortalità del cancro del polmone.
Lo studio D:A:D è uno studio di coorte maggiore su 35.000 pazienti in Europa. USA e Australia ed ha anche fornito ricchezza di dati sugli effetti collaterali di farmaci e condizioni quali diabete e malattia cardiovascolare.
Questo studio ha raccolto casi di morti, da tumori non AIDS (tumori NADMs) da otto su undici coorti D:A:D fra l’inizio del 2004 e la fine del gennaio 2010.NADMs includono tutti i tumori eccetto quelli definiti da AIDS che sono i più fortemente in rapporto con bassi conteggi CD4: il sarcoma di Kaposi, il cancro cervicale ed il linfoma non-Hodgkin.
Lo studio ha scoperto 880 NADMs insieme , che rappresentano un’incidenza di un NADM diagnosticato ogni 200 pazienti l’anno. L’ottanta per cento dei casi erano uomini in parte perché ci sono più uomini che donne nella coorte D:A:D ma anche perché gli uomini erano il 52% più suscettibili a sviluppare NADMs. La media dell’ultimo conteggio dei CD4 era di 327 cellule CD4/mm3 e il conteggio medio più basso mai avuto di 127 cellule CD4/mm3: la grande maggioranza era in terapia antiretrovirale e la media di carica virale è stata di 50 copie/ml, mentre il 25% aveva cariche virali oltre 250 copie/ml. Un terzo della coorte erano fumatori.
Il cancro più comune era il cancro del polmone con un’incidenza di un caso ogni 1000 pazienti all’anno: il cancro anale, il terzo e più comune, era grossolanamente la metà di comune di questo. L’incidenza annuale non è cambiata nel corso dei sei anni dello studio, eccetto per l’indicazione che il secondo più comune cancro, il linfoma di Hodgkin, può essere diminuito leggermente, con un’incidenza che cambia dall’approssimativo un caso ogni 1500 pazienti l’anno a uno ogni 2000 negli ultimi due anni dello studio. Il cancro del polmone è stato in qualche modo la malignità più letale, con l’80% dei pazienti diagnosticati entro i 2,5 anni: la percentuale di mortalità per cancro del polmone è stata 2,3 volte la percentuale di tutte le NADMs. In contrasto il linfoma di Hodgkin e il cancro anale hanno avuto la metà delle percentuali di tutte le NADMs, ed in caso del linfoma di Hodgkin, il 25% dei pazienti sono morti (non necessariamente per il cancro)entro i successivi due anni ma ci sono state poche morti successivamente.
In analisi multivariate, il rischio di morte dovuta a NADMs in un ex fumatore era del 66%. Essendo un corrente fumatore il rischio di morte relativa a NADM saliva al 28%, e questo non era statisticamente significativo, perché è probabilmente dovuto al fatto che i fumatori hanno un rischio aumentato per altre ragioni, quali malattia cardiovascolare, come pure il cancro del polmone.
Essendo maschio il rischio di mortalità per NADM saliva al 52% ed essendo un tossicodipendente del 59% . Per ogni anno da quando i pazienti sono stati diagnosticati sieropositivi, la loro percentuale di morte relativa al NADM è aumentata del 9% e del 5% per ogni diminuzione delle cellule CD4/mm3 di 50. L’età (un 11% di rischio aumentato per cinque anni di invecchiamento) ed infezione di epatite C (un 28% di rischio aumentato) erano di significato limite in relazione alla mortalità ADM.
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