Infezione da cytomegalovirus in HIV+
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Infezione da cytomegalovirus in HIV+
L’infezione da cytomegalovirus (CMV) e’ una delle infezioni virali croniche piu’ comuni ed una delle infezioni opportunistiche piu’importanti nei pazienti infetti da HIV.
Benche’ la ART abbia sostanzialmente migliorato la morbilita’ e mortalita’ dei pazienti infetti con HIV e diminuito la frequenza di malattie correlate all’AIDS, le infezioni opportunistiche, includendo le malattie d’organo da CMV, rimangono ancora una significativa sfida clinica.
Introduzione
Il cytomegalovirus umano (CMV) e’ un virus a DNA che appartiene al gruppo dei Beta herpes virus (HHV-5). L’infezione da CMV avviene in tutto il mondo e il CMV ha una sieroprevalenza stimata in una percentuale fra il 60 ed il 90% nei Paesi sviluppati con percentuali persino piu’ alte (>90%) nei PVS.
L’infezione primaria da CMV e’ o misconosciuta nella maggioranza dei casi oppure puo’ causare una sindrome infettiva acuta da mononucleosi. Dopo l’infezione primaria,il virus rimane nel corpo dell’ospite, stabilendo una latenza di lunga durata. La manifestazione della malattia clinica o malattia d’organo da CMV potrebbe diventare apparente alla riattivazione del ceppo latente o dopo reinfezione con un nuovo virus, specialmente negli ospiti immunodeficienti.
La diagnosi di laboratorio dell’infezione replicativa da CMV puo’ essere ottenuta con l’isolamento del virus (viremia) come dal rilevamento della matrice proteica pp65 del CMV nei neutrófili con immunofluorescenza o flusso citometrico (antigenemia) ed anche con amplificazione PCR del virus DNA dal plasma o altri componente quali il liquido cerebrale (DNAemia).
I síntomi clinici della sindrome da infezione acuta da mononucleosi, che e’ frequente negli adolescenti e giovani adulti, include febbre, linfadenopatía, linfocitosi e frequentemente elevazione degli enzimi epatici.
Benche’ siano state descritte severe complicazioni nei pazienti immunocompromessi, la maggioranza delle manifestazioni di malattia severe da CMV avvengono in ospiti immunocompromessi quali recipienti di trapianti di organi o midollo osseo.
Epidemiologia
La sieroprevalenza dell’infezione da CMV nei pazienti infetti con HIV e’ alta. I primi studi in pazienti omosessuali infetti hanno scoperto una sieroprevalenza di CMV superiore al 90% benche’ alcuni studi suggeriscano che la la prevalenza nei pazienti sieropositivi con trasmissione eterosessuale possa essere piu’ bassa , che concorda con studi nei pazienti HIV negativi.
Nell’infezione da HIV sempre piu’ dati indicano un ruolo significativo del CMV nella progressione della malattia da HIV.
Studi iniziali hanno scoperto prova di un aumentato rischio di progressione della malattia da HIV per adulti CMV sieropositivi negli emofiliaci, nonostante una relazione tra sieropositivita’ da CMV e progressione della malttia da HIV non possa essere confermata.
Malattia organica da CMV
Nell’era pre-ART, la malattia d’organo da CMV era una delle infezioni opportunistiche piu’ frequenti in pazienti sieropositivi, nei Paesi sviluppati; tuttavia uno studio indica che la malattia d’organo da CMV potrebbe essere relativamente non comune nei PVS quali l’Africa occidentale. L’incidenza da malattia da CMV precedente alla disponibilita’ di ART e’ stata stimata in percentuali di 5 a nove casi per 100 persone/anno in studi di coorte e 21-44% dei pazienti sviluppavano una malattia associata a CMV ad un certo punto della loro infezione da HIV. Nei primi anni ‘90 l’efficiente introduzione di profilassi contro altre infezioni opportunistiche, quali la polmonite da Pneumocysti jirovencí, ha dato luogo ad un cambiamiento delle malattie opportunistiche nei pazienti sieropositivi rendendo allo stesso tempo la malattia da CMV la piu’ frequente malattia opportunistica.
Quindi, prima dell’introduzione di ART, alla meta’ del 1990 l’incidenza della malattia da CMV ha raggiunto il suo apice e la media sopravvivenza dopo diagnosi era di 4-9 mesi , nonostante il fatto che farmaci anti-CMV venissero usati e ci fosse una bassa prevalenza di ceppi di CMV resistenti alla terapia.
La frequenza di manifestazioni cliniche di infezione da CMV dipende ampliamente dalla conta di cellule T CD4+.
La malattia d’organo da CMV nell’infezione da HIV viene osservata raramente fino a che il conteggio delle cellule T-CD4+ precipita sotto le 50 cellule/mm3 o quando altri segni di severa immunodeficienza, quali altre infezioni opportunistiche sono presenti.
Un risultato positivo di CMV PCR e’ stato indicato come un forte indicatore di malattia organica da CMV nei pazienti sieropositivi e pazienti con conteggio di cellule T CD4+ sotto le 50 cellule/mm3 sono frecuentemente CMV PCR positivi.
C’e´un’ampia pecentuale di differenti manifestazioni cliniche dell’infezione da CMV e la presentazione di síntomi di malattia sistemica da CMV potrebbe non essere specifica.
Rafael- Messaggi : 814
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