Menopausa prematura e aborto possono essere segnali di infezione da Hiv
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Menopausa prematura e aborto possono essere segnali di infezione da Hiv
Non tutti sanno di vivere con il virus dell'Hiv. Anzi. Si stima che in Italia circa 140 mila persone abbiano contratto il virus e ne sono ignare. E tra queste il numero di donne che vivono con l'infezione da Hiv è destinato a crescere nel prossimo futuro. Queste le premesse dello studio DIDI (Donne con Infezione Da Hiv) che ha avviato un'importante indagine conoscitiva. Nel 2010-2011, più di 580 donne sieropositive hanno partecipato allo studio DIDI. Dal punto di vista socio-economico la donna intervistata nel 23% dei casi è disoccupata oppure ha un’attività lavorativa solo saltuaria. Il reddito risulta basso, visto che il 45% delle donne riporta un reddito mensile inferiore alle 800 Euro. L’80% delle donne aveva contratto l’infezione da HIV in occasione di un rapporto sessuale e solo il 18% era di origini straniere.
LA DIAGNOSI IN GRAVIDANZA - La metà delle donne intervistate riferisce di conoscere la propria condizione di sieropositività da più di 13 anni, il 92% riceve farmaci antiretrovirali e il 60% di queste un regime basato su inibitori della proteasi. Da rimarcare che ben nel 12% la diagnosi di infezione da Hiv è stata posta nel corso di una gravidanza. Questa gravissima coincidenza di eventi, sottolinea l’assoluta necessità di rendere il test per Hiv obbligatorio nelle fasi precoci di ogni gravidanza e di incentivare lo screening attivo nelle giovani donne in procinto di una maternità.
MENOPAUSA PREMATURA - Nello studio DIDI, la frequenza di menopausa prematura nelle donne Hiv-positive è stata indagata nel contesto della donna di età inferiore ai 40 anni. Un periodo di amenorrea superiore ai 12 mesi è stato riferito dal 5.2% delle intervistate al di sotto dei 40 anni. La prevalenza di menopausa prematura registrata nelle donne con infezione da Hiv è risulata decisamente più elevata rispetto a quella osservata nelle donne sieronegative italiane, pubblicate da Istat (5.2% vs 1.8%). La principale variabile predittiva di menopausa prematura nella popolazione sieropositiva è risultata la presenza di una fase avanzata di malattia da Hiv (AIDS conclamata).
GLI ABORTI - Meritevole di segnalazione, è che nello studio DIDI ben 284 (44%) donne hanno riferito di avere ricorso ad almeno una interruzione volontaria di gravidanza durante la loro vita. Delle donne che avevano ricorso all’aborto, il 58% aveva ricorso prima della diagnosi di infezione da Hiv, il 25% dopo la diagnosi, 10% sia prima che dopo e nel 7% dei casi il dato non era noto. Le donne con storia di almeno una interruzione volontaria di gravidanza rispetto a coloro che non avevano ricorso a tale procedura avevano probabilità più elevate di avere avuto il primo rapporto sessuale ad un età pari o inferiore a 15 anni, di avere avuto una o più gravidanze, un figlio HIV-positivo, una storia di tossicodipendenza, un’infezione da HIV più datata e di avere un’età media più avanzata.
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LA DIAGNOSI IN GRAVIDANZA - La metà delle donne intervistate riferisce di conoscere la propria condizione di sieropositività da più di 13 anni, il 92% riceve farmaci antiretrovirali e il 60% di queste un regime basato su inibitori della proteasi. Da rimarcare che ben nel 12% la diagnosi di infezione da Hiv è stata posta nel corso di una gravidanza. Questa gravissima coincidenza di eventi, sottolinea l’assoluta necessità di rendere il test per Hiv obbligatorio nelle fasi precoci di ogni gravidanza e di incentivare lo screening attivo nelle giovani donne in procinto di una maternità.
MENOPAUSA PREMATURA - Nello studio DIDI, la frequenza di menopausa prematura nelle donne Hiv-positive è stata indagata nel contesto della donna di età inferiore ai 40 anni. Un periodo di amenorrea superiore ai 12 mesi è stato riferito dal 5.2% delle intervistate al di sotto dei 40 anni. La prevalenza di menopausa prematura registrata nelle donne con infezione da Hiv è risulata decisamente più elevata rispetto a quella osservata nelle donne sieronegative italiane, pubblicate da Istat (5.2% vs 1.8%). La principale variabile predittiva di menopausa prematura nella popolazione sieropositiva è risultata la presenza di una fase avanzata di malattia da Hiv (AIDS conclamata).
GLI ABORTI - Meritevole di segnalazione, è che nello studio DIDI ben 284 (44%) donne hanno riferito di avere ricorso ad almeno una interruzione volontaria di gravidanza durante la loro vita. Delle donne che avevano ricorso all’aborto, il 58% aveva ricorso prima della diagnosi di infezione da Hiv, il 25% dopo la diagnosi, 10% sia prima che dopo e nel 7% dei casi il dato non era noto. Le donne con storia di almeno una interruzione volontaria di gravidanza rispetto a coloro che non avevano ricorso a tale procedura avevano probabilità più elevate di avere avuto il primo rapporto sessuale ad un età pari o inferiore a 15 anni, di avere avuto una o più gravidanze, un figlio HIV-positivo, una storia di tossicodipendenza, un’infezione da HIV più datata e di avere un’età media più avanzata.
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Gex- Admin
- Messaggi : 2565
Data d'iscrizione : 20.12.10
Re: Menopausa prematura e aborto possono essere segnali di infezione da Hiv
Della menopausa prematura me ne hanno parlato anche a Modena, mi hanno fatto il test anche per verificare quello
per fortuna per me è ancora tutto nella norma!!!
per fortuna per me è ancora tutto nella norma!!!
Ospite- Ospite
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