AIDS 50 milioni di fondi, ma la crisi minaccia di tagliare le risorse
AIDS 50 milioni di fondi, ma la crisi minaccia di tagliare le risorse
Nel giorno in cui il mondo scende in campo per celebrare la Giornata per la lotta all'Aids, si fanno i conti con una malattia che ad oggi, secondo le stime, ha gia' ucciso 30 milioni di persone. Ma una buona notizia sul fronte delle 'contromisure' al virus Hiv arriva dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha annunciato che l'America aumentera' di 50 mln di dollari il suo impegno nella lotta all' Aids in tutto il mondo.
I nuovi finanziamenti da parte degli Usa sono finalizzati alla diffusione dei nuovi farmaci salvavita: l'obiettivo e' anche quello di somministrare i farmaci antivirali a due milioni in piu' di persone entro la fine del 2013. Inoltre, gli Stati Uniti intendono assistere con i nuovi farmaci circa 1,5 milioni di donne in gravidanza, in modo che si eviti il contagio da madre a figlio. Un annuncio importante, 'offuscato' pero' dagli effetti che la crisi economica mondiale sta determinando anche in questo ambito. La denuncia e' dell'associazione Save the Children, che lancia l'allarme sul taglio alle risorse finanziarie, da parte dei Paesi donatori, a sostegno del Fondo Globale per combattere Aids, tubercolosi e malaria. Un taglio che, avverte l'organizzazione, potrebbe causare 1,4 mln di orfani e rendere inefficaci le attivita' di prevenzione. Il nodo dei finanziamenti per la diffusione dei farmaci e la promozione di azioni di contrasto alla malattia resta dunque, anche quest'anno, centrale. In campo scende anche il Vaticano che, in un messaggio per la Giornata Mondiale 2011, sottolinea la necessita' di ''promuovere l'accesso universale alle terapie, l'impedimento della trasmissione materno-infantile nonche' l'educazione a stili di vita che comprendano anche un approccio realmente corretto alla sessualita'''. Il Vaticano ricorda che ''ancora un milione e ottocentomila persone muoiono ogni anno a causa dell'Hiv'', morti che definisce ''non piu' giustificabili''. Varie le iniziative in tutto il mondo: in India, ad esempio (dove i sieropositivi sono 2,5 mln, la meta' del totale in Asia) il governo ha annunciato una legge sui diritti e contro la discriminazione dei malati. E sono oltre 200 le attivita' organizzate dalla Croce Rossa Italiana su tutto il territorio nazionale, nella settimana della prevenzione a cavallo con il primo dicembre. Tra le iniziative in calendario, piu' di 90 stand nelle piazze e postazioni Cri rivolte ai ragazzi. Il ministero della salute ha inoltre annunciato l'avvio di una collaborazione con il dicastero della Cooperazione internazionale per ''non dimenticare nei Paesi poveri la lotta'' alla malattia. In Italia, ha ricordato la deputata del Pd Paola Concia, l' Aids e' una ''vera e propria emergenza con quattromila nuovi casi ogni anno e 165mila persone viventi che hanno contratto l' Hiv-Aids''. Da qui l'appello ad incentivare l'uso del preservativo, una cui rappresentazione di 4 metri e' stata esposta stamani davanti a Montecitorio da alcune organizzazioni per chiedere ''piu' prevenzione''. Un invito a non abbassare la guardia arriva anche dalla premiere dame di Francia Carla Bruni, impegnata nella battaglia anti-Aids dalla morte del fratello infettato dal virus nel 2006. L'auspicio per tutti restano gli obiettivi Zero indicati dall'Onu: 'Zero nuove infezioni, Zero discriminazione, Zero morti per Aids'.
I nuovi finanziamenti da parte degli Usa sono finalizzati alla diffusione dei nuovi farmaci salvavita: l'obiettivo e' anche quello di somministrare i farmaci antivirali a due milioni in piu' di persone entro la fine del 2013. Inoltre, gli Stati Uniti intendono assistere con i nuovi farmaci circa 1,5 milioni di donne in gravidanza, in modo che si eviti il contagio da madre a figlio. Un annuncio importante, 'offuscato' pero' dagli effetti che la crisi economica mondiale sta determinando anche in questo ambito. La denuncia e' dell'associazione Save the Children, che lancia l'allarme sul taglio alle risorse finanziarie, da parte dei Paesi donatori, a sostegno del Fondo Globale per combattere Aids, tubercolosi e malaria. Un taglio che, avverte l'organizzazione, potrebbe causare 1,4 mln di orfani e rendere inefficaci le attivita' di prevenzione. Il nodo dei finanziamenti per la diffusione dei farmaci e la promozione di azioni di contrasto alla malattia resta dunque, anche quest'anno, centrale. In campo scende anche il Vaticano che, in un messaggio per la Giornata Mondiale 2011, sottolinea la necessita' di ''promuovere l'accesso universale alle terapie, l'impedimento della trasmissione materno-infantile nonche' l'educazione a stili di vita che comprendano anche un approccio realmente corretto alla sessualita'''. Il Vaticano ricorda che ''ancora un milione e ottocentomila persone muoiono ogni anno a causa dell'Hiv'', morti che definisce ''non piu' giustificabili''. Varie le iniziative in tutto il mondo: in India, ad esempio (dove i sieropositivi sono 2,5 mln, la meta' del totale in Asia) il governo ha annunciato una legge sui diritti e contro la discriminazione dei malati. E sono oltre 200 le attivita' organizzate dalla Croce Rossa Italiana su tutto il territorio nazionale, nella settimana della prevenzione a cavallo con il primo dicembre. Tra le iniziative in calendario, piu' di 90 stand nelle piazze e postazioni Cri rivolte ai ragazzi. Il ministero della salute ha inoltre annunciato l'avvio di una collaborazione con il dicastero della Cooperazione internazionale per ''non dimenticare nei Paesi poveri la lotta'' alla malattia. In Italia, ha ricordato la deputata del Pd Paola Concia, l' Aids e' una ''vera e propria emergenza con quattromila nuovi casi ogni anno e 165mila persone viventi che hanno contratto l' Hiv-Aids''. Da qui l'appello ad incentivare l'uso del preservativo, una cui rappresentazione di 4 metri e' stata esposta stamani davanti a Montecitorio da alcune organizzazioni per chiedere ''piu' prevenzione''. Un invito a non abbassare la guardia arriva anche dalla premiere dame di Francia Carla Bruni, impegnata nella battaglia anti-Aids dalla morte del fratello infettato dal virus nel 2006. L'auspicio per tutti restano gli obiettivi Zero indicati dall'Onu: 'Zero nuove infezioni, Zero discriminazione, Zero morti per Aids'.
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