Indizi sulla risposta immunitaria ai retrovirus fornita da topi resistenti
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Indizi sulla risposta immunitaria ai retrovirus fornita da topi resistenti
Benche' i meccanismi di difesa del nostro corpo sono di solito in grado di rilevare e di distruggere molti tipi di patogeni, alcuni virus sono capaci di evadere il sistema immunitario e farci ammalare. In particolare, i"retrovirus", quali il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) sono noti per eludere le difese immunitarie dell'ospite e causare malattia. Ora, in un nuovo studio pubblicato da Cell Press si identifica un meccanismo chiave di sensibilita' al virus che e' necessario per un una risposta immunitaria che abbia successo contro l'infezione di questo particolarmente mortale tipo di virus. La ricerca puo' aiutare a guidare il futuro progetto di vaccini antiretrovirali piu' efficaci.
"La richiesta di produrre vaccini altamente efficaci contro l'HIV e' grande e gli approcci attualmente disponibili per fabbricare vaccini possono non essere rilevanti contro i retrovirus, poiche' nessuno dei trials attuati ad oggi hanno avuto successo," spiega l'autore senior dello studio Dr. Tatyana V Golovkina, dell'Universita' di Chicago. "E' critico ottenere una comprensione basica di come il sistema immunitario rilevi e risponda ai retrovirus in maniera da applicare questa conoscenza alla produzione di vaccini anti-retrovirus."
Per esaminare esattamente quali passi nell'invasione virale e nel processo di replicazione siano necessari e sufficienti per scatenare una risposta immunitaria virus-specifica di successo nell'ospite, Dr Glovkina e colleghi hanno usato speciali ceppi di topi che sono resistenti ai retrovirus. I topi usati nello studio sono diventati infetti quando esposti al retrovirus , ma hanno montato una potente risposta immunitaria antivirus che elimina o controlla il virus, rendendoli una scelta superiore per gli studi che esaminano con successo l'immunita' antiretrovirale.
I ricercatori hanno scoperto che di tutti i passi nel processo di replicazione virale, l'abilita' di entrare nella cellula ospite era sufficiente per indurre risposte immunitarie di successo. Infatti, la completa replicazione virale era sufficiente per scatenare il rilevamento del virus. Una proteina chiamata Toll-like recettore endosomale 7 (TLR7) conosciuta per avere un ruolo nel rilevamento di una singola catena RNA virale, e' stata identificata come il recettore critico sensibile al retrovirus.
Prese insieme, le scoperte indicano che un efficace e sostenuta risposta immunitaria ai retrovirus e' indotta dalla sensibilita' delle prime fasi dell'infezione virale. "Benche'il preciso meccanismo dell'esposizione retrovirale al TLR7 deve ancora essere identificata, i nostri risultati forniscono una prova definitiva che una ricognizione dipendente da TLR7 viene richiesta per una efficace risposta immunitaria contro i retrovirus," conclude Dr Golovkina. "Una comprensione dei meccanismi genetici che sottolineano la resistenza retrovirale aiutera' a guidare il progetto dei vaccini antiretrovirali che utilizzano virus inattivati combinati con le vie immunitarie impiegate con successo negli organismi resistenti."
"La richiesta di produrre vaccini altamente efficaci contro l'HIV e' grande e gli approcci attualmente disponibili per fabbricare vaccini possono non essere rilevanti contro i retrovirus, poiche' nessuno dei trials attuati ad oggi hanno avuto successo," spiega l'autore senior dello studio Dr. Tatyana V Golovkina, dell'Universita' di Chicago. "E' critico ottenere una comprensione basica di come il sistema immunitario rilevi e risponda ai retrovirus in maniera da applicare questa conoscenza alla produzione di vaccini anti-retrovirus."
Per esaminare esattamente quali passi nell'invasione virale e nel processo di replicazione siano necessari e sufficienti per scatenare una risposta immunitaria virus-specifica di successo nell'ospite, Dr Glovkina e colleghi hanno usato speciali ceppi di topi che sono resistenti ai retrovirus. I topi usati nello studio sono diventati infetti quando esposti al retrovirus , ma hanno montato una potente risposta immunitaria antivirus che elimina o controlla il virus, rendendoli una scelta superiore per gli studi che esaminano con successo l'immunita' antiretrovirale.
I ricercatori hanno scoperto che di tutti i passi nel processo di replicazione virale, l'abilita' di entrare nella cellula ospite era sufficiente per indurre risposte immunitarie di successo. Infatti, la completa replicazione virale era sufficiente per scatenare il rilevamento del virus. Una proteina chiamata Toll-like recettore endosomale 7 (TLR7) conosciuta per avere un ruolo nel rilevamento di una singola catena RNA virale, e' stata identificata come il recettore critico sensibile al retrovirus.
Prese insieme, le scoperte indicano che un efficace e sostenuta risposta immunitaria ai retrovirus e' indotta dalla sensibilita' delle prime fasi dell'infezione virale. "Benche'il preciso meccanismo dell'esposizione retrovirale al TLR7 deve ancora essere identificata, i nostri risultati forniscono una prova definitiva che una ricognizione dipendente da TLR7 viene richiesta per una efficace risposta immunitaria contro i retrovirus," conclude Dr Golovkina. "Una comprensione dei meccanismi genetici che sottolineano la resistenza retrovirale aiutera' a guidare il progetto dei vaccini antiretrovirali che utilizzano virus inattivati combinati con le vie immunitarie impiegate con successo negli organismi resistenti."
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