HIV, sieropositivo costretto al rinnovo della patente ogni due anni
HIV, sieropositivo costretto al rinnovo della patente ogni due anni
Il caso è avvenuto a Mestre, dove un ragazzo sieropositivo ha denunciato un trattamento che appare anomalo e discriminatorio, un trattamento che lo ha portato a denunciare l’accaduto. Il protagonista di questa vicenda è da diverso tempo costretto al rinnovo della patente ogni due anni, invece dei consueti dieci anni, ma perché? La storia va avanti dal 2007, e ogni due anni il ragazzo è stato costretto a ripetere la solita trafila per il rinnovo della patente, spendendo ovviamente del denaro (circa 50 euro tra costi di bolli, certificati e visite): “Quando ho chiesto se potevano darmi un periodo un po’ più lungo di scadenza, mi hanno risposto: ‘Se le sta bene è così, altrimenti le dico di tornare anche domani’”.
Com’è noto, in casi di malattie invalidanti per la guida (come ad esempio l’epilessia) il controllo per il rinnovo della patente va fatto in modo più frequente, ma nel caso dell’HIV questo tipo di trattamento non dovrebbe essere applicabile, soprattutto se si considera il fatto che, durante le visite in questione, non sono stati neanche controllati i parametri rilevanti per verificare le condizioni di salute del ragazzo sieropositivo.
Durante le visite per il rinnovo della patente il ragazzo è stato sottoposto solo ad un breve esame della vista e nulla più, quindi per quale ragione far spendere tanto denaro così inutilmente? L’azienda sanitaria ha tenuto a sottolineare che tutti i sieropositivi vengono trattati allo stesso modo, ma nonostante ciò, l’associazione radicale Certi Diritti ha comunque deciso di depositare un’interrogazione urgente a tre ministri, quello della Salute, dei Trasporti e delle Pari Opportunità.
Sta adesso ai ministri interrogati rispondere alle domande rivolte dai membri dell’associazione!
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Com’è noto, in casi di malattie invalidanti per la guida (come ad esempio l’epilessia) il controllo per il rinnovo della patente va fatto in modo più frequente, ma nel caso dell’HIV questo tipo di trattamento non dovrebbe essere applicabile, soprattutto se si considera il fatto che, durante le visite in questione, non sono stati neanche controllati i parametri rilevanti per verificare le condizioni di salute del ragazzo sieropositivo.
Durante le visite per il rinnovo della patente il ragazzo è stato sottoposto solo ad un breve esame della vista e nulla più, quindi per quale ragione far spendere tanto denaro così inutilmente? L’azienda sanitaria ha tenuto a sottolineare che tutti i sieropositivi vengono trattati allo stesso modo, ma nonostante ciò, l’associazione radicale Certi Diritti ha comunque deciso di depositare un’interrogazione urgente a tre ministri, quello della Salute, dei Trasporti e delle Pari Opportunità.
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