Puglia: in un anno 32 nuovi casi diagnosticati

BARI – Con 32 nuovi casi in più diagnosticati nel 2010, un tasso annuale di 3,3% di nuove diagnosi di Hiv nel 2010 su 100 mila residenti, un dato che riguarda sempre più stranieri, la Puglia si appresta a celebrare la giornata mondiale dell’Aids. In via Sparano, l’associazione che da anni si occupa di fare prevenzione, la Cama Lila, ha organizzato un banchetto che resterà a disposizione dei passanti per tutto il mese di dicembre.
“Nella maggior parte delle regioni l’incidenza di Hiv – spiega il presidente provinciale di Cama Lila Angela Calluso – sembra avere un andamento stabile, in altre come in Puglia, sembra essere in aumento, ciò significa che la nostra regione investe pochissimo in prevenzione. Carente l’informazione nelle associazioni gay a differenza del passato, nulla si fa da parte delle istituzioni e ancora meno nelle scuole. Molti sono malati e non lo sanno con il rischio di infettare altri inconsapevoli. In questi giorni si è presentata da noi in associazione, una famiglia composta da 5 persone, due bambini più grandicelli e una di soli 9 mesi, che ha scoperto solo con l’ammalarsi della più piccola di essere tutti affetti da Hiv. Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto l’informazione in questo campo sia scarsa. In pochi sanno che chi si tiene costantemente sotto controllo ha il 96% di possibilità di non infettare gli altri”. Ma chi si ammala di più a distanza di 10 anni? I dati li fornisce sempre la Cama Lila. Nel 2010 i contatti etero sessuali sono passati dal 39,5 per cento del 2000 al 49,8%. Il dato che allarma maggiormente però è quello dei contatti omosessuali che sono passati dal 17,8 al 30,9 per cento. “L’unico dato in calo – prosegue la Calluso – è quello dei consumatori di sostanze per via iniettiva che è sceso dal 17,3 per cento del 2000 al 6,8 per cento del 2010. Questo perchè in quel campo si è fatto abbastanza per migliorare la conoscenza dei rischi di contagio. Non solo, anche i metodi utilizzati dai tossicodipendenti per ingerire sostanze stupefacenti sono cambiate e quindi si è abbassato il rischio. Quello che invece deve allarmare è l’aumento dei contagi nel mondo omosessuale prima molto più attento”. L’Aids è in aumento anche tra gli stranieri che passano dal 23,7 per cento del 2000 al 29 per cento del 2010, in crescita poi sia tra gli ultra cinquantenni che tra i minori di 25 anni. Tra le iniziative di Cama Lila Bari, un progetto di prevenzione con il Cara, un incontro a settimana, e un dibattito domani pomeriggio alle 17 nella sala consiliare del Comune.


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