Concerto Vasco Rossi!
3 partecipanti
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Concerto Vasco Rossi!
Ieri sono andata al concerto di Vasco Rossi...è stato FANTASTICO come sempre!!!
Ospite- Ospite
Re: Concerto Vasco Rossi!
Non sei un po' troppo vecchietta per queste cose?
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Concerto Vasco Rossi!
Tsk tsk le mie orecchie sono un po' piu' piccole!!
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Concerto Vasco Rossi!
NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
HA DICHIARATO DI ESSERE A FAVORE DEL NUCLEARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
DOPO 30 ANNI DI ADORAZIONE...CADE UN MITO...
HA DICHIARATO DI ESSERE A FAVORE DEL NUCLEARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
DOPO 30 ANNI DI ADORAZIONE...CADE UN MITO...
Ospite- Ospite
Re: Concerto Vasco Rossi!
scricciolo ha scritto:NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
HA DICHIARATO DI ESSERE A FAVORE DEL NUCLEARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
DOPO 30 ANNI DI ADORAZIONE...CADE UN MITO...
beh, è realmente controcorrente!!
gloria- Messaggi : 1291
Data d'iscrizione : 21.12.10
Età : 60
Re: Concerto Vasco Rossi!
Ma chi? Vasco?? Allora e'confermato, si e' fuso il cervello!
Rafael- Messaggi : 814
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Concerto Vasco Rossi!
è da quel dì che s'è fuso!!!
gloria- Messaggi : 1291
Data d'iscrizione : 21.12.10
Età : 60
Re: Concerto Vasco Rossi!
Vasco si schiera per l'acqua pubblica
"E' di tutti, non solo di chi può pagare"
Dopo il concerto allo stadio Conero di Ancona, Vasco canta per un gruppo di giornalisti. E parla a ruota libera: "Ci stiamo abituando a tutto in un Paese in cui anche la vita non è garantita. Bisogna avere il coraggio di rischiare". E sui referendum...
dal nostro inviato CARLO MORETTI
ANCONA - Ha ancora voglia di cantare Vasco Rossi quando ormai è l'una e trenta del mattino, dopo il concerto di due ore e mezza allo stadio del Conero di Ancona con cui ha aperto il tour estivo che nei prossimi giorni lo porterà prima all'Heineken Jammin Festival di Mestre, poi per quattro sere al Meazza di Milano e infine per due concerti all'Olimpico di Roma.
Canta per un gruppo di giornalisti che lo incontrano in camerino, facendo ascoltare tre inediti del suo prossimo album e mimando tutta la sua soddisfazione per il risultato che ha raggiunto: c'è un brano ironico che ha scritto per Fiorella Mannoia su una donna che fa un bilancio della sua vita; c'è poi una canzone in perfetto stile Blasco sui sopravvissuti a tutto, anche al distrutto; e c'è un blues pieno di dissonanze di chitarre dobro che insieme al resto annuncia un album capolavoro e rivela un'ispirazione antica accanto a una leggerezza tutta nuova.
Ma Vasco è un fiume in piena e non trasporta solo musica. Ha voglia di parlare e va a ruota libera. Molto ha già detto ai 30 mila che aveva di fronte dal palco del Conero, ora aggiunge dettagli: "Ho parlato della libertà, perché va difesa, non è mai definitiva, consolidata ma è sempre a rischio mentre i ragazzi la danno per scontata, la considerano una certezza come il sole o la luna. Non sanno che milioni di persone sono morte per conquistarla. Prendete ad esempio il fermo di polizia che, ho scoperto, ora è di 48 ore e non ti permettono neanche di chiamare casa per avvertire tua madre, altro che l'avvocato, come nei telefilm americani. Noi negli anni Settanta scendemmo in piazza quando fecero la proposta di elevarlo da 24 a 48 ore, oggi tutto è passato sotto silenzio. La nostra libertà si restringe sempre più, arrivo a dire che anche l'obbligo del casco è una limitazione della libertà, sopra i 18 anni dovrebbe essere consentito a tutti di scegliere come vivere la propria vita. Perché oggi ti obbligano a mettere il casco, domani ti vieteranno di fumare in strada, il terzo giorno chissà cosa. Ci stiamo già abituando a tutto in un Paese in cui anche la vita non è garantita, nemmeno dal governo, che usa le vostre paure per fottervi, anzi per fotterci".
Vasco procede per paradossi, è sempre estremo, radicale, difende un'idea della libertà che sfida tutte le convenzioni. E anche la forza di gravità. Il funambolo in equilibrio sul vuoto è l'immagine che attraversa tutto il suo concerto, è l'immagine che utilizza per rappresentare l'idea di una vita che va vissuta fino in fondo, rischiando tutto pur di scongiurare il niente che ci imporrebbe il buon senso, ma è qualcosa che può dare le vertigini: "Bisogna avere il coraggio di rischiare, altrimenti la vita si riduce a niente", aveva detto ai ragazzi introducendo Vivere o niente dal nuovo album. Ora nel camerino scherza: "Oggi faccio il filosofo, me lo posso permettere anch'io visti i tanti filosofi in giro a sparare cazzate".
Ma poi si fa serio, riprende a parlare di libertà, e di proibizionismo: "Chi difende il proibizionismo fa gli interessi della mafia, spezzare il proibizionismo significherebbe sfiancare la mafia. Ma significherebbe anche rompere certi alibi dei benpensanti, come il ministro Giovanardi che è arrivato a dire che il ragazzo Aldrovandi ucciso a 18 anni dalla polizia è morto perché se l'è cercata visto che era un tossicodipendente. Ma vi rendete conto? Io vorrei fondare l'Arci-tossico, in difesa dei tossicodipendenti, i più fragili, indifesi, che vengono invece trattati come dei cani: la pericolosità sociale del drogato non esiste, il drogato ha bisogno di aiuto, semmai. Io però non potrei fare il presidente dell'Arci-tossico, pensavo di portare la candidatura di Capezzone: da radicale mi sono molto stupito quando è diventato il portavoce del Pdl, così si potrebbe riscattare".
Poi Vasco parla dei prossimi referendum: "L'acqua è il problema più grande che c'è, io sono per l'acqua pubblica, è impensabile che possano usufruirne solo quelli che possono permettersela pagandola, lo dico da radicale, un radicale di sinistra: io da sempre sto accanto a quelli che hanno bisogno. Per quanto riguarda il legittimo impedimento non conosco bene i dettagli del decreto, ma posso dire che Berlusconi se vuole avere il rispetto dei cittadini non può mancare di rispetto alla carica istituzionale che occupa, quindi non può fare ciò che vuole, almeno per il tempo in cui è presidente del Consiglio. Sul nucleare sono invece più possibilista, anche perché le centrali ce l'ha anche la Francia, e si trovano appena al di là dei nostri confini".
(07 giugno 2011)
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"E' di tutti, non solo di chi può pagare"
Dopo il concerto allo stadio Conero di Ancona, Vasco canta per un gruppo di giornalisti. E parla a ruota libera: "Ci stiamo abituando a tutto in un Paese in cui anche la vita non è garantita. Bisogna avere il coraggio di rischiare". E sui referendum...
dal nostro inviato CARLO MORETTI
ANCONA - Ha ancora voglia di cantare Vasco Rossi quando ormai è l'una e trenta del mattino, dopo il concerto di due ore e mezza allo stadio del Conero di Ancona con cui ha aperto il tour estivo che nei prossimi giorni lo porterà prima all'Heineken Jammin Festival di Mestre, poi per quattro sere al Meazza di Milano e infine per due concerti all'Olimpico di Roma.
Canta per un gruppo di giornalisti che lo incontrano in camerino, facendo ascoltare tre inediti del suo prossimo album e mimando tutta la sua soddisfazione per il risultato che ha raggiunto: c'è un brano ironico che ha scritto per Fiorella Mannoia su una donna che fa un bilancio della sua vita; c'è poi una canzone in perfetto stile Blasco sui sopravvissuti a tutto, anche al distrutto; e c'è un blues pieno di dissonanze di chitarre dobro che insieme al resto annuncia un album capolavoro e rivela un'ispirazione antica accanto a una leggerezza tutta nuova.
Ma Vasco è un fiume in piena e non trasporta solo musica. Ha voglia di parlare e va a ruota libera. Molto ha già detto ai 30 mila che aveva di fronte dal palco del Conero, ora aggiunge dettagli: "Ho parlato della libertà, perché va difesa, non è mai definitiva, consolidata ma è sempre a rischio mentre i ragazzi la danno per scontata, la considerano una certezza come il sole o la luna. Non sanno che milioni di persone sono morte per conquistarla. Prendete ad esempio il fermo di polizia che, ho scoperto, ora è di 48 ore e non ti permettono neanche di chiamare casa per avvertire tua madre, altro che l'avvocato, come nei telefilm americani. Noi negli anni Settanta scendemmo in piazza quando fecero la proposta di elevarlo da 24 a 48 ore, oggi tutto è passato sotto silenzio. La nostra libertà si restringe sempre più, arrivo a dire che anche l'obbligo del casco è una limitazione della libertà, sopra i 18 anni dovrebbe essere consentito a tutti di scegliere come vivere la propria vita. Perché oggi ti obbligano a mettere il casco, domani ti vieteranno di fumare in strada, il terzo giorno chissà cosa. Ci stiamo già abituando a tutto in un Paese in cui anche la vita non è garantita, nemmeno dal governo, che usa le vostre paure per fottervi, anzi per fotterci".
Vasco procede per paradossi, è sempre estremo, radicale, difende un'idea della libertà che sfida tutte le convenzioni. E anche la forza di gravità. Il funambolo in equilibrio sul vuoto è l'immagine che attraversa tutto il suo concerto, è l'immagine che utilizza per rappresentare l'idea di una vita che va vissuta fino in fondo, rischiando tutto pur di scongiurare il niente che ci imporrebbe il buon senso, ma è qualcosa che può dare le vertigini: "Bisogna avere il coraggio di rischiare, altrimenti la vita si riduce a niente", aveva detto ai ragazzi introducendo Vivere o niente dal nuovo album. Ora nel camerino scherza: "Oggi faccio il filosofo, me lo posso permettere anch'io visti i tanti filosofi in giro a sparare cazzate".
Ma poi si fa serio, riprende a parlare di libertà, e di proibizionismo: "Chi difende il proibizionismo fa gli interessi della mafia, spezzare il proibizionismo significherebbe sfiancare la mafia. Ma significherebbe anche rompere certi alibi dei benpensanti, come il ministro Giovanardi che è arrivato a dire che il ragazzo Aldrovandi ucciso a 18 anni dalla polizia è morto perché se l'è cercata visto che era un tossicodipendente. Ma vi rendete conto? Io vorrei fondare l'Arci-tossico, in difesa dei tossicodipendenti, i più fragili, indifesi, che vengono invece trattati come dei cani: la pericolosità sociale del drogato non esiste, il drogato ha bisogno di aiuto, semmai. Io però non potrei fare il presidente dell'Arci-tossico, pensavo di portare la candidatura di Capezzone: da radicale mi sono molto stupito quando è diventato il portavoce del Pdl, così si potrebbe riscattare".
Poi Vasco parla dei prossimi referendum: "L'acqua è il problema più grande che c'è, io sono per l'acqua pubblica, è impensabile che possano usufruirne solo quelli che possono permettersela pagandola, lo dico da radicale, un radicale di sinistra: io da sempre sto accanto a quelli che hanno bisogno. Per quanto riguarda il legittimo impedimento non conosco bene i dettagli del decreto, ma posso dire che Berlusconi se vuole avere il rispetto dei cittadini non può mancare di rispetto alla carica istituzionale che occupa, quindi non può fare ciò che vuole, almeno per il tempo in cui è presidente del Consiglio. Sul nucleare sono invece più possibilista, anche perché le centrali ce l'ha anche la Francia, e si trovano appena al di là dei nostri confini".
(07 giugno 2011)
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