Hiv, 4mila casi all'anno Il 50% è lombardo
Hiv, 4mila casi all'anno Il 50% è lombardo
Dati preoccupanti per la nostra regione: in drammatico aumento i casi da contatto sessuali passati al 75.7%
Milano, 9 marzo 2012 - La Lombardia è la regione con maggiore prevalenza di casi di aids in Italia, e dei 4mila circa nuovi casi di hiv che si registrano in Italia ogni anno, il 50% sono lombardi. Dagli ultimi dati registrati dall’Istituto superiore di sanità emergono alcuni cambiamenti importanti nell’hiv e aids nel nostro paese. L’età media al momento della diagnosi è salita, passando da 25 anni nel 1985 a 36,5 nel 2008, mentre sono cambiate le categorie di trasmissione.
I tossicodipendenti sono calati nettamente, scendendo dal 74,6% del 1985 al 7,7% del 2008, mentre i casi da contatto sessuale, sia etero che omosessuale, sono in aumento. Sono passati infatti dal 7,8% del 1985 al 75,7% del 2008. Significativa anche la crescita degli stranieri, saliti dall’11% del 1992 al 31,6% del 2008. E proprio sugli stranieri, il Network persone sieropositive (Nps) ha riscontrato un ulteriore problema.
"Alcune comunità, in particolare quella asiatica - aggiunge Rosaria Iardino, presidente onorario dell’Nps - sono impenetrabili. A Milano ci siamo trovati di fronte un muro del silenzio, nonostante i nostri tentativi di contatto con mediatori culturali. E’ però importante sapere esattamente quante persone siano sieropositive, per fare una lotta seria all’aids. Con il comune di Milano stiamo cercando una strategia comune, abbiamo messo allo stesso tavolo gli ospedali di malattie infettive e vorremmo si facesse altrettanto anche con tutte le associazioni di lotta all’aids".
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Milano, 9 marzo 2012 - La Lombardia è la regione con maggiore prevalenza di casi di aids in Italia, e dei 4mila circa nuovi casi di hiv che si registrano in Italia ogni anno, il 50% sono lombardi. Dagli ultimi dati registrati dall’Istituto superiore di sanità emergono alcuni cambiamenti importanti nell’hiv e aids nel nostro paese. L’età media al momento della diagnosi è salita, passando da 25 anni nel 1985 a 36,5 nel 2008, mentre sono cambiate le categorie di trasmissione.
I tossicodipendenti sono calati nettamente, scendendo dal 74,6% del 1985 al 7,7% del 2008, mentre i casi da contatto sessuale, sia etero che omosessuale, sono in aumento. Sono passati infatti dal 7,8% del 1985 al 75,7% del 2008. Significativa anche la crescita degli stranieri, saliti dall’11% del 1992 al 31,6% del 2008. E proprio sugli stranieri, il Network persone sieropositive (Nps) ha riscontrato un ulteriore problema.
"Alcune comunità, in particolare quella asiatica - aggiunge Rosaria Iardino, presidente onorario dell’Nps - sono impenetrabili. A Milano ci siamo trovati di fronte un muro del silenzio, nonostante i nostri tentativi di contatto con mediatori culturali. E’ però importante sapere esattamente quante persone siano sieropositive, per fare una lotta seria all’aids. Con il comune di Milano stiamo cercando una strategia comune, abbiamo messo allo stesso tavolo gli ospedali di malattie infettive e vorremmo si facesse altrettanto anche con tutte le associazioni di lotta all’aids".
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