La replicazione virale persiste in alcuni individui sotto ART
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La replicazione virale persiste in alcuni individui sotto ART
Una replicazione residuale di HIV persiste durante la terapia soppressiva antiretrovirale in alcuni individui.
Uno studio pubblicato di recente fornisce una prova in vivo che una replicazione virale residuale persiste in pazienti in terapia altamente soppressiva e che il rimbalzo virale e' sostenuto da una replicazione criptica. Questo significa che, almeno in alcuni pazienti, la terapia antiretrovirale standard non e' completamente soppressiva.
C'e´una prova attualmente che sostiene l'esistenza di almeno 2 distinti reservoirs durante la soppressione terapeutica della replicazione dell'HIV:
- i linfociti latentemente infetti
- un reservoir di continua replcazione di basso livello.
Il rilevamento di HIV-1 cDNA episomale e' un valido marker surrogato delle cellule infettate di recente. I genomi episomali HIV-1 sono dei marker dinamici per l'infezione recente e sono rappresentativi di un reservoir in cui l'HIV-1 si sta attivamente replicando, mentre i genomi provirali sono predominantemente difettosi.
L'approccio che e' stato usato e' amplificare l'env dagli episomi e anche bersagliare i circoli 1-LTR che sono approssimativamente 10 volte piu' abbondanti dei circoli 2-LTR, il che da' luogo ad una molto piu' grande sensibilita' di rilevamento.
Gli autori hanno comparato le sequenze dell'involucro per definire le relazioni filogenetiche tra genomi episomici e provirali precedenti al rimbalzo virale in pazienti in ART con genomi RNA di virus che emergevano dopo interruzione di terapia. Durante il periodo di trattamento, i pazienti erano stati in soppressione virale con una combinazione con 2 nRTIs e almeno un PI.
In alcuni pazienti, c'e´stato un forte rimbalzo di RNA e le sequenze episomali che dimostrano una similarita' genetica stretta che sostiene la conclusione di un rimbalzo virale originato da un reservoir in cui la replicazione virale stava continuando. Le analisi filogenetiche delle sequenze env virali in individui che avevano interrotto la terapia indicavano che la viremia plasmatica era originata da un reservoir virale criptico come identificato dalle sequenze episomali.
Di conseguenza, nella maggior parte dei pazienti, il rimbalzo virale era altamente simile alle sequenze episomali che esistevano precedentemente l'interruzione del trattamento, ma non erano strettamente relazionate alle sequenze provirali presenti al tempo della campionatura. E' percio' piu' probabile che il rimbalzo virale sia derivato da un'attivazione replicazione del virus.
Uno studio pubblicato di recente fornisce una prova in vivo che una replicazione virale residuale persiste in pazienti in terapia altamente soppressiva e che il rimbalzo virale e' sostenuto da una replicazione criptica. Questo significa che, almeno in alcuni pazienti, la terapia antiretrovirale standard non e' completamente soppressiva.
C'e´una prova attualmente che sostiene l'esistenza di almeno 2 distinti reservoirs durante la soppressione terapeutica della replicazione dell'HIV:
- i linfociti latentemente infetti
- un reservoir di continua replcazione di basso livello.
Il rilevamento di HIV-1 cDNA episomale e' un valido marker surrogato delle cellule infettate di recente. I genomi episomali HIV-1 sono dei marker dinamici per l'infezione recente e sono rappresentativi di un reservoir in cui l'HIV-1 si sta attivamente replicando, mentre i genomi provirali sono predominantemente difettosi.
L'approccio che e' stato usato e' amplificare l'env dagli episomi e anche bersagliare i circoli 1-LTR che sono approssimativamente 10 volte piu' abbondanti dei circoli 2-LTR, il che da' luogo ad una molto piu' grande sensibilita' di rilevamento.
Gli autori hanno comparato le sequenze dell'involucro per definire le relazioni filogenetiche tra genomi episomici e provirali precedenti al rimbalzo virale in pazienti in ART con genomi RNA di virus che emergevano dopo interruzione di terapia. Durante il periodo di trattamento, i pazienti erano stati in soppressione virale con una combinazione con 2 nRTIs e almeno un PI.
In alcuni pazienti, c'e´stato un forte rimbalzo di RNA e le sequenze episomali che dimostrano una similarita' genetica stretta che sostiene la conclusione di un rimbalzo virale originato da un reservoir in cui la replicazione virale stava continuando. Le analisi filogenetiche delle sequenze env virali in individui che avevano interrotto la terapia indicavano che la viremia plasmatica era originata da un reservoir virale criptico come identificato dalle sequenze episomali.
Di conseguenza, nella maggior parte dei pazienti, il rimbalzo virale era altamente simile alle sequenze episomali che esistevano precedentemente l'interruzione del trattamento, ma non erano strettamente relazionate alle sequenze provirali presenti al tempo della campionatura. E' percio' piu' probabile che il rimbalzo virale sia derivato da un'attivazione replicazione del virus.
Rafael- Messaggi : 814
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