contro la logica del test hiv annuale di routine
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contro la logica del test hiv annuale di routine
Da piu’ parti si sente raccomandare di inserire il test hiv tra gli esami annuali di routine, se si ha una vita sessualmente attiva, lo fanno associazioni, medici, persone comuni.
Questo tipo di indicazione denota, da parte di chi la propone, un’ignoranza ai limiti della superstizione, una certa pigrizia mentale ed una tendenza a lavarsene le mani consigliando un test a prescindere dai comportamenti messi in atto
Penso che ormai, dopo oltre 30 anni di epidemia, si conoscano perfettamente le vie e modalità d’accesso del virus e i comportamenti a rischio.
Il test, fatta questa premessa, andrebbe fatto sempre e soltanto in occasioni di reale rischio, preferibilmente in centri seri in cui offrano counselling.
Consigliare il test a prescindere non fa che avallare, da una parte, l’idea che il virus possa intrufolarsi chissà come, e dall’altra porta a disinteressarsi della prevenzione, o a confonderla col test annuale.
E’ una questione culturale ed è proprio cio’ che deve cambiare nella mentalità della popolazione sieronegativa ma, soprattutto, sieropositiva che ancora pensa che un test annuale sia una barriera efficace contro le infezioni.
Purtroppo il test annuale di routine non è un segno di consapevolezza, anzi l’esatto contrario: dal mio punto di vista chi si testi ogni anno non sa ancora bene (o non si fida di cio’ che conosce) come ci si infetti e lascia un ampio margine all’incognita, la stessa incognita che da sempre alimenta il bacino dell’ignoranza e, soprattutto, dello stigma.
E’ un atteggiamento, una pratica che trovo deresponsabilizzante, confusiva e anche un po’ mistificatoria, il contrario di una informazione corretta e completa, che metta ognuno in grado di capire cosa sia l’hiv e come difendersi, intercettando le reali occasioni di rischio e ricorrendo al test solo in quei frangenti.
Questo tipo di indicazione denota, da parte di chi la propone, un’ignoranza ai limiti della superstizione, una certa pigrizia mentale ed una tendenza a lavarsene le mani consigliando un test a prescindere dai comportamenti messi in atto
Penso che ormai, dopo oltre 30 anni di epidemia, si conoscano perfettamente le vie e modalità d’accesso del virus e i comportamenti a rischio.
Il test, fatta questa premessa, andrebbe fatto sempre e soltanto in occasioni di reale rischio, preferibilmente in centri seri in cui offrano counselling.
Consigliare il test a prescindere non fa che avallare, da una parte, l’idea che il virus possa intrufolarsi chissà come, e dall’altra porta a disinteressarsi della prevenzione, o a confonderla col test annuale.
E’ una questione culturale ed è proprio cio’ che deve cambiare nella mentalità della popolazione sieronegativa ma, soprattutto, sieropositiva che ancora pensa che un test annuale sia una barriera efficace contro le infezioni.
Purtroppo il test annuale di routine non è un segno di consapevolezza, anzi l’esatto contrario: dal mio punto di vista chi si testi ogni anno non sa ancora bene (o non si fida di cio’ che conosce) come ci si infetti e lascia un ampio margine all’incognita, la stessa incognita che da sempre alimenta il bacino dell’ignoranza e, soprattutto, dello stigma.
E’ un atteggiamento, una pratica che trovo deresponsabilizzante, confusiva e anche un po’ mistificatoria, il contrario di una informazione corretta e completa, che metta ognuno in grado di capire cosa sia l’hiv e come difendersi, intercettando le reali occasioni di rischio e ricorrendo al test solo in quei frangenti.
gloria- Messaggi : 1291
Data d'iscrizione : 21.12.10
Età : 60
Re: contro la logica del test hiv annuale di routine
La penso esattamente come te e penso che il danno di una propaganda di questo tipo diventa tangibile proprio quando vedi gente che scrive nei forum che, pur non avendo avuto rapporti a rischio, è terrorizzata in maniera assurda e irrazionale.
Insomma, non mi meraviglia, se i messaggi che si mandano sono questi!
Insomma, non mi meraviglia, se i messaggi che si mandano sono questi!
bluevelvet- Messaggi : 588
Data d'iscrizione : 21.03.12
Re: contro la logica del test hiv annuale di routine
oh che bello rileggerti Blue!!! allora c'è vita su marte!
infatti, penso anch'io che un'informazione del genere, data da medici e associazioni, sia segno di pigrizia e menefreghismo
data da persone comuni invece denota ignoranza e superstizione, quasi che per non prendere l'hiv bastasse affidarsi al rituale del test annuale o, peggio, come se non bastassero le normali precauzioni ormai arcinote, ma si dovesse diffidare anche di queste, tanto da ricorrere al test per prassi.
Se poi questa informazione viene da sieropositivi avalla ancora di piu' l'idea che di noi bisogna avere paura, perchè dimostra che i sieropositivi stessi non sanno, o non si fidano ne' della conoscenza attuale sulle vie di trasmissione dell'hiv, ne' delle precauzioni standard.
infatti, penso anch'io che un'informazione del genere, data da medici e associazioni, sia segno di pigrizia e menefreghismo
data da persone comuni invece denota ignoranza e superstizione, quasi che per non prendere l'hiv bastasse affidarsi al rituale del test annuale o, peggio, come se non bastassero le normali precauzioni ormai arcinote, ma si dovesse diffidare anche di queste, tanto da ricorrere al test per prassi.
Se poi questa informazione viene da sieropositivi avalla ancora di piu' l'idea che di noi bisogna avere paura, perchè dimostra che i sieropositivi stessi non sanno, o non si fidano ne' della conoscenza attuale sulle vie di trasmissione dell'hiv, ne' delle precauzioni standard.
gloria- Messaggi : 1291
Data d'iscrizione : 21.12.10
Età : 60
Re: contro la logica del test hiv annuale di routine
gloria ha scritto:
Se poi questa informazione viene da sieropositivi
Se viene da sieropositivi non mi meraviglia, si vede che per prevenire, invece del preservativo, usavano il test annuale di routine!
bluevelvet- Messaggi : 588
Data d'iscrizione : 21.03.12
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