Enfuvirtide con antiretrovirali aumenta il recupero di CD4
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Enfuvirtide con antiretrovirali aumenta il recupero di CD4
Hiv, enfuvirtide con antiretrovirali aumenta recupero Cd4+
L'aggiunta di enfuvirtide a una terapia antiretrovirale a base di lopinavir ha dimostrato di essere associata a un recupero immunologico significativamente maggiore e più veloce in soggetti Hiv-positivi di recente diagnosi con conta Cd4+ molto bassa. È l'esito di uno studio pilota condotto a Torino, presso l'ospedale Amedeo di Savoia, da Andrea Calcagno e colleghi infettivologi dell'ateneo locale. L'équipe ha arruolato 22 pazienti Hiv-positivi con presentazione molto tardiva (Cd4 <50 mm3), non affetti da tubercolosi o neoplasie, e li ha inseriti in modo alternato in due bracci di trattamento: il primo, di controllo, basato sulla somministrazione di due inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa e da un inibitore della proteasi (lopinavir/ritonavir); il secondo, attivo, analogo al precedente ma con l'aggiunta di un inibitore di fusione, enfuvirtide 90 mg/bid. Quest'ultimo farmaco è stato somministrato fino al raggiungimento di una carica virale <50 copie/ml e per almeno 24 settimane. Sul totale dei soggetti coinvolti nello studio (11 per braccio), 19 hanno completato il trial (10 nel gruppo attivo). Le condizioni basali dei pazienti dei due bracci, in termini di conta dei Cd4+ e carica virale, erano sovrapponibili. I soggetti trattati anche con enfuvirtide hanno evidenziato una percentuale di Cd4+ superiore alle settimane 8 (7,6% vs 3,6%) e 24 (10,7% vs 5,9%), e un maggiore incremento de medesimi linfociti T alla settimana 24 (207 vs 134 cellule/mm3); ha così ottenuto una conta dei Cd4+ >200 mm3 il 70% dei soggetti trattati con enfuvirtide vs il 12,5% dei controlli. Alla settimana 48 i pazienti nel braccio enfuvirtide presentavano ancora valori di Cd4+ superiori ai controlli (251 vs 153 cellule/mm3); inoltre si sono rivelati più rapidi nel raggiungere una conta dei Cd4+ superiore a 200/mm3: 18 vs 48 settimane. Anche la diminuzione della carica virale alla settimana 4 è stata maggiore nel gruppo attivo, mentre la quota di pazienti con <50 copie/ml era simile nei due bracci alla settimana 24.
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