Nuovi farmaci anti HCV

Un gruppo di attivisti chiede che vengano autorizzati in commercio con urgenza i nuovi farmaci anti HCV che promettono risultati importanti contro il virus dell'epatice C.
E' quanto e' emerso da un meeting a cui hanno partecipato attivisti ricercatori esponenti di case farmaceutiche, che si e' tenuto nei primi giorni di giugno in Sitges (Spagna).
I nuovi farmaci recentemente approvati Incivek (telaprevir) e Victrelis (boceprevir) portano ad una nuova era per il trattamento dell'HCV.
Se consideriamo che le persone infettate con ceppi di HCV (genotipi 1 e 4) sono difficili da trattare, con l'aggiunta di questi nuovi farmaci per la terapia standard HCV hanno aumentato le percentuali di guarigione fino al 50 per cento e accorciato la durata del trattamento per molti pazienti.

Parecchi altri farmaci attivi contro l'HCV sono in cantiere, molti dei quali sono attualmente in studi di fase II. Purtroppo, però, le aziende sono state relativamente lente per fornire un accesso precoce ai trattamenti, come ad esempio nuovi programmi di uso compassionevole che forniscono i farmaci gratuitamente a coloro che non sono in studi clinici, per coloro che hanno un disperato bisogno di nuove terapie, come quelli con cirrosi in stadio avanzato, quelli sottoposti a trapianto di fegato.

La ricerca dei farmaci nelle persone con queste condizioni e nelle persone con coinfezione da HIV e HCV è stata molto lenta, secondo gli attivisti.

Da alcuni anni, i principali soggetti interessati si sono riuniti a Sitges ogni anno per discutere dei problemi che hanno ostacolato lo sviluppo e l'accesso alle nuove terapie HCV per le persone più bisognose di ulteriori opzioni. In occasione della riunione di quest'anno, un accesso precoce a nuovi trattamenti era in cima all'ordine del giorno.

"I partecipanti alla riunione hanno sottolineato la necessità di accesso anticipato per 'pazienti difficili da trattare' i, inclusi i pazienti con HIV / HCV in coinfezione o cirrosi epatica, e pazienti che hanno subito trapianto di fegato o che sono attualmente nelle liste di attesa per un trapianto, le persone in gruppi emarginati, come tossicodipendenti, e in particolare, l'accesso a regimi di interferone-free per le persone che ne hanno bisogno ", hanno spiegato i rappresentanti di uno dei principali sponsor della riunione, il comitato consultivo della Comunità europea (ECAB).

"La necessità più urgente," ha continuato il gruppo, "è per le persone con malattia avanzata che non hanno altre opzioni terapeutiche e non possono attendere piena approvazione di nuove terapie".

Se c'era accordo nella riunione circa la necessità di muoversi più velocemente in questi pazienti, gli attivisti hanno insistito sul fatto che sono necessari ulteriori sforzi da parte delle aziende farmaceutiche per condurre gli studi precocemente nel processo di sviluppo di farmaci in modo che pazienti maggiormente bisognosi hanno un accesso più rapido ai farmaci.

"È fondamentale studiare la farmacocinetica, la sicurezza ed l' efficacia in una vasta gamma di gruppi che utilizzano questi farmaci nella pratica clinica ", ha dichiarato l'ECAB.

"I nuovi farmaci [diretti contro l' epatite] devono essere valutati per interazioni farmacologiche con farmaci antiretrovirali dell'HIV, o la terapia sostitutiva degli oppiacei (metadone e buprenorfina), o con gli immunosoppressori, gli antidepressivi e altri farmaci comunemente usati da persone con epatite C."

L' ECAB anche insistito sul fatto che i ricercatori devono condividere i dati delle aziende su questo tipo di interazioni farmacologiche precocemente e di coinvolgere gli attivisti nel processo decisionale e di monitoraggio della sicurezza.

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