Siena: Hiv Aids, Le sfide quotidiane delle malattie infettive
Siena: Hiv Aids, Le sfide quotidiane delle malattie infettive
Siena: Hiv Aids, Le sfide quotidiane delle malattie infettive
''Le sfide quotidiane delle malattie infettive'', congresso a Siena
Seminario SIMIT Sezione Toscana 2011, ore 8.45 – 16.30, 29 settembre 2011 presso la Certosa di Pontignano - Siena
La Certosa di Pontignano
Si terrà a Siena il meeting degli specialisti infettivologi toscani dal titolo “Le sfide quotidiane delle malattie infettive”, organizzato da Paolo Almi, direttore dell’U. O. Malattie Infettive ed Epatologia del policlinico Santa Maria alle Scotte con la Sezione Toscana della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT).
Il convegno, che si terrà presso la Certosa di Pontignano il prossimo 29 settembre, dalle 8.45 alle 16.30, vedrà la partecipazione dei maggiori infettivologi regionali e di esperti nazionali e internazionali, che si confronteranno su temi di grande attualità quali le infezioni batteriche, l’epatite acuta, l’AIDS e la resistenza agli antibiotici, su cui si terrà la lettura magistrale di Gian Maria Rossolini, microbiologo di fama mondiale.
“Le infezioni batteriche sono ‘trasversali’ a tutte le discipline mediche e chirurgiche – spiega il dottor Almi - L’attività quotidiana ci porta ad incontrare pazienti con quadri clinici molto diversi per l’agente infettivo causale, per la gravità e per gli organi o apparati interessati.”
Durante il meeting si approfondiranno le infezioni necrotizzanti della cute e tessuti molli e le infezioni protesiche. “L’epatite acuta – prosegue Almi - è una malattia frequente, che può essere dovuta a cause diverse. L’impegno che richiede non è mai banale perché l’evoluzione fulminante, rara, può essere in agguato e proprio perché rara e con aspetti di drammatica gravità, non si dimentica quando osservata, e deve essere illustrata chiaramente a chi si troverà a doverla affrontare”.
Si parlerà anche di AIDS. “Una malattia che appare dimenticata – conclude Almi - da chi dovrebbe mantenere alto il livello dell'informazione per la prevenzione. Il fallimento di quest'ultima è uno dei motivi per cui, sempre più spesso, i professionisti si trovano di fronte a diagnosi di AIDS contemporanee o quasi alla diagnosi di infezione da HIV. In questi casi la sfida è rappresentata dalla necessità di mantenere un costante aggiornamento sulla diagnosi e sulla terapia delle malattie opportunistiche, oggi più ricca di mezzi rispetto agli anni ‘80, ma sempre complessa”.
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Seminario SIMIT Sezione Toscana 2011, ore 8.45 – 16.30, 29 settembre 2011 presso la Certosa di Pontignano - Siena
La Certosa di Pontignano
Si terrà a Siena il meeting degli specialisti infettivologi toscani dal titolo “Le sfide quotidiane delle malattie infettive”, organizzato da Paolo Almi, direttore dell’U. O. Malattie Infettive ed Epatologia del policlinico Santa Maria alle Scotte con la Sezione Toscana della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT).
Il convegno, che si terrà presso la Certosa di Pontignano il prossimo 29 settembre, dalle 8.45 alle 16.30, vedrà la partecipazione dei maggiori infettivologi regionali e di esperti nazionali e internazionali, che si confronteranno su temi di grande attualità quali le infezioni batteriche, l’epatite acuta, l’AIDS e la resistenza agli antibiotici, su cui si terrà la lettura magistrale di Gian Maria Rossolini, microbiologo di fama mondiale.
“Le infezioni batteriche sono ‘trasversali’ a tutte le discipline mediche e chirurgiche – spiega il dottor Almi - L’attività quotidiana ci porta ad incontrare pazienti con quadri clinici molto diversi per l’agente infettivo causale, per la gravità e per gli organi o apparati interessati.”
Durante il meeting si approfondiranno le infezioni necrotizzanti della cute e tessuti molli e le infezioni protesiche. “L’epatite acuta – prosegue Almi - è una malattia frequente, che può essere dovuta a cause diverse. L’impegno che richiede non è mai banale perché l’evoluzione fulminante, rara, può essere in agguato e proprio perché rara e con aspetti di drammatica gravità, non si dimentica quando osservata, e deve essere illustrata chiaramente a chi si troverà a doverla affrontare”.
Si parlerà anche di AIDS. “Una malattia che appare dimenticata – conclude Almi - da chi dovrebbe mantenere alto il livello dell'informazione per la prevenzione. Il fallimento di quest'ultima è uno dei motivi per cui, sempre più spesso, i professionisti si trovano di fronte a diagnosi di AIDS contemporanee o quasi alla diagnosi di infezione da HIV. In questi casi la sfida è rappresentata dalla necessità di mantenere un costante aggiornamento sulla diagnosi e sulla terapia delle malattie opportunistiche, oggi più ricca di mezzi rispetto agli anni ‘80, ma sempre complessa”.
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