Il punto sui CD8: le altre"cellule T" dell'infezione HIV
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Il punto sui CD8: le altre"cellule T" dell'infezione HIV
Due tipi di cellule sono criticamente importanti nell'infezione HIV. La maggior parte delle discussioni fa riferimento alla cellule immunitarie del gruppo conosciuto come CD4+ , che e' il tipo di cellule che viene contato durante la maggior parte delle visite dei pazienti per misurare quando cominciare la terapia antiretrovirale ed il successo di tale trattamento nel tempo. L'altro gruppo, conosciuto come cellule T "killer" CD8+ ,e' pure importante per la loro capacita' di controllare le infezioni virali. Ma gia' dalle prime fasi dell'infezione HIV la performance delle cellule T CD8+, incluso la loro capacita' di respingere l'HIV e altre infezioni virali, e' subottiimale. E negli ultimi stadi dell'infezione, il numero dei CD8+ declina. Tuttavia, le ragioni di questi declini nel numero delle cellule e la loro performance non sono ben comprese.
In una pubblicazione sul giornale Blood, David Favre, Drs Joseph McCune, Steven Deeks e altri hanno cominciato ad esplorare i meccanismi che possono speigare questo declino nel numero e funzione delle cellule T CD8+. La loro identificazione di un difetto in un tipo speciale di cellule T CD8+, conosciuto come "naive CD8-low" indicherebbe il modo "per future manovre per sostenere le risposte immunitarie in pazienti sieropositivi"
I ricercatori hanno innanzittutto notato che l'attivazione immunitaria cronica e' vista routinariamente nell'infezione HIV, in cui le cellule T, specialmente le cellule T CD8+, sono inappropriatamente "on" o attive nei termini degli ormoni immunitari che secernono. Clinicamente, l'attivazione immunitaria cronica contribuisce agli effetti di invecchiamento prematuri quali malattie cardiache, osteoporosi, e diabete, ognuna delle quali complica il trattamento dell'HIV. Nei topi che sono stati geneticamente costruiti per essere suscettibili all'HIV, precedenti studi hanno dimostrato una catena di eventi in cui l'infezione HIV del timo, il luogo di nascita di tutte le cellule T, da' luogo alla produzione dell'ormone immunitario interferon-alfa, che porta ad ad un aumento di MHC-I (un marker delle cellule infette) e cellule naive CD8-low.
Invece di rispondere attivamente all'infezione, come fanno tipicamente loe cellule CD8+, queste cellule rispondono scarsamente alla presenza dell'HIV.
Seguendo queste indicazioni, il Dr. Favre e associati riportano che negli umani sieropositivi, la progressione dell'HIV e l'attivazione immunitaria associata sono strettamente collegate alla presenza di cellule naive CD8-low type. Quando l'infezione HIV progredisce verso l'AIDS, MHC-I aumenta come pure la cellule T CD8-low (in modo simile a quello descritto nei topi). A causa delle similitudini tra questi risultati e quelli osservati nei topi, i ricercatori concludono che l'interferone alfa puo' giocare un ruolo centrale nell'"azzoppare la risposta immunitaria dell'ospite contro l'HIV". Si spera che la manipolazione delle vie dell'interferone alfa possano migliorare la funzione immunitaria e lo status infiammatorio nella malattia HIV e forse le relative infezioni virali collegate alla funzione alterata dei CD8, come l'epatite C.
In una pubblicazione sul giornale Blood, David Favre, Drs Joseph McCune, Steven Deeks e altri hanno cominciato ad esplorare i meccanismi che possono speigare questo declino nel numero e funzione delle cellule T CD8+. La loro identificazione di un difetto in un tipo speciale di cellule T CD8+, conosciuto come "naive CD8-low" indicherebbe il modo "per future manovre per sostenere le risposte immunitarie in pazienti sieropositivi"
I ricercatori hanno innanzittutto notato che l'attivazione immunitaria cronica e' vista routinariamente nell'infezione HIV, in cui le cellule T, specialmente le cellule T CD8+, sono inappropriatamente "on" o attive nei termini degli ormoni immunitari che secernono. Clinicamente, l'attivazione immunitaria cronica contribuisce agli effetti di invecchiamento prematuri quali malattie cardiache, osteoporosi, e diabete, ognuna delle quali complica il trattamento dell'HIV. Nei topi che sono stati geneticamente costruiti per essere suscettibili all'HIV, precedenti studi hanno dimostrato una catena di eventi in cui l'infezione HIV del timo, il luogo di nascita di tutte le cellule T, da' luogo alla produzione dell'ormone immunitario interferon-alfa, che porta ad ad un aumento di MHC-I (un marker delle cellule infette) e cellule naive CD8-low.
Invece di rispondere attivamente all'infezione, come fanno tipicamente loe cellule CD8+, queste cellule rispondono scarsamente alla presenza dell'HIV.
Seguendo queste indicazioni, il Dr. Favre e associati riportano che negli umani sieropositivi, la progressione dell'HIV e l'attivazione immunitaria associata sono strettamente collegate alla presenza di cellule naive CD8-low type. Quando l'infezione HIV progredisce verso l'AIDS, MHC-I aumenta come pure la cellule T CD8-low (in modo simile a quello descritto nei topi). A causa delle similitudini tra questi risultati e quelli osservati nei topi, i ricercatori concludono che l'interferone alfa puo' giocare un ruolo centrale nell'"azzoppare la risposta immunitaria dell'ospite contro l'HIV". Si spera che la manipolazione delle vie dell'interferone alfa possano migliorare la funzione immunitaria e lo status infiammatorio nella malattia HIV e forse le relative infezioni virali collegate alla funzione alterata dei CD8, come l'epatite C.
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Il punto sui CD8: le altre"cellule T" dell'infezione HIV
Ma se sti cd8 sono importanti perche il mio infettivologo parla solo dei cd4?
Sono la stessa cosa?
Sono la stessa cosa?
frankye- Messaggi : 203
Data d'iscrizione : 19.02.11
Re: Il punto sui CD8: le altre"cellule T" dell'infezione HIV
Perche' i CD4 sono il parametro usato per vedere il progredire dell'infezione o l'efficacia della terapia ART. I CD4 ed i CD8 sono entrambe cellule del sistema immunitario ma di specificita' differenti.
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Il punto sui CD8: le altre"cellule T" dell'infezione HIV
Rafael ha scritto:Perche' i CD4 sono il parametro usato per vedere il progredire dell'infezione o l'efficacia della terapia ART. I CD4 ed i CD8 sono entrambe cellule del sistema immunitario ma di specificita' differenti.
Grazie Rafael, sei veramente prezioso.
frankye- Messaggi : 203
Data d'iscrizione : 19.02.11
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