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Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96%

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Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96% Empty Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96%

Messaggio Da Gex Ven 13 Mag - 11:41

ROMA – Un trattamento molto precoce delle persone sieropositive con farmaci antiretrovirali riduce del 96% il rischio di trasmissione del virus Hiv, responsabile dell’Aids, al partner sano. E’ il risultato, definito dagli esperti molto rilevante, di un ampio studio clinico statunitense pubblicato oggi e finanziato dall’Istituto nazionale Usa per le malattie infettive, diretto da Anthony Fauci. Lo studio clinico e’ stato condotto su 1.763 coppie ed e’ noto come ‘HPTN 052′. La ricerca sarebbe dovuta terminare nel 2015, ma i ricercatori hanno deciso di rendere noti i risultati in anticipo rispetto alla date prevista di termine della ricerca tenuto conto dell’alta efficacia dimostrata dal trattamento. Secondo lo studio, dunque, gli antiretrovirali eliminerebbero, praticamente, il rischio di trasmissione del virus. ”Questo studio clinico – ha commentato Fauci – dimostra in modo convincente che trattare soggetti sieropositivi con farmaci antiretrovirali al piu’ presto puo’ avere un impatto fondamentale per ridurre la trasmissione del virus Hiv”.

Lo studio ha dunque dimostrato che cominciare un trattamento con antiretrovirali immediatamente, invece di attendere l’evoluzione della malattia, porta ad una riduzione del 96% del rischio di trasmettere il virus Hiv da una persona infetta ad un partner sieronegativo. ”I precedenti dati che mostravano il potenziale dei farmaci antiretrovirali nel rendere meno infettivo un soggetto sieropositivo nei confronti dei partner – ha inoltre sottolineato Fauci – provenivano unicamente da studi osservazionali o epidemiologici”. Secondo il direttore del dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’, Gianni Rezza lo studio ”e’ una conferma definitiva di dati in parte noti: i farmaci anti hiv riducendo la carica virale sia a livello del plasma sia nello sperma e nei liquidi vaginali abbattono il rischio di trasmissionbe dell’infezione”. ”Questo dato – aggiunge Rezza – a livello globale di comunita’ indica che si potrebbe usare questa terapia anche come prevenzione. Tuttavia a livello pratico e’ difficile applicarla non solo in termini operativi ma anche di costi; e una cura del genere potrebbe non essere idonea a lungo termine. Occorre dunque cautela nell’utilizzarla come strumento preventivo di massa”. Infine si deve ricordare, spiega l’esperto, che per la prevenzione individuale ci sono comportamenti e strumenti come astinenza e condom che sono efficaci nel evitare di infettarsi.

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Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96% Empty Re: Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96%

Messaggio Da Rafael Ven 13 Mag - 16:33

Hiv: terapie precoci limitano il contagio
Descrizione e modalità di aggiornamento
Il trattamento molto precoce delle persone sieropositive con farmaci antiretrovirali permette di ridurre del 96% il rischio di contagiare il partner sano con il virus dell'Hiv, responsabile dell'Aids. È il risultato di uno studio statunitense finanziato dall'Istituto nazionale Usa per le malattie infettive.

Lo studio è stato condotto su 1.763 coppie, suddivise in due gruppi. In 881 di queste, il paziente infetto ha iniziato la cura con gli antivirali precocemente, cioè appena è stata diagnosticata la malattia. Nelle restanti, al paziente sono stati somministrati i farmaci secondo quanto prevede la pratica medica convenzionale, ovvero quando inizia la degenerazione del sistema immunitario. Si è notato così che tra le coppie del primo gruppo, solo in una il partner è rimasto infetto, mentre nel secondo gruppo i casi di contagio sono stati 27.

Gli studiosi parlano di traguardo storico. Per la prima volta è stato dimostrato scientificamente che l'assunzione dei medicinali rende il paziente meno infettivo, riducendo la possibilità di contagiare il partner. A tutte le coppie sottoposte allo studio sono state comunque illustrate le varie tecniche di prevenzione, preservativi compresi.

Resta ancora lunga invece la strada per trovare un vaccino. Tra i risultati beneauguranti, uno arriva dall'Università di Oxford, ed è stato recentemente pubblicato su Nature. Nel dettaglio, si è scoperto un vaccino che, sui macachi, sconfigge la Siv, ovvero l'Hiv delle scimmie. È ancora lontano, però, il momento in cui si potrà sperimentarlo sull'uomo.


Tutto bene, solo che: 1. Per poter cominciare precocemente la HAART bisogna avere una diagnosi precoce e se uno non sa di essere
S+ il discorso cade. Bisognerebbe quindi fare il test a tutti almeno due volte l'anno.
2. Se uno sa di essere S+ puo' usare altri mezzi per non contagiare il partner come il profilattico.
3. Prima si usano i farmaci antiretrovirali piu' facilmente si possono instaurare a lungo termine le
resistenze.
4. L'uso precoce dei farmaci rende il partner MENO infettivo, non lo rende NON infettivo. Chi sarebbe
disposto a giocare alla roulette russa?

La mirabolante scoperta sembra rientrare nella serie, gia' vista con i farmaci antiretrovirali usati come preventivi, l'abbassamento della soglia di inizio a 500 copie etc etc. tesi ad un consumo sempre maggiore degli antiretrovirali.
Rafael
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Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96% Empty Re: Aids, quasi bloccato il contagio: le terapie precoci riducono il rischio del 96%

Messaggio Da Gex Ven 13 Mag - 17:23

Tutto bene, solo che: 1. Per poter cominciare precocemente la HAART bisogna avere una diagnosi precoce e se uno non sa di essere
S+ il discorso cade. Bisognerebbe quindi fare il test a tutti almeno due volte l'anno.
2. Se uno sa di essere S+ puo' usare altri mezzi per non contagiare il partner come il profilattico.
3. Prima si usano i farmaci antiretrovirali piu' facilmente si possono instaurare a lungo termine le
resistenze.
4. L'uso precoce dei farmaci rende il partner MENO infettivo, non lo rende NON infettivo. Chi sarebbe
disposto a giocare alla roulette russa?

La mirabolante scoperta sembra rientrare nella serie, gia' vista con i farmaci antiretrovirali usati come preventivi, l'abbassamento della soglia di inizio a 500 copie etc etc. tesi ad un consumo sempre maggiore degli antiretrovirali.


SI ho avuto anch'io gli stessi dubbi..
Mi sa che anche qui, dietro questo studio ci sono le aziende farmaceutiche..
Che tristezza..
Gex
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