Salute:europei a rischio, dilagano malattie infettive

ROMA, 11 NOV - La salute dell'Europa vacilla, e la crisi, riducendo gli investimenti per la salute, potrebbe peggiorare le cose: il report annuale stilato dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) mostra infatti un'Europa preoccupata da 80 mila casi di tubercolosi l'anno, epidemie regionali di morbillo, Aids. Ma la minaccia maggiore e' rappresentata dalle infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. A tratteggiare questo scenario e' il direttore del centro, Marc Sprenger: il report analizza dati 2009-2010 e viene stilato ogni anno. E' emerso che i focolai di morbillo che si erano registrati nel 2009 sono divenuti delle vere e proprie epidemie regionali con oltre 30.000 casi riportati finora dall'inizio del 2011. Un altro grave problema, e' spiegato sulla Reuters online, sono i casi di TBC, soprattutto le forme antibiotico-resistenti che sono sempre piu' diffuse. ''Al fine di combattere le malattie infettive - dichiara Sprenger - continui investimenti per migliorare i sistemi di sorveglianza sono di estrema importanza nonostante viviamo un periodo di recessione economica''. La crisi, in effetti, rischia di peggiorare la situazione costringendo gli Stati a tagli sulla salute. Infatti ha gia' fatto i suoi danni in uno dei paesi EU piu' colpiti, la Grecia: solo un mese fa un articolo su Lancet dimostrava ampiamente che la crisi economica rende piu' difficile l'accesso ai servizi sanitari e aumenta il tasso di ricoveri e suicidi, nonche' problemi sociali come la dipendenza da eroina, l'aumento dei casi di infezione di Hiv.

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