Pazienti HIV a rischio di insufficienza cardiaca
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Pazienti HIV a rischio di insufficienza cardiaca
Pazienti con infezione HIV senza una precedente storia di malattia coronarica possono essere ad un piu' alto rischio di sviluppare un danno cardiaco, secondo un rapporto pubblicato su Archives of Internal Medicine.
Precedenti studi hanno indicato che "classi di farmaci antiretrovirali (particolarmente inibitori delle proteasi) , i livelli di RNA dell'HIV-1, e bassi conteggi di linfociti CD4+ sono associati ognuno con un aumentato rischio di eventi cardiovascolari, un importante fattore di rischio per danno cardiaco" secondo l'informazione dell'articolo. "Un forte consumo di alchol, che e' prevalente tra le persone infettate dall'HIV, e' pure un rischio riconosciuto per danno cardiaco"scrivono gli autori"Un altro importante fattore di rischio per danno cardiaco nella popolazione generale, include l'aumentare dell'eta', l'ipertensione, il diabete mellito, e l'obesita', fattori che vengono visti con aumentata frequenza nella popolazione dei sieropositivi" a causa dell'aumento di sopravvivenza degli individui infetti.
Adeel A. Butt., MD. MS. della Scuola di Medicina dell'Universita' di Pittsburgh e colleghi hanno analizzato i dati dei veterani sieropositivi e sieronegativi arruolati nella Coorte di Veterani anziani dal 2000 al 2007. L'obiettivo dello studio era di determinare se l'infezione HIV fosse associata in maniera indipendente con un aumento di rischio di danno cardiaco.
Nell'analisi sono stati inclusi un totale di 8.486 pazienti, di cui 2.391 (28.2%) erano sieropositivi e 6.095 (71.8%) erano sieronegativi. Durante la media dei 7.3 (a meta') di follow-up, ci sono stati 286 nuovi eventi di danno cardiaco e 1.096 morti. "Partecipanti con infezione HIV erano piu' predisposti ad avere una coinfezione con epatite C (30.5% contro l'11.4%) e abuso di cocaina o dipendenza (21.9% contro 15.7%) e riportavano una piu' alta percentuale di tabagismo (55% contro 45%) ma erano meno predisposti ad avere ipertensione (18.7% contro 28.8%) o diabete (16.7% contro 24.8%), secondo quanto riportato dagli autori.
In comparazione con i veterani sieronegativi, quelli sieropositivi avevano un rischio aumentato di danno cardiaco, e questa associazione era anche presente tra i veterani che non avevano una malattia coronarica o una diagnosi relativa ad abuso di alchol o una dipendenza prima del problema di danno cardiaco. In aggiunta, gli autori riportano che " Comparati con pazienti sieronegativi, quelli sieropositivi che avevano livelli di base di HIV-1 RNA di 500 o piu' copie/ml avevano un significativo piu' alto rischio di danno cardiaco. "Quei pazienti sieropositivi, che avevano livelli di base di RNA HIV-1 di meno di 500 copie/ml, non avevano un rischio aumentato di danno cardiaco. Gli autori indicano che ci potrebbero essere numerosi meccanismi al lavoro in questa relazione tra HIV e danno cardiaco, incluso effetti diretti dell'infezione, alto consumo di alchol,
terapia antiretrovirale che porta ad una aumentato rischio di malattia coronarica, deficienze nutrizionali, e danno immunologico del miocardio.
"In conclusione, l'infezione HIV e' associata ad un aumentato rischio di danno cardiaco oltre ai tradizionali rischi. Questa associazione si e' sostenuta anche dopo l'esclusione di pazienti con una storia di base di malattie coronariche, insufficienza cardiaca e angina, come pure di un evento coronarico nel periodo di follow-up precedente la diagnosi di danno cardiaco e una storia di abuso di alchol o diagnosi di dipendenza (da droghe). La continua replicazione virale e' associata con un piu' alto rischio di danno cardiaco."
Arch Intern Med. 2011; 171[8]: 737-743.
Precedenti studi hanno indicato che "classi di farmaci antiretrovirali (particolarmente inibitori delle proteasi) , i livelli di RNA dell'HIV-1, e bassi conteggi di linfociti CD4+ sono associati ognuno con un aumentato rischio di eventi cardiovascolari, un importante fattore di rischio per danno cardiaco" secondo l'informazione dell'articolo. "Un forte consumo di alchol, che e' prevalente tra le persone infettate dall'HIV, e' pure un rischio riconosciuto per danno cardiaco"scrivono gli autori"Un altro importante fattore di rischio per danno cardiaco nella popolazione generale, include l'aumentare dell'eta', l'ipertensione, il diabete mellito, e l'obesita', fattori che vengono visti con aumentata frequenza nella popolazione dei sieropositivi" a causa dell'aumento di sopravvivenza degli individui infetti.
Adeel A. Butt., MD. MS. della Scuola di Medicina dell'Universita' di Pittsburgh e colleghi hanno analizzato i dati dei veterani sieropositivi e sieronegativi arruolati nella Coorte di Veterani anziani dal 2000 al 2007. L'obiettivo dello studio era di determinare se l'infezione HIV fosse associata in maniera indipendente con un aumento di rischio di danno cardiaco.
Nell'analisi sono stati inclusi un totale di 8.486 pazienti, di cui 2.391 (28.2%) erano sieropositivi e 6.095 (71.8%) erano sieronegativi. Durante la media dei 7.3 (a meta') di follow-up, ci sono stati 286 nuovi eventi di danno cardiaco e 1.096 morti. "Partecipanti con infezione HIV erano piu' predisposti ad avere una coinfezione con epatite C (30.5% contro l'11.4%) e abuso di cocaina o dipendenza (21.9% contro 15.7%) e riportavano una piu' alta percentuale di tabagismo (55% contro 45%) ma erano meno predisposti ad avere ipertensione (18.7% contro 28.8%) o diabete (16.7% contro 24.8%), secondo quanto riportato dagli autori.
In comparazione con i veterani sieronegativi, quelli sieropositivi avevano un rischio aumentato di danno cardiaco, e questa associazione era anche presente tra i veterani che non avevano una malattia coronarica o una diagnosi relativa ad abuso di alchol o una dipendenza prima del problema di danno cardiaco. In aggiunta, gli autori riportano che " Comparati con pazienti sieronegativi, quelli sieropositivi che avevano livelli di base di HIV-1 RNA di 500 o piu' copie/ml avevano un significativo piu' alto rischio di danno cardiaco. "Quei pazienti sieropositivi, che avevano livelli di base di RNA HIV-1 di meno di 500 copie/ml, non avevano un rischio aumentato di danno cardiaco. Gli autori indicano che ci potrebbero essere numerosi meccanismi al lavoro in questa relazione tra HIV e danno cardiaco, incluso effetti diretti dell'infezione, alto consumo di alchol,
terapia antiretrovirale che porta ad una aumentato rischio di malattia coronarica, deficienze nutrizionali, e danno immunologico del miocardio.
"In conclusione, l'infezione HIV e' associata ad un aumentato rischio di danno cardiaco oltre ai tradizionali rischi. Questa associazione si e' sostenuta anche dopo l'esclusione di pazienti con una storia di base di malattie coronariche, insufficienza cardiaca e angina, come pure di un evento coronarico nel periodo di follow-up precedente la diagnosi di danno cardiaco e una storia di abuso di alchol o diagnosi di dipendenza (da droghe). La continua replicazione virale e' associata con un piu' alto rischio di danno cardiaco."
Arch Intern Med. 2011; 171[8]: 737-743.
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Re: Pazienti HIV a rischio di insufficienza cardiaca
tocchiamoci ... vah ...
Loris- Messaggi : 279
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