L'infezione da HIV
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L'infezione da HIV
L’INFEZIONE HIV
HIV (Human Immunodeficiency Virus) e’ un retrovirus (virus a RNA) che causa la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS).
E’ un virus a trasmissione umana, attraverso scambio di fluidi quali sangue o sperma, durante scambio di siringhe (o altri strumenti a contatto con sangue),o attivita' sessuale con un individuo infetto da HIV o sieropositivo oppure con trasmissione madre-figlio durante il parto o durante l’allattamento al seno.
L’HIV non puo’ essere trasmesso attraverso contatto senza scambio di fluidi. Non puo' essere trasmesso con il bacio, la saliva, il sudore.
L’HIV penetra del circolo sanguigno attraverso la mucosa intestinale,nei rapporti anali, e colonizza il tessuto linfatico intestinale da cui poi si diffonde a tutto il corpo. Lo stesso avviene attraverso i rapporti vaginali con la mediazione delle cellule dendritiche.
Nei tossicodipendenti, invece , il primo organo ad essere colonizzato e’ la milza.
Il virus penetra nelle cellule attraverso delle proteine incontrate sulla superficie della membrana cellulare, i CD4 e CCR5, con le quali si fonde.
In seguito alla fusione con la cellula, il virus riversa il proprio contenuto nel citoplasma. Un enzima virale, la transcrittasi, copia il genoma a RNA del virus in DNA a doppia elica, commettendo spesso errori che generano diversita’ tra le copie del virus.
Un altro enzima virale, l’integrasi, inserisce la copia nel DNA ospite. I meccanismi cellulari trascrivono i geni virali, producendo nuovo RNA, tra cui lo stampo per le proteine, che migra verso il citoplasma, dove i ribosomi producono le proteíne codificate.
L’RNA e le proteine virali si muovono quindi verso la membrana cellulare, dove si riuniscono in una particella virale in gemmazione.
Nella nuova copia inmatura del virus, la proteasi, un enzima dell’HIV, modifica le catene proteiche virali, consentendo alle particelle o virioni di maturare in una forma pronta ad infettare una nuova cellula.
Durante il primo mese in genere, la forma originaria del virus il wild type, resta invariata, ma in seguito, per gli errori che si verificano nella fase di trascrizione delle copie del virus, cominciano ad apparire, differenti ceppi di virus che continuano a mutare nelle successive trascrizioni.
L’estrema mutabilita’ del virus impedisce al sistema immunitario di riconoscere l’HIV per poterlo eliminare.
L’HIV attacca le cellule CD4+ e le distrugge diffondendo i virioni formati e quindi l’infezione.
La distruzione del sistema immunitario di cui i CD4 sono parte essenziale conduce, in tempi diversi da individuo a individuo verso la malattia conclamata, cioe’ l’AIDS che si manifesta con l’apparizione di malattie opportunistiche che il sistema immunitario non riesce piu’ a contrastare.
L’infezione attraversa tre fasi: una fase acuta, che si puo’ manifestare (in genere nel 50% dei pazienti) con una sindrome influenzale, linfadenopatía, rush cutanei. In genere la fase acuta ha la durata di circa una settimana. In questo periodo si ha un rialzo della carica virale che, poi, scende a valori stabili.
Segue, alla fase acuta, una fase cronica che puo’ variare da individuo a individuo. Questa fase, senza terapia antiretrovirale, conduce in un periodo variable dai due ai dieci anni all’AIDS.
E’ una fase asintomatica, ragione per cui molti sieropositivi, ignorano di esserlo. La distruzione di CD4 continua pero’ senza interruzioni.
Alcuni individui hanno una progressione molto piu’ lenta e vengono denominati LTNP (Long Term Non Progressors). Altri individui, sieropositivi, riescono a controllare la progressione della malattia pur in assenza della terapia perche’ mancano della proteina CCR5 e vengono chiamati “Elite Controllers”.
Alcuni individui, pur mancando della CCR5 danno accesso al virus attraverso un’altra porta di entrata che e’ il CXCR4.
Generalmente, con il progredire dell’infezione l’accesso passa dal CCR5 al CXCR4.
Subito, all’instaurarsi dell’infezione si formano anche i reservoirs, ovvero siti dove il virus si stabilisce in maniera permanente ed in forma non attiva, il virus cioe’ non si replica.
I reservoirs sono il principale ostacolo all’eliminazione definitiva del virus.
I reservoirs sono di tipo anatomico e di tipo cellulare.
I reservoirs di tipo anatomico sono organi del corpo che hanno un sistema immunitario separato dal resto del corpo: sono i cosiddetti sistemi immunitari privilegiati, e sono rappresentati dal Sistema nervoso centrale, i testicoli, l’utero, il cristallino nell’ occhio.
I reservoirs di tipo cellulare sono rappresentati in primis dai macrofagi presenti nei tessuti, nelle loro varie forme, le cellule dendritiche, i macrofagi delle mucose, le microglia.
Anche le cellule CD4+ di memoria costituiscono i reservoirs.
La presenza dei reservoirs contribuisce ad uno stato di infiammazione permanente, caratterístico dell’infezione da HIV.
Nei tessuti linfatici, i complessi virali associati alle cellule dendritiche follicolari rappresentano un reservoir di circa 50 miliardi di virioni accoppiati con reservoir di cellule T CD4+ a riposo con un’emivita di due settimane.
HIV (Human Immunodeficiency Virus) e’ un retrovirus (virus a RNA) che causa la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS).
E’ un virus a trasmissione umana, attraverso scambio di fluidi quali sangue o sperma, durante scambio di siringhe (o altri strumenti a contatto con sangue),o attivita' sessuale con un individuo infetto da HIV o sieropositivo oppure con trasmissione madre-figlio durante il parto o durante l’allattamento al seno.
L’HIV non puo’ essere trasmesso attraverso contatto senza scambio di fluidi. Non puo' essere trasmesso con il bacio, la saliva, il sudore.
L’HIV penetra del circolo sanguigno attraverso la mucosa intestinale,nei rapporti anali, e colonizza il tessuto linfatico intestinale da cui poi si diffonde a tutto il corpo. Lo stesso avviene attraverso i rapporti vaginali con la mediazione delle cellule dendritiche.
Nei tossicodipendenti, invece , il primo organo ad essere colonizzato e’ la milza.
Il virus penetra nelle cellule attraverso delle proteine incontrate sulla superficie della membrana cellulare, i CD4 e CCR5, con le quali si fonde.
In seguito alla fusione con la cellula, il virus riversa il proprio contenuto nel citoplasma. Un enzima virale, la transcrittasi, copia il genoma a RNA del virus in DNA a doppia elica, commettendo spesso errori che generano diversita’ tra le copie del virus.
Un altro enzima virale, l’integrasi, inserisce la copia nel DNA ospite. I meccanismi cellulari trascrivono i geni virali, producendo nuovo RNA, tra cui lo stampo per le proteine, che migra verso il citoplasma, dove i ribosomi producono le proteíne codificate.
L’RNA e le proteine virali si muovono quindi verso la membrana cellulare, dove si riuniscono in una particella virale in gemmazione.
Nella nuova copia inmatura del virus, la proteasi, un enzima dell’HIV, modifica le catene proteiche virali, consentendo alle particelle o virioni di maturare in una forma pronta ad infettare una nuova cellula.
Durante il primo mese in genere, la forma originaria del virus il wild type, resta invariata, ma in seguito, per gli errori che si verificano nella fase di trascrizione delle copie del virus, cominciano ad apparire, differenti ceppi di virus che continuano a mutare nelle successive trascrizioni.
L’estrema mutabilita’ del virus impedisce al sistema immunitario di riconoscere l’HIV per poterlo eliminare.
L’HIV attacca le cellule CD4+ e le distrugge diffondendo i virioni formati e quindi l’infezione.
La distruzione del sistema immunitario di cui i CD4 sono parte essenziale conduce, in tempi diversi da individuo a individuo verso la malattia conclamata, cioe’ l’AIDS che si manifesta con l’apparizione di malattie opportunistiche che il sistema immunitario non riesce piu’ a contrastare.
L’infezione attraversa tre fasi: una fase acuta, che si puo’ manifestare (in genere nel 50% dei pazienti) con una sindrome influenzale, linfadenopatía, rush cutanei. In genere la fase acuta ha la durata di circa una settimana. In questo periodo si ha un rialzo della carica virale che, poi, scende a valori stabili.
Segue, alla fase acuta, una fase cronica che puo’ variare da individuo a individuo. Questa fase, senza terapia antiretrovirale, conduce in un periodo variable dai due ai dieci anni all’AIDS.
E’ una fase asintomatica, ragione per cui molti sieropositivi, ignorano di esserlo. La distruzione di CD4 continua pero’ senza interruzioni.
Alcuni individui hanno una progressione molto piu’ lenta e vengono denominati LTNP (Long Term Non Progressors). Altri individui, sieropositivi, riescono a controllare la progressione della malattia pur in assenza della terapia perche’ mancano della proteina CCR5 e vengono chiamati “Elite Controllers”.
Alcuni individui, pur mancando della CCR5 danno accesso al virus attraverso un’altra porta di entrata che e’ il CXCR4.
Generalmente, con il progredire dell’infezione l’accesso passa dal CCR5 al CXCR4.
Subito, all’instaurarsi dell’infezione si formano anche i reservoirs, ovvero siti dove il virus si stabilisce in maniera permanente ed in forma non attiva, il virus cioe’ non si replica.
I reservoirs sono il principale ostacolo all’eliminazione definitiva del virus.
I reservoirs sono di tipo anatomico e di tipo cellulare.
I reservoirs di tipo anatomico sono organi del corpo che hanno un sistema immunitario separato dal resto del corpo: sono i cosiddetti sistemi immunitari privilegiati, e sono rappresentati dal Sistema nervoso centrale, i testicoli, l’utero, il cristallino nell’ occhio.
I reservoirs di tipo cellulare sono rappresentati in primis dai macrofagi presenti nei tessuti, nelle loro varie forme, le cellule dendritiche, i macrofagi delle mucose, le microglia.
Anche le cellule CD4+ di memoria costituiscono i reservoirs.
La presenza dei reservoirs contribuisce ad uno stato di infiammazione permanente, caratterístico dell’infezione da HIV.
Nei tessuti linfatici, i complessi virali associati alle cellule dendritiche follicolari rappresentano un reservoir di circa 50 miliardi di virioni accoppiati con reservoir di cellule T CD4+ a riposo con un’emivita di due settimane.
Rafael- Messaggi : 814
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