"Cura" dei reservoirs HIv ?Intervista ad A. Fauci
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"Cura" dei reservoirs HIv ?Intervista ad A. Fauci
Intervista ad Anthony Fauci Direttore dell'Istituto di malattie Allergiche ed Infettive di Bethesda, USA
Il Dr. Fauci e' stato designato Direttore del NIAID nel 1984. Sovrintende un esteso portafolio di ricerca per la ricerca basica ed applicata per prevenire, diagnosticare e trattare malattie infettive quali l'HIV/AIDS ed altre malattie sessualmente trasmesse, influenza, tubercolosi, malaria e malattie da potenziali agenti di bioterrorismo. Il Dr. Fauci ha fatto seminari per comprendere come il virus dell'AIDS distrugga le difese del corpo portando alla sua suscettibilita' a infezioni mortali.
Alain Lafeuillade: nel 2010 al CROI hai usato termini come "cura sterilizzante dell'HIV" e "cura funzionale dell'HIV". Quali sono le tue aspettative per una cura?
Anthony Fauci : io credo che saremo in grado di ottenere una cura funzionale in un certo numero di sieropositivi, ma non necessariamente nella maggioranza. Sento che quanto prima uno ha cominciato la terapia antiretrovirale (ARV)a seguito dell'infezione, e tanto piu' possibilita' avremo di ottenere una cura funzionale. Sappiamo da studi fatti dal mio gruppo che la misura del reservoir dell'HIV e' tanto piu' piccola negli individui la cui terapia e' iniziata subito dopo l'infezione (entro un paio di mesi o prima). Tali pazienti hanno una ragionevole preservazione delle loro funzioni immunitarie insieme con un piccolo reservoir HIV.Se un efficace vaccino Hiv o un qualsiasi altro approccio che ampli la risposta immunitaria viene sviluppato e somministrato a questi individui per contenere questo piccolo reservoir, allora io credo che una parte di questi individui sara' capace di discontinuare la terapia senza soffrire di rimbalzo virale, ovvero una "cura funzionale".
Rispetto alla "cura sterilizzante" io credo sara' molto piu' difficile e che possa non essere possibile, almeno nella maggioranza dei pazienti. Tuttavia credo che dovremmo continuare a mantenerlo come obiettivo. Credo che possa essere ottenuto con una nuova generazione di farmaci o con approcci di terapia genetica che potrebbero realmente eliminare le cellule infettate.
AL : Quanto sono impegnati NIH e NIAID nel cercare una cura?
AF : il NIH e NIAID sono fortemente impegnati nel cercare di trovare una cura per l'infezione HIV. Abbiamo una considerevole quantita' di risorse impegnate in premi e contratti a questo proposito e NIAID ha recentemente iniziato il Martin Delaney Collaboratory: un programma verso una cura per l'HIV-1 con un contributo addizonale di 8.5 milioni di dollari per anno per 5 anni e possibilita' di aumentarli. In aggiunta stiamo cercando di stimolare l'interesse dei giovani ricercatori verso questo obiettivo.
AL: Qual'e´secondo la vostra opinione la conoscenza che attualmente manca nella biologia della persistenza dell'HIV e dei reservoirs per proseguire?
AF : ci sono molte questioni non risolte nell'area della biologia della persistenza dell'HIV e dei reservoirs dell'HIV. Tra queste la nostra mancanza di precisa conoscenza dell'estensione e della diversita' dei reservoirs. I ricercatori hanno di necessita' studiato i reservorir nei linfociti CD4 del sangue periferico e in alcune estensioni nell'intestino, associate al tessuto linfatico(GALT). Tuttavia ci possono essere altri siti
non riconosciuti. Per di piu' sono sconosciuti i precisi meccanismi molecolari coinvolti nella formazione e persistenza dei reservoirs.
AL : E' realistico investire in questo problema (la cura), quando milioni di persone sieropositive sulla terra non hanno nemmeno accesso ai farmaci antiretrovirali?
AF : Sara' difficile ma non e' irrealistico. Con l'appropriata volonta' politica globale e l'assegnazione di risorse, possiamo fare entrambe le cose. I due obiettivi sono compatibili l'uno con l'altro. Certamente abbiamo bisogno di trattare la gente sieropositiva e che non sta ricevendo la terapia di cui ha bisogno. Tuttavia la terapia per l'HIV e' un impegno per tutta la vita.Sara' economicamente irrealizzabile sostenere il trattamento di dieci milioni di persone con ART per tutta la vita. Le alternative sono fare un lavoro migliore per prevenire nuove infezioni e sviluppare nuovi metodi per discontinuare la terapia con sicurezza in persone che hanno risposto con successo, cioe' curarli.
AL : Anche se e' fuori dall'argomento ai nostri lettori farebbe piacere sapere dove ti collochi circa l'uso di profilassi pre-esposizione prima nei Paesi poveri e poi nei Paesi sviluuppati?
AF:La profilassi pre-esposizione (PrEP) si e' dimostrata essere efficace in un recente studio di rapporti di Uomini che hanno Sesso con Uomini (MSM). Il grado di efficacia era strattamente in relazione all'aderenza dei soggetti in studio al regime di prendi la tua pillola ogni giorno il piu' strettamente possibile. Io sono ottimista circa il benefico ruolo che alla fine giochera' la PrEP come parte di una combinazione nel regime di prevenzione dell'infezione HIV.Tuttavia non penso che possiamo pronunciarci circa l'uso della PrEP in Paesi in via di Sviluppo o Paesi Sviluppati fino a che non determiniamo l'efficacia fra un range di categorie a rischio. Inoltre devono continuare gli studi riguardo la sicurezza,aderenza e sviluppo della resistenza ai farmaci. Inoltre e' importante determinare la relazione tra costo/beneficio particolarmente in Paesi dove non ci sono sufficienti risorse per trattare la gente gia' infettata dall'HIV.
Il Dr. Fauci e' stato designato Direttore del NIAID nel 1984. Sovrintende un esteso portafolio di ricerca per la ricerca basica ed applicata per prevenire, diagnosticare e trattare malattie infettive quali l'HIV/AIDS ed altre malattie sessualmente trasmesse, influenza, tubercolosi, malaria e malattie da potenziali agenti di bioterrorismo. Il Dr. Fauci ha fatto seminari per comprendere come il virus dell'AIDS distrugga le difese del corpo portando alla sua suscettibilita' a infezioni mortali.
Alain Lafeuillade: nel 2010 al CROI hai usato termini come "cura sterilizzante dell'HIV" e "cura funzionale dell'HIV". Quali sono le tue aspettative per una cura?
Anthony Fauci : io credo che saremo in grado di ottenere una cura funzionale in un certo numero di sieropositivi, ma non necessariamente nella maggioranza. Sento che quanto prima uno ha cominciato la terapia antiretrovirale (ARV)a seguito dell'infezione, e tanto piu' possibilita' avremo di ottenere una cura funzionale. Sappiamo da studi fatti dal mio gruppo che la misura del reservoir dell'HIV e' tanto piu' piccola negli individui la cui terapia e' iniziata subito dopo l'infezione (entro un paio di mesi o prima). Tali pazienti hanno una ragionevole preservazione delle loro funzioni immunitarie insieme con un piccolo reservoir HIV.Se un efficace vaccino Hiv o un qualsiasi altro approccio che ampli la risposta immunitaria viene sviluppato e somministrato a questi individui per contenere questo piccolo reservoir, allora io credo che una parte di questi individui sara' capace di discontinuare la terapia senza soffrire di rimbalzo virale, ovvero una "cura funzionale".
Rispetto alla "cura sterilizzante" io credo sara' molto piu' difficile e che possa non essere possibile, almeno nella maggioranza dei pazienti. Tuttavia credo che dovremmo continuare a mantenerlo come obiettivo. Credo che possa essere ottenuto con una nuova generazione di farmaci o con approcci di terapia genetica che potrebbero realmente eliminare le cellule infettate.
AL : Quanto sono impegnati NIH e NIAID nel cercare una cura?
AF : il NIH e NIAID sono fortemente impegnati nel cercare di trovare una cura per l'infezione HIV. Abbiamo una considerevole quantita' di risorse impegnate in premi e contratti a questo proposito e NIAID ha recentemente iniziato il Martin Delaney Collaboratory: un programma verso una cura per l'HIV-1 con un contributo addizonale di 8.5 milioni di dollari per anno per 5 anni e possibilita' di aumentarli. In aggiunta stiamo cercando di stimolare l'interesse dei giovani ricercatori verso questo obiettivo.
AL: Qual'e´secondo la vostra opinione la conoscenza che attualmente manca nella biologia della persistenza dell'HIV e dei reservoirs per proseguire?
AF : ci sono molte questioni non risolte nell'area della biologia della persistenza dell'HIV e dei reservoirs dell'HIV. Tra queste la nostra mancanza di precisa conoscenza dell'estensione e della diversita' dei reservoirs. I ricercatori hanno di necessita' studiato i reservorir nei linfociti CD4 del sangue periferico e in alcune estensioni nell'intestino, associate al tessuto linfatico(GALT). Tuttavia ci possono essere altri siti
non riconosciuti. Per di piu' sono sconosciuti i precisi meccanismi molecolari coinvolti nella formazione e persistenza dei reservoirs.
AL : E' realistico investire in questo problema (la cura), quando milioni di persone sieropositive sulla terra non hanno nemmeno accesso ai farmaci antiretrovirali?
AF : Sara' difficile ma non e' irrealistico. Con l'appropriata volonta' politica globale e l'assegnazione di risorse, possiamo fare entrambe le cose. I due obiettivi sono compatibili l'uno con l'altro. Certamente abbiamo bisogno di trattare la gente sieropositiva e che non sta ricevendo la terapia di cui ha bisogno. Tuttavia la terapia per l'HIV e' un impegno per tutta la vita.Sara' economicamente irrealizzabile sostenere il trattamento di dieci milioni di persone con ART per tutta la vita. Le alternative sono fare un lavoro migliore per prevenire nuove infezioni e sviluppare nuovi metodi per discontinuare la terapia con sicurezza in persone che hanno risposto con successo, cioe' curarli.
AL : Anche se e' fuori dall'argomento ai nostri lettori farebbe piacere sapere dove ti collochi circa l'uso di profilassi pre-esposizione prima nei Paesi poveri e poi nei Paesi sviluuppati?
AF:La profilassi pre-esposizione (PrEP) si e' dimostrata essere efficace in un recente studio di rapporti di Uomini che hanno Sesso con Uomini (MSM). Il grado di efficacia era strattamente in relazione all'aderenza dei soggetti in studio al regime di prendi la tua pillola ogni giorno il piu' strettamente possibile. Io sono ottimista circa il benefico ruolo che alla fine giochera' la PrEP come parte di una combinazione nel regime di prevenzione dell'infezione HIV.Tuttavia non penso che possiamo pronunciarci circa l'uso della PrEP in Paesi in via di Sviluppo o Paesi Sviluppati fino a che non determiniamo l'efficacia fra un range di categorie a rischio. Inoltre devono continuare gli studi riguardo la sicurezza,aderenza e sviluppo della resistenza ai farmaci. Inoltre e' importante determinare la relazione tra costo/beneficio particolarmente in Paesi dove non ci sono sufficienti risorse per trattare la gente gia' infettata dall'HIV.
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: "Cura" dei reservoirs HIv ?Intervista ad A. Fauci
Rispetto alla "cura sterilizzante" io credo sara' molto piu' difficile e che possa non essere possibile, almeno nella maggioranza dei pazienti.
Della serie se hai il culo che ti danno la Haart entro 2 mesi dal contagio forse guarisci senno' sei fregato..
Mmmm.. Fauci mi deprime un po'... speriamo abbia torto..
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
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