Elvitegravir una volta al giorno eguaglia Raltegravir due volte al giorno
Pagina 1 di 1
Elvitegravir una volta al giorno eguaglia Raltegravir due volte al giorno
L'integrasi inibitore HIV elvitegravir lavora bene come il raltegravir (Isentress) per il trattamento di gente gia' sperimentata con estesa resistenza farmacologica, ed e' stato complessivamente ben tollerato, secondo i dati presentati allo IAS.
Gli inibitori delle integrasi impediscono all'HIV di integrare il suo materiale genetico nei cromosomi di una cellula ospite, una necessita' per la replicazione virale. Il solo farmaco approvato di questa classe, raltegravir, ha permesso a molti pazienti con esperienza di trattamento di portare sotto controllo la loro carica virale, ma si puo' sviluppare la resistenza se viene usato senza altri farmaci attivi.
Elvitegravir rappresenta la prossima generazione di integrasi inibitore che puo' essere assunto una volta al giorno, mentre raltegravir viene preso due volte al giorno. Ma dev'essere usato con un agente di rinforzo, che sia ritonavir (Norvir) o il nuovo farmacoamplificatore cobicistat. Elvitegravir e cobicistat sono parte del regime a singola compressa conosciuto come Quad pill (insieme con tenofovir/emtricitabina) che viene sperimentato nel trattamento dei naive.
Questa fase 3 dello studio internazionale ha incluso 702 partecipanti. La maggior parte erano uomini di eta' media di 45 anni. Il conteggio di CD4 era di approssimativamente 260 cellule/mm3, circa meta' aveva meno di 200 cellule/mm3 e un quarto aveva alta carica virale (> 100.000 copie/ml).
Circa due-terzi erano resistenti a due o piu' classi di farmaci antiretrovirali. Tuttavia erano in grado di costruire efficaci regimi che includevano un inibitore delle proteasi pienamente attivo rinforzato da ritonavir (il ritonavir agisce come rinforzo anche per l'elvitegravir) e un attivo terzo agente quale l'etravirina (Intelence), maraviroc(Selzantry) o un inibitore nucleoside(nucleotide) della trascriptasi inversa. Il Darunavir (Prezista) e il tenofovir (Viread) rinforzati erano gli altri farmaci piu' comunemente usati.
I partecipanti ricevevano in via random sia 150 mg di elvitegravir una volta al giorno (dose aggiustata se usata con certi farmaci) o 400 mg di raltegravir due volte al giorno.I ricercatori hanno osservato le proporzini dei pazienti che hanno ottenuto la soppressione virale alla 48 settimana; lo studio sta continuando per 96 settimane.
Risulatati
Elvitegravir e raltegravir sono stati efficaci nella stessa misura, con 59% e 58% rispettivamente, ottenendo HIV RNA < 50 copie/ml-
Circa il 20% dei partecipanti in entrambi i gruppi ha sperimentato fallimento virologico.
I guadagni di ncellule CD4 sono stati simili, intorno alle 140 cellule/mm3 in entrambi i gruppi.
Entrambi i farmaci allo studio sono stati ben tollerati complessivamente e poca gente ha discontinuato in seguito agli effetti collaterali (3% contro il 4%rispettivamente).
Gli effetti collaterali e le anormalita' di laboratorio sono state generalmente simili.
In piu' i recipienti l'elvitegravir hanno riportato diarrea (12% contro 7%).
Circa il 20% dei pazienti che ha sperimentato fallimento virologico ha sviluppato mutazioni di resistenza all'integrasi.
Basandosi su queste scoperte, i ricercatori hanno concluso che elvitegravir non era inferiore al raltegravir quando dato con un inibitore delle proteasi rinforzato attivo.
In seguito ai fattori di resistenza crociata, elvitegravir probabilmente non lavora bene in persone che hanno sviluppato resistenza al raltegravir. La dose unica al giorno e' un vantaggio anche se non tanto per individui con trattamento di lunga durata che devono assumere altri farmaci due volte al giorno. D'altro canto, il bisogno di rinforzo non e' un problema per gente che gia' prende il rinforzo per gli inibitori delle proteasi. Elvitegravir fornisce un'altra opzione in una classe di farmaci antiretrovirali che e' ben tollerata e ad oggi non e' stata legata e tossicita' di lungo termine.
Gli inibitori delle integrasi impediscono all'HIV di integrare il suo materiale genetico nei cromosomi di una cellula ospite, una necessita' per la replicazione virale. Il solo farmaco approvato di questa classe, raltegravir, ha permesso a molti pazienti con esperienza di trattamento di portare sotto controllo la loro carica virale, ma si puo' sviluppare la resistenza se viene usato senza altri farmaci attivi.
Elvitegravir rappresenta la prossima generazione di integrasi inibitore che puo' essere assunto una volta al giorno, mentre raltegravir viene preso due volte al giorno. Ma dev'essere usato con un agente di rinforzo, che sia ritonavir (Norvir) o il nuovo farmacoamplificatore cobicistat. Elvitegravir e cobicistat sono parte del regime a singola compressa conosciuto come Quad pill (insieme con tenofovir/emtricitabina) che viene sperimentato nel trattamento dei naive.
Questa fase 3 dello studio internazionale ha incluso 702 partecipanti. La maggior parte erano uomini di eta' media di 45 anni. Il conteggio di CD4 era di approssimativamente 260 cellule/mm3, circa meta' aveva meno di 200 cellule/mm3 e un quarto aveva alta carica virale (> 100.000 copie/ml).
Circa due-terzi erano resistenti a due o piu' classi di farmaci antiretrovirali. Tuttavia erano in grado di costruire efficaci regimi che includevano un inibitore delle proteasi pienamente attivo rinforzato da ritonavir (il ritonavir agisce come rinforzo anche per l'elvitegravir) e un attivo terzo agente quale l'etravirina (Intelence), maraviroc(Selzantry) o un inibitore nucleoside(nucleotide) della trascriptasi inversa. Il Darunavir (Prezista) e il tenofovir (Viread) rinforzati erano gli altri farmaci piu' comunemente usati.
I partecipanti ricevevano in via random sia 150 mg di elvitegravir una volta al giorno (dose aggiustata se usata con certi farmaci) o 400 mg di raltegravir due volte al giorno.I ricercatori hanno osservato le proporzini dei pazienti che hanno ottenuto la soppressione virale alla 48 settimana; lo studio sta continuando per 96 settimane.
Risulatati
Elvitegravir e raltegravir sono stati efficaci nella stessa misura, con 59% e 58% rispettivamente, ottenendo HIV RNA < 50 copie/ml-
Circa il 20% dei partecipanti in entrambi i gruppi ha sperimentato fallimento virologico.
I guadagni di ncellule CD4 sono stati simili, intorno alle 140 cellule/mm3 in entrambi i gruppi.
Entrambi i farmaci allo studio sono stati ben tollerati complessivamente e poca gente ha discontinuato in seguito agli effetti collaterali (3% contro il 4%rispettivamente).
Gli effetti collaterali e le anormalita' di laboratorio sono state generalmente simili.
In piu' i recipienti l'elvitegravir hanno riportato diarrea (12% contro 7%).
Circa il 20% dei pazienti che ha sperimentato fallimento virologico ha sviluppato mutazioni di resistenza all'integrasi.
Basandosi su queste scoperte, i ricercatori hanno concluso che elvitegravir non era inferiore al raltegravir quando dato con un inibitore delle proteasi rinforzato attivo.
In seguito ai fattori di resistenza crociata, elvitegravir probabilmente non lavora bene in persone che hanno sviluppato resistenza al raltegravir. La dose unica al giorno e' un vantaggio anche se non tanto per individui con trattamento di lunga durata che devono assumere altri farmaci due volte al giorno. D'altro canto, il bisogno di rinforzo non e' un problema per gente che gia' prende il rinforzo per gli inibitori delle proteasi. Elvitegravir fornisce un'altra opzione in una classe di farmaci antiretrovirali che e' ben tollerata e ad oggi non e' stata legata e tossicita' di lungo termine.
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Argomenti simili
» Elvitegravir
» Elvitegravir fine Fase III
» ALLO “IAS” VIENE DIMOSTRATA L'EFFICACIA DI RALTEGRAVIR
» Elvitegravir: Gilead chiede all'Fda la registrazione al commercio
» Raltegravir
» Elvitegravir fine Fase III
» ALLO “IAS” VIENE DIMOSTRATA L'EFFICACIA DI RALTEGRAVIR
» Elvitegravir: Gilead chiede all'Fda la registrazione al commercio
» Raltegravir
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.