2009, Feb 28-Come la malattia infiammatoria causa stanchezza
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2009, Feb 28-Come la malattia infiammatoria causa stanchezza
Una nuova ricerca su animali pubblicata sul The Journal of Neuroscience puo' spiegare come certe malattie fanno sentire la gente cosi' stanca e senza energie. Benche' il cervello sia di solito isolato dal sistema immunitario, lo studio indica che certi cambiamenti nel comportamento sofferti da coloro che hanno malattie infiammatorie croniche, sono causate dall'infiltrazione di cellule immunitarie nel cervello.Le scoperte indicano possibili nuove strade di trattamento per migliorare la qualita' di vita dei pazienti.
Malattie infiammatorie croniche quali l'artrite reumatoide, la malattia infiammatoria intestinale, la psoriasi e le malattie epatiche causano "comportamenti da malato" incluso stanchezza, malestare, e perdita di interesse sociale. Tuttavia non e' chiaro come l'infiammazione in altri organi possa influenzare il cervello e il comportamento.
I ricercatori hanno scoperto che nei topi con infiammazione epatica, i leucociti chiamati monociti avevano infiltrato il cervello. Queste scoperte sostengono precedenti ricerche che dimostrano la presenza di cellule immunitarie nel cervello che seguono l'infiammazione dell'organo, che sfida la credenza di antica data che la barriera emato-encefalica impedisce che le cellule immunitarie raggiungano il cervello.
"Usando il modello sperimentale di infiammazione epatica, il nostro gruppo ha dimostrato per la prima volta l'esistenza di una nuova via di comunicazione tra il fegato infiammato ed il cervello" ha detto Mark Swain , MD, professore di Medicina dell'Universita' di Calgary.
Swain e colleghi hanno scoperto che l'infezione epatica induceva le cellule cerebrali chiamati microglia a produrre CCL2, un prodotto chimico che attrae i monociti. Quando i ricercatori hanno bloccato il segnale di CCL2, i monociti non sono piu' entrati nel cervello nonostante il perdurare dellinfiammazione epatica.
L'infiammazione epatica ha anche stimolato le cellule sanguigne a produrre una sostanza chimica immunitaria (TNFalfa). Quando i ricercatori hanno bloccato il segnale di questo chimico immunitario, la microglia ha prodotto meno CCL2 e i monociti sono rimasti fuori dal cervello.
Nei topi con fegati infiammati, impedendo l'entrata di monociti nel cervello ha ridotto gli atteggiamenti da malattia; i topi hanno mostrato piu' mobilita' e interazione sociale. Queste scoperte indicano che la gente con malattia da infiammazione cronica puo' beneficiare di trattamenti che limitano l'accesso di monociti al cervello.
"L'atteggiamento malato impatta significativamente sulla qualita' di vita. Le nostre scoperte ampliano la comprensione e possono generare potenziali nuove strade per il trattamento di questi sintomi."
Malattie infiammatorie croniche quali l'artrite reumatoide, la malattia infiammatoria intestinale, la psoriasi e le malattie epatiche causano "comportamenti da malato" incluso stanchezza, malestare, e perdita di interesse sociale. Tuttavia non e' chiaro come l'infiammazione in altri organi possa influenzare il cervello e il comportamento.
I ricercatori hanno scoperto che nei topi con infiammazione epatica, i leucociti chiamati monociti avevano infiltrato il cervello. Queste scoperte sostengono precedenti ricerche che dimostrano la presenza di cellule immunitarie nel cervello che seguono l'infiammazione dell'organo, che sfida la credenza di antica data che la barriera emato-encefalica impedisce che le cellule immunitarie raggiungano il cervello.
"Usando il modello sperimentale di infiammazione epatica, il nostro gruppo ha dimostrato per la prima volta l'esistenza di una nuova via di comunicazione tra il fegato infiammato ed il cervello" ha detto Mark Swain , MD, professore di Medicina dell'Universita' di Calgary.
Swain e colleghi hanno scoperto che l'infezione epatica induceva le cellule cerebrali chiamati microglia a produrre CCL2, un prodotto chimico che attrae i monociti. Quando i ricercatori hanno bloccato il segnale di CCL2, i monociti non sono piu' entrati nel cervello nonostante il perdurare dellinfiammazione epatica.
L'infiammazione epatica ha anche stimolato le cellule sanguigne a produrre una sostanza chimica immunitaria (TNFalfa). Quando i ricercatori hanno bloccato il segnale di questo chimico immunitario, la microglia ha prodotto meno CCL2 e i monociti sono rimasti fuori dal cervello.
Nei topi con fegati infiammati, impedendo l'entrata di monociti nel cervello ha ridotto gli atteggiamenti da malattia; i topi hanno mostrato piu' mobilita' e interazione sociale. Queste scoperte indicano che la gente con malattia da infiammazione cronica puo' beneficiare di trattamenti che limitano l'accesso di monociti al cervello.
"L'atteggiamento malato impatta significativamente sulla qualita' di vita. Le nostre scoperte ampliano la comprensione e possono generare potenziali nuove strade per il trattamento di questi sintomi."
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