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Hiv, Epatite B, infezioni fungine: al via la seconda edizione del “Fellowship Program”

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Messaggio Da Gex Gio 22 Mar - 14:28

Al via da questo mese la seconda edizione del Fellowship Program e il nuovo Community Award, due bandi di concorso dal forte impatto etico e sociale promossi da Gilead Sciences srl , destinati a premiare progetti innovativi nel campo delle infezioni da HIV, da virus dell’epatite B e limitatamente al solo Followship delle infezioni fungine invasive.

Il Fellowship Program, nella scorsa edizione, ha visto la presentazione di oltre 100 progetti di cui 16 premiati. Numeri che testimoniano la rilevanza dell’iniziativa. Anche quest’anno, il Fellowship, rivolto agli enti di ricerca (pubblici e privati), premierà progetti finalizzati a migliorare l’outcome e la qualità di vita dei pazienti con HIV, Epatite B e infezioni fungine invasive (tra questi, ad esempio, progetti per nuove metodiche di diagnosi o per l’emersione del sommerso) con esclusione degli studi finalizzati alla analisi dell’efficacia e/o della sicurezza dei farmaci.

Il Community Award, alla sua prima edizione, è rivolto invece alle sole associazioni di pazienti e destinerà risorse economiche a progetti per interventi originali, di utilità diffusa e finalizzati a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da HIV e da Epatite B (tra questi, progetti per la prevenzione e la consapevolezza dei comportamenti a rischio, per l’accesso precoce ai test diagnostici o per l’educazione della famiglia del paziente).

Due progetti che rappresentano un incentivo e un’iniezione di fiducia per il settore della ricerca e per il mondo dell’associazionismo impegnato nella tutela dei malati.

“Oggi, in Italia, la ricerca scientifica è penalizzata, - afferma il Prof. Mauro Moroni, coordinatore della Commissione esaminatrice del Fellowship Program e Vice Presidente della Commissione Nazionale per la lotta contro l'AIDS – Ne soffrono i ricercatori e ne soffrono le istituzioni scientifiche, di piccole come di grandi dimensioni, e ne soffrono le persone che dei frutti di quella ricerca sono privati. Per questo, l’esempio di una prestigiosa azienda farmaceutica che investe nella ricerca non legata alla valutazione dei propri farmaci, è un segnale forte e molto positivo”.

Un segnale che si tradurrà in un beneficio in termini di qualità di vita per i pazienti. Nel caso dell’HIV, ad esempio, l’infezione colpisce fino a 5.000 persone ogni anno che, presto o tardi, dovranno ricorrere a cure impegnative. Molti progressi sono stati compiuti ma molta strada resta ancora da percorrere per garantire una elevata qualità di vita delle persone colpite. Fellowship Programm e Community Award, possono dare un contributo concreto in questa direzione, come dimostrano i progetti finanziati con l’edizione dell’anno scorso del Fellowship

Dal Community ci si aspettano progetti altrettanto rilevanti. La decisione di dedicare un bando specifico alle sole associazioni di pazienti deriva dal fatto che l’informazione e l’educazione dei malati affetti da patologie trasmissibili gravi con l’infezione da HIV o da Epatite B è una responsabilità sociale e sanitaria che vede

sempre più spesso protagoniste proprio le associazioni. “Sono proprio le associazioni, infatti, che spesso interpretano fedelmente i veri bisogni delle comunità in cui operano, - sottolinea il Dr. Marco Simonelli, del Comitato di valutazione del “Community Award”, esperto in programmi e finanziamenti per attività HIV/AIDS nei Paesi in Via di Sviluppo di Roma. – Ed è per questo che, per valutare i progetti ci chiederemo se, a prescindere dalle dimensioni delle associazioni, il progetto parte o meno da una corretta analisi dei bisogni e se rappresenta davvero un tentativo coerente di rispondere a quei bisogni”.

“Fellowship Program” e “Community Award” nascono dunque nel segno della collaborazione più efficace tra pubblico e privato, tra i protagonisti della lotta ad alcune delle malattie virali e fungine trasmissibili più gravi di questi decenni e il mondo dell’industria farmaceutica.

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica nata per scoprire, sviluppare e rendere disponibili terapie innovative in aree dove i bisogni di assistenza medica non sono ancora del tutto soddisfatti.

“In particolare, le tre patologie oggetto dei bandi rappresentano aree che necessitano di ulteriori studi e hanno ancora margini di miglioramento dal punto di vista della qualità delle cure da offrire ai pazienti, - ricorda il dr. Roberto Tascione Amministratore Delegato di Gilead Sciences. - L’intenzione è di riuscire a far diventare Fellowship e Community una bella e buona tradizione di Gilead Italia”.

Sia il bando del Fellowship che quello del Community si sono aperti lo scorso 15 marzo e si chiuderanno il prossimo 30 aprile.
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