Timothy Ray Brown guarito
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Timothy Ray Brown guarito
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Hiv, lo strano caso di Timothy Ray Brown
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di Tiziana Moriconi | Pubblicato il 17 Dicembre 2010 17:02
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Una notizia da prendere con le pinze si sta diffondendo in questi giorni. Arriva da Berlino e riguarda Timothy Ray Brown, un paziente malato di leucemia e affetto da Hiv. I suoi medici (Gero Hütter, Eckhard Thiel e Thomas Schneider dello Charité Universitätsmedizin Berlin) sono convinti di averlo, inavvertitamente, liberato dal virus.
La storia è questa. Il paziente è un cittadino statunitense che risiede nella città tedesca; ha ricevuto un trapianto di midollo osseo - il trattamento previsto per la leucemia - nel 2007; prima del trapianto, era stato sottoposto, come si fa di prassi, a chemioterapia e radioterapia; il suo sistema immunitario era quindi compromesso. In più, ha assunto farmaci immuno-soppressori per evitare che il suo corpo rigettasse le cellule staminali del donatore. Stando a quando riportato dai medici che lo hanno avuto in cura, però, è accaduta una cosa insperata: in seguito al trapianto, dell’Hiv non vi era più traccia. Ancora oggi, a 38 mesi dall’operazione, la situazione sarebbe stabile.
La spiegazione si troverebbe nel dna del donatore. Nelle cellule utilizzate è stata infatti trovata una mutazione (presente in appena l’1% della popolazione caucasica dell’Europa del Nord e dell’Ovest) che porta le cellule stesse a non produrre una proteina, chiamata recettore CCR5. Questo recettore sembra essere fondamentale per i primi stadi dell’infezione del virus. In effetti, le persone che portano questa mutazione sono in parte immuni all’Hiv.
Le cellule trapiantate avrebbero anche distrutto, in qualche modo, le poche immunitarie del paziente sopravvissute ai trattamenti, e ancora infette.
La storia non è nuova alla stampa: era già emersa quando il caso era stato presentato alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections di Boston del 2008, e i medici hanno pubblicato il caso studio su New England Journal of Medicine nel febbraio del 2009. Ora, su Blood, sono stati pubblicati i risultati del follow-up. “ È ragionevole concludere che, in questo paziente, abbiamo ottenuto la cura dell’infezione dell’Hiv”.
L’entusiasmo è lecito, ma la prudenza è d’obbligo. Va detto, infatti, che la medicina non si fa su un caso isolato, e che non vi sono prove sufficienti per dire che una cura per l’Hiv sia stata realmente trovata. È possibile, invece che ora i ricercatori abbiano ora un nuovo meccanismo di infezione da indagare e nuovi studi clinici da progettare.
Fonte: Wired.it
Hiv, lo strano caso di Timothy Ray Brown
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di Tiziana Moriconi | Pubblicato il 17 Dicembre 2010 17:02
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Una notizia da prendere con le pinze si sta diffondendo in questi giorni. Arriva da Berlino e riguarda Timothy Ray Brown, un paziente malato di leucemia e affetto da Hiv. I suoi medici (Gero Hütter, Eckhard Thiel e Thomas Schneider dello Charité Universitätsmedizin Berlin) sono convinti di averlo, inavvertitamente, liberato dal virus.
La storia è questa. Il paziente è un cittadino statunitense che risiede nella città tedesca; ha ricevuto un trapianto di midollo osseo - il trattamento previsto per la leucemia - nel 2007; prima del trapianto, era stato sottoposto, come si fa di prassi, a chemioterapia e radioterapia; il suo sistema immunitario era quindi compromesso. In più, ha assunto farmaci immuno-soppressori per evitare che il suo corpo rigettasse le cellule staminali del donatore. Stando a quando riportato dai medici che lo hanno avuto in cura, però, è accaduta una cosa insperata: in seguito al trapianto, dell’Hiv non vi era più traccia. Ancora oggi, a 38 mesi dall’operazione, la situazione sarebbe stabile.
La spiegazione si troverebbe nel dna del donatore. Nelle cellule utilizzate è stata infatti trovata una mutazione (presente in appena l’1% della popolazione caucasica dell’Europa del Nord e dell’Ovest) che porta le cellule stesse a non produrre una proteina, chiamata recettore CCR5. Questo recettore sembra essere fondamentale per i primi stadi dell’infezione del virus. In effetti, le persone che portano questa mutazione sono in parte immuni all’Hiv.
Le cellule trapiantate avrebbero anche distrutto, in qualche modo, le poche immunitarie del paziente sopravvissute ai trattamenti, e ancora infette.
La storia non è nuova alla stampa: era già emersa quando il caso era stato presentato alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections di Boston del 2008, e i medici hanno pubblicato il caso studio su New England Journal of Medicine nel febbraio del 2009. Ora, su Blood, sono stati pubblicati i risultati del follow-up. “ È ragionevole concludere che, in questo paziente, abbiamo ottenuto la cura dell’infezione dell’Hiv”.
L’entusiasmo è lecito, ma la prudenza è d’obbligo. Va detto, infatti, che la medicina non si fa su un caso isolato, e che non vi sono prove sufficienti per dire che una cura per l’Hiv sia stata realmente trovata. È possibile, invece che ora i ricercatori abbiano ora un nuovo meccanismo di infezione da indagare e nuovi studi clinici da progettare.
Fonte: Wired.it
Ultima modifica di Gex il Gio 13 Gen - 21:09 - modificato 1 volta.
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Re: Timothy Ray Brown guarito
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Stampa tedesca, sconfigge l'Hiv
grazie a un trapianto di staminali
di Cristiana Pulcinelli
| tutti gli articoli dell'autore
“Tim, l’uomo che ha sconfitto l’Hiv”, così titolava qualche giorno fa il settimanale tedesco Stern. Timothy Ray Brown, quarantaquattrenne cittadino americano che vive in Germania, era famoso tra i ricercatori che si occupano di Aids come “il paziente di Berlino”. Il suo caso, unico al mondo, era già stato raccontato sul “New England Journal of Medicine” nel 2009, ma ora la storia viene aggiornata da un’altra rivista medica: “Blood”.
Tim era affetto da leucemia mieloide acuta ed era anche sieropositivo per l’Hiv. Nel 2007 i medici del Charité Universitätsmedizin di Berlino gli fecero un trapianto di cellule staminali del sangue da donatore adulto, un trattamento previsto per la leucemia. Ma dopo il trapianto, nel sangue di Tim non c’era più traccia del virus dell’Aids. Il donatore delle staminali era portatore di una mutazione genetica che rende resistenti all’Hiv. Una mutazione molto rara: posseduta dall'1% della popolazione mondiale caucasica e assente nella popolazione nera. Le cellule trapiantate hanno sostituito le cellule immunitarie del paziente distrutte dalle terapie prima del trapianto e non sono state attaccate dal virus rimasto nell’organismo del paziente.
Il nuovo articolo spiega che a tre anni e mezzo dal trapianto Tim sta bene, nonostante non prenda più farmaci, dell’Hiv non c’è più traccia e non si è verificato quello che si temeva cioè che il virus trovasse un altro modo per attaccare le cellule immunitarie. “ È ragionevole concludere che, in questo paziente, abbiamo ottenuto la guarigione dell’infezione dell’Hiv”, scrivono gli autori. Tuttavia, non si può pensare che il trapianto di midollo diventi una cura su larga scala per l’infezione da Hiv. Lo sottolinea Anthony Fauci, direttore del National Institutes of Allergy and Infectious Diseases americano: trovare un donatore compatibile per un trapianto che porti questa mutazione genetica è praticamente impossibile. Inoltre, il trapianto è costoso, doloroso e complicato. Dal punto di vista teorico, però, il caso di Tim rimane molto interessante perché apre la porta agli studi su nuovi approcci del controllo dell’infezione.
12 gennaio 2011
Stampa tedesca, sconfigge l'Hiv
grazie a un trapianto di staminali
di Cristiana Pulcinelli
| tutti gli articoli dell'autore
“Tim, l’uomo che ha sconfitto l’Hiv”, così titolava qualche giorno fa il settimanale tedesco Stern. Timothy Ray Brown, quarantaquattrenne cittadino americano che vive in Germania, era famoso tra i ricercatori che si occupano di Aids come “il paziente di Berlino”. Il suo caso, unico al mondo, era già stato raccontato sul “New England Journal of Medicine” nel 2009, ma ora la storia viene aggiornata da un’altra rivista medica: “Blood”.
Tim era affetto da leucemia mieloide acuta ed era anche sieropositivo per l’Hiv. Nel 2007 i medici del Charité Universitätsmedizin di Berlino gli fecero un trapianto di cellule staminali del sangue da donatore adulto, un trattamento previsto per la leucemia. Ma dopo il trapianto, nel sangue di Tim non c’era più traccia del virus dell’Aids. Il donatore delle staminali era portatore di una mutazione genetica che rende resistenti all’Hiv. Una mutazione molto rara: posseduta dall'1% della popolazione mondiale caucasica e assente nella popolazione nera. Le cellule trapiantate hanno sostituito le cellule immunitarie del paziente distrutte dalle terapie prima del trapianto e non sono state attaccate dal virus rimasto nell’organismo del paziente.
Il nuovo articolo spiega che a tre anni e mezzo dal trapianto Tim sta bene, nonostante non prenda più farmaci, dell’Hiv non c’è più traccia e non si è verificato quello che si temeva cioè che il virus trovasse un altro modo per attaccare le cellule immunitarie. “ È ragionevole concludere che, in questo paziente, abbiamo ottenuto la guarigione dell’infezione dell’Hiv”, scrivono gli autori. Tuttavia, non si può pensare che il trapianto di midollo diventi una cura su larga scala per l’infezione da Hiv. Lo sottolinea Anthony Fauci, direttore del National Institutes of Allergy and Infectious Diseases americano: trovare un donatore compatibile per un trapianto che porti questa mutazione genetica è praticamente impossibile. Inoltre, il trapianto è costoso, doloroso e complicato. Dal punto di vista teorico, però, il caso di Tim rimane molto interessante perché apre la porta agli studi su nuovi approcci del controllo dell’infezione.
12 gennaio 2011
Gex- Admin
- Messaggi : 2565
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Re: Timothy Ray Brown guarito
Ma che scatole! Dopo aver dato la notizia al tg ieri, tutti quelli che sanno di me hanno cominciato: c'è uno che è guarito dall'AIDS lo sapevi?
Tutti eccitati! Come se fosse successo ieri...poi gli rispondi che è una cosa di qualche anno fa e ci rimangono male chiedendo spiegazioni che poi non capiranno. Uffa, io non ne ho voglia per niente! Ma perchè l'ho detto a così tanta gente???
Tutti eccitati! Come se fosse successo ieri...poi gli rispondi che è una cosa di qualche anno fa e ci rimangono male chiedendo spiegazioni che poi non capiranno. Uffa, io non ne ho voglia per niente! Ma perchè l'ho detto a così tanta gente???
Ospite- Ospite
Re: Timothy Ray Brown guarito
E' vero, nonostante io non l'abbia detto a molte persone. Mia madre per esempio quando è uscita quella cazzata del Truvada preventivo, presentato come una cura all'Hiv mi ha fatto una "capa tanta"!
Freddy
Freddy
freddy65- Messaggi : 383
Data d'iscrizione : 21.12.10
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