Deficit precoci nelle funzioni superiori in malati di HIV
Deficit precoci nelle funzioni superiori in malati di HIV
Un indicatore affidabile di prognosi della malattia?
Recentemente è stato osservato che la gravità del decorso della malattia provocata dal virus HIV, con relativo aumento del rischio di morte e diminuzione del tempo di sopravvivenza, è correlata con la presenza di sintomi di deterioramento cognitivo e disturbi della psicomotricità, quando questi siano presenti già nelle prime fasi dell’infezione: si tratta di una ridotta funzione cognitiva che può includere deficit di memoria, di attenzione e/o fluidità verbale.
Lo studio è stato portato a termine a Chicago, dalla Northwestern University e dalla NorthShore University Health System di Evanstone negli USA su pazienti risultati positivi all’HIV da pochi mesi, precisamente da meno di un anno; è stata eseguita una Risonanza Magnetica Nucleare Funzionale a tutti i soggetti esaminati e confrontati con persone sane, misurando il flusso sanguigno e la quantità di ossigeno delle aree cerebrali
cerebrali interessate.
È stato valutato il funzionamento delle connessioni neuronali utilizzando come parametro la misurazione del consumo di ossigeno.
I ricercatori hanno alla fine evidenziato differenze importanti tra i due gruppi dimostrando una significativa differenza soprattutto nella valutazione della coordinazione visuo-motoria dei soggetti presi in esame.
I risultati preludono alla possibilità che valutazioni sulle funzioni superiori dei soggetti affetti da HIV possano essere considerati dei veri e propri indicatori di prognosi per il decorso della malattia.
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Recentemente è stato osservato che la gravità del decorso della malattia provocata dal virus HIV, con relativo aumento del rischio di morte e diminuzione del tempo di sopravvivenza, è correlata con la presenza di sintomi di deterioramento cognitivo e disturbi della psicomotricità, quando questi siano presenti già nelle prime fasi dell’infezione: si tratta di una ridotta funzione cognitiva che può includere deficit di memoria, di attenzione e/o fluidità verbale.
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cerebrali interessate.
È stato valutato il funzionamento delle connessioni neuronali utilizzando come parametro la misurazione del consumo di ossigeno.
I ricercatori hanno alla fine evidenziato differenze importanti tra i due gruppi dimostrando una significativa differenza soprattutto nella valutazione della coordinazione visuo-motoria dei soggetti presi in esame.
I risultati preludono alla possibilità che valutazioni sulle funzioni superiori dei soggetti affetti da HIV possano essere considerati dei veri e propri indicatori di prognosi per il decorso della malattia.
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