Un farmaco anti Hiv funziona anche sul cancro

Da Gex Gio 28 Apr - 22:15

I ricercatori della Universita' della California, di San Diego, dello Hunter College e della City University di New York (CUNY) hanno identificato potenziali bersagli umani del farmaco anti-HIV Nelfinavir, e questo potrebbe spiegare perché il farmaco è efficace anche come terapia per il cancro.
Lo studio sarà pubblicato nell'edizione online di PLoS Computational Biology il 28 aprile.

Nelfinivir è un inibitore della proteasi che impedisce la replicazione del virus HIV, ma si e' scoperto che ha anche un effetto positivo su un certo numero di tipi di tumori solidi, ed è attualmente in sperimentazione clinica come terapia per il cancro. Tuttavia, il meccanismo di come il farmaco funziona non era chiaro.
I ricercatori, invece, hanno scoperto che il nelfinavir può interagire con più proteine, le chinasi umane - cioe' gli enzimi che modificano altre proteine e che regolano la maggior parte delle vie cellulari.
Le proteine chinasi comprendono circa il 2 per cento del genoma umano, e sono importanti bersagli farmacologici anti-cancro.

Sorprendentemente, le interazioni tra nelfinavir e chinasi sono molto più deboli di farmaci più specifici, ha detto Philip Bourne, PhD, professore di farmacologia presso la UC di San Diego. Bourne e e i suoi colleghi suggeriscono che è l'effetto collettivo di queste interazioni deboli che conduce all' efficacia clinica di nelfinavir.

Il team di ricerca composto dal Dr. Li Xie, PhD, della UC San Diego, il Dr. Thomas Evangelidis, laureato ex studente del laboratorio di Bourne, ora presso l'Università di Manchester, e Dr. Lei Xie, PhD, ora professore associato presso l'Hunter College - ha combinato una vasta gamma di tecniche computazionali per studiare i meccanismi molecolari alla base dell'effetto osservato del Nelfinavir anti-cancro.

Mentre le molecole sono state progettate per legarsi alle proteine in modo mirato al fine di ottenere un effetto terapeutico, le molecole di farmaci piccoli possono legarsi alle proteine con simili siti di legame.
Il risultato può essere sia effetti collaterali indesiderati o, come nel caso di nelfinavir, invece un effetto secondario e positivo.

Nella strategia tradizionale per la scoperta di farmaci nuovi , gli scienziati utilizzano screening per trovare un obiettivo adatto del farmaco. Tuttavia, utilizzando il RCSB Protein Data Bank - un archivio mondiale di decine di migliaia di strutture proteiche tridimensionali - i ricercatori del UCSD hanno individuato quali proteine potrebbero essere bersagli non intenzionali.

Inoltre hanno osservato tutte le proteine codificate dai proteoma umano a cui tale molecola potrebbe legarsi.

"L'analisi al computer ci permette di cercare altri siti di legame che corrispondono a un particolare sito di legame del farmaco - come alla ricerca di altri blocchi che possono essere aperti con la stessa chiave, " dice Lei Xie.

Questo nuovo modo di portare avanti ricerche farmacologiche (pipeline) è molto promettente nella ricerca di bersagli farmacologici per una porzione significativa del genoma umano, Lei Xie ha inoltre detto che "è particolarmente impegnativa la convalida di deboli interazioni farmaco-bersaglio sia dal punto di vista computazionale che sperimentale."Ha aggiunto che tali azioni di modellazione dei farmaci richiedono che gli scienziati trovano delle proteine rilevanti e che quindi esaminano il tutto nel contesto di una rete biologica, e allo stesso tempo, devono simulare gli effetti cumulativi.

"Questo è davvero impegnativo, ma scoprire dove si legano i recettori della proteina nelfinavir, ci aiuta ad progettare meglio i farmaci anti-cancro", ha detto Bourne. "E 'difficile non credere che questo approccio rappresenti il futuro della ricerca farmacologica, almeno per quanto riguarda piccole molecole farmacologiche che vengono ritenute interessati. "