la ricerca...della normalità
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la ricerca...della normalità
Da ragazzo pensavo che vivere una vita normale mi avrebbe portato ad avere un'esistenza mediocre, e incapace di gratificarmi.
Ora mi ritrovo a ricercare la normalità, a cavalcare l'onda dei rapporti personali "siero-discordanti" per gratificare questa mia necessità, ovviamente senza nulla dire alle persone che frequento. Mi accontento anche solo dell'aspetto "platonico" di una relazione, pur di salvaguardare
lo status quo. Secondo voi è vigliaccheria o semplice voglia di normalità? o un mix indistricabile che mi tratterrà nel limbo "platonico" delle relazioni per anni senza portare mai a nulla di costruttivo? o altro?
Si accettano suggerimenti...
Ora mi ritrovo a ricercare la normalità, a cavalcare l'onda dei rapporti personali "siero-discordanti" per gratificare questa mia necessità, ovviamente senza nulla dire alle persone che frequento. Mi accontento anche solo dell'aspetto "platonico" di una relazione, pur di salvaguardare
lo status quo. Secondo voi è vigliaccheria o semplice voglia di normalità? o un mix indistricabile che mi tratterrà nel limbo "platonico" delle relazioni per anni senza portare mai a nulla di costruttivo? o altro?
Si accettano suggerimenti...
gattoni- Messaggi : 437
Data d'iscrizione : 21.12.10
Località : Havana
Re: la ricerca...della normalità
E' solo che ancora non c'hai fatto l'occhio!
Piano piano imparerai a riconoscere le persone delle quali ti puoi fidare e con le quali confidarti...ovviamente dovrai rischiare. Pero' per imparare devi accettare l'idea che in alcuni casi sbaglierai ma come si dice: chi non risica...non risica! (Mi sento un po Bitta)
Il ricercare persone S- per me e' normalissimo, considero piu' strano il ricercare quelli "come noi"...in quel caso ci autoghettizziamo.
Comunque per la mia esperienza, difficilmente trovi chi non capisce la situazione, noi sappiamo riconoscere chi abbiamo davanti ormai!
I rapporti rimarranno platonici solo fino a che TU lo vorrai...
Piano piano imparerai a riconoscere le persone delle quali ti puoi fidare e con le quali confidarti...ovviamente dovrai rischiare. Pero' per imparare devi accettare l'idea che in alcuni casi sbaglierai ma come si dice: chi non risica...non risica! (Mi sento un po Bitta)
Il ricercare persone S- per me e' normalissimo, considero piu' strano il ricercare quelli "come noi"...in quel caso ci autoghettizziamo.
Comunque per la mia esperienza, difficilmente trovi chi non capisce la situazione, noi sappiamo riconoscere chi abbiamo davanti ormai!
I rapporti rimarranno platonici solo fino a che TU lo vorrai...
Ospite- Ospite
Re: la ricerca...della normalità
Penso che essere sinceri sia la cosa piu giusta e saggia per porre le basi di un rapporto duraturo e magari di una vita sotto lo stesso tetto..
Pero' prima di dirlo, frequentala un po', insomma cerca di capire chi hai di fronte. Fai in modo che anche lei capisca tu chi sei..
Trovo inutile dirlo subito al primo appuntamento, la faresti solo scappare..
Pero' prima di dirlo, frequentala un po', insomma cerca di capire chi hai di fronte. Fai in modo che anche lei capisca tu chi sei..
Trovo inutile dirlo subito al primo appuntamento, la faresti solo scappare..
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: la ricerca...della normalità
Di mio sono una persona piuttosto solitaria,mi bastano(e mi avanzano!) i rapporti sociali derivanti dal mio...non lavoro ...la sera,quando torno a casa,tiro un sospiro di sollievo:abito in cima ad una collina,il mio vicino più prossimo vive a 700 metri di distanza ed i disagi sono molti...ma quando mi affaccio alla porta,vedo le montagne e nient'altro...è come se il mondo fosse solo mio!
Ogni tanto ho sentito la necessità di "aprirmi al mondo",di frequentare altre persone(positive,negative,non ha importanza...) ed ogni volta che ho ceduto a ques'impulso,poi me ne sono pentita amaramente...
"Semplice voglia di normalità"?...può darsi...pare che l'essere umano sia un animale sociale,che abbia necessità di confrontarsi con "l'altro da sè"...ma è anche vero che chi ha una patologia come l'hiv,inizialmente tenda ad isolarsi,a considerarsi un "untore" ...
Forse stai entrando in quella che in tecnica infermieristica viene considerata la terza fase,quella dell'accettazione della malattia e non sei più così concentrato su te stesso ma hai (di nuovo?) la consapevolezza che esiste "altro da te" e dalla nostra patologia.
Ps io da ragazza volevo una vita mediocre
Ogni tanto ho sentito la necessità di "aprirmi al mondo",di frequentare altre persone(positive,negative,non ha importanza...) ed ogni volta che ho ceduto a ques'impulso,poi me ne sono pentita amaramente...
"Semplice voglia di normalità"?...può darsi...pare che l'essere umano sia un animale sociale,che abbia necessità di confrontarsi con "l'altro da sè"...ma è anche vero che chi ha una patologia come l'hiv,inizialmente tenda ad isolarsi,a considerarsi un "untore" ...
Forse stai entrando in quella che in tecnica infermieristica viene considerata la terza fase,quella dell'accettazione della malattia e non sei più così concentrato su te stesso ma hai (di nuovo?) la consapevolezza che esiste "altro da te" e dalla nostra patologia.
Ps io da ragazza volevo una vita mediocre
silvana- Messaggi : 90
Data d'iscrizione : 13.01.11
Età : 62
Località : calabria
Re: la ricerca...della normalità
ragazzi leggendo i vs interventi vd che ognuno vive momenti diversi della malattia (e naturalmente anche della propria vita) e per il momento ho deciso di continuare con un'amicizia ,adesso a me interessa molto l'aspetto sociale, dopo essermi riparato, un pò come silvana sui monti (virtuali) della mia camera, e avendo passato un inverno con malanni ricorrenti, l'unica cosa che voglio ora è uscire e stare bene in compagnia. Magari sarò impatanato in qualche fase della malattia, ma voglio vivere prima di tutto.
gattoni- Messaggi : 437
Data d'iscrizione : 21.12.10
Località : Havana
Re: la ricerca...della normalità
Io personalmente.. che sono all'inizio del mio percorso, con questa malattia, noto che faccio molta fatica ad avere contatti con i miei amici... come dicevo l'altra volta, continua a frullarmi in testa "e se lo sapessero?".. questo mi blocca molto e spesso mi trovo a disdire gli appuntamenti inventando scuse...
questa sera dovevo rivedere il mio migliore amico, siamo stati un anno senza vederci e parlandoci pochissimo, per via della sua compagna.. sinceramente dopo lo spavento per il mio amore, non me la sentivo di vederlo.. così molto sinceramente gli ho detto che mi è stata trovata una malattia di cui per ora non mi sento di parlare e che oggi avevo ricevuto l'ennesima batosta, quindi mi scusavo ma non ce la facevo a vedere gente che non fosse la mia famiglia..
lui non è stupido.. non esistono molte malattie di cui una persona non vuole parlare... soprattutto sa di quell'episodio e conosce quella persona... mi ha detto "così mi lasci preoccupato, comunque capisco come vanno queste cose e se è una cosa così personale da non riuscire a parlarmene, per me va bene così.. parleremo la prossima volta che ci vediamo".......
qualche anno fa, lui sarebbe stato la prima persona a cui l'avrei detto.. l'unico che poteva capirmi e mantenere il segreto..
ora, però, c'è lei.. lol ha cambiato sotto molti aspetti e non so se potrò parlargliene.. comunque io la normalità, fortunatamente riesco a ritrovarla e a crearla nell'intimo della mia famiglia e con il mio compagno...
Silvana, anche io abito in mezzo alle montagne... dalla mia finestra non si vede nient'altro che un enorme prato verde circondato da montagne e boschi ci sono molti disagi, come hai detto tu... ma è come se fosse un rifugio per me, lontano da occhi indiscreti...
questa sera dovevo rivedere il mio migliore amico, siamo stati un anno senza vederci e parlandoci pochissimo, per via della sua compagna.. sinceramente dopo lo spavento per il mio amore, non me la sentivo di vederlo.. così molto sinceramente gli ho detto che mi è stata trovata una malattia di cui per ora non mi sento di parlare e che oggi avevo ricevuto l'ennesima batosta, quindi mi scusavo ma non ce la facevo a vedere gente che non fosse la mia famiglia..
lui non è stupido.. non esistono molte malattie di cui una persona non vuole parlare... soprattutto sa di quell'episodio e conosce quella persona... mi ha detto "così mi lasci preoccupato, comunque capisco come vanno queste cose e se è una cosa così personale da non riuscire a parlarmene, per me va bene così.. parleremo la prossima volta che ci vediamo".......
qualche anno fa, lui sarebbe stato la prima persona a cui l'avrei detto.. l'unico che poteva capirmi e mantenere il segreto..
ora, però, c'è lei.. lol ha cambiato sotto molti aspetti e non so se potrò parlargliene.. comunque io la normalità, fortunatamente riesco a ritrovarla e a crearla nell'intimo della mia famiglia e con il mio compagno...
Silvana, anche io abito in mezzo alle montagne... dalla mia finestra non si vede nient'altro che un enorme prato verde circondato da montagne e boschi ci sono molti disagi, come hai detto tu... ma è come se fosse un rifugio per me, lontano da occhi indiscreti...
Vally- Messaggi : 67
Data d'iscrizione : 18.03.11
Età : 38
Località : verbano-cusio-ossola
Re: la ricerca...della normalità
gattoni ha scritto:ragazzi leggendo i vs interventi vd che ognuno vive momenti diversi della malattia (e naturalmente anche della propria vita) e per il momento ho deciso di continuare con un'amicizia ,adesso a me interessa molto l'aspetto sociale, dopo essermi riparato, un pò come silvana sui monti (virtuali) della mia camera, e avendo passato un inverno con malanni ricorrenti, l'unica cosa che voglio ora è uscire e stare bene in compagnia. Magari sarò impatanato in qualche fase della malattia, ma voglio vivere prima di tutto.
Se è quello che ti senti, allora va bene così. Personalmente credo che nei rapporti sociali e personali quello che conti sia "il sentirsi bene", l'essere a proprio agio e soprattutto sentirsi appagati.
Se poi verrà fuori qualcosa d'altro o ti sentirai di voler spingere l'amicizia più in là vorrà solo dire che è il momento di farlo!
Freddy
freddy65- Messaggi : 383
Data d'iscrizione : 21.12.10
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