Lila, Hiv/Aids e pedicure coi pesci: richiesta rettifica

Le vie di tramissione dell'Hiv sono note, ma c'è chi preferisce ignorarlo. La più prestigiosa agenzia stampa italiana, l'Ansa, si rende complice della diffusione di informazioni errate. La Lila chiede una rettifica



Data: 21/10/2011


Como, 21 ottobre 2010. "Sembra di essere tornati ai tempi in cui qualcuno ancora credeva che l'Hiv potesse essere trasmesso dalle zanzare. Anzi, sembra di non esserne mai usciti". Alessandra Cerioli, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids commenta così la notizia data dall'Ansa, secondo cui la pedicure coi pesci garra rufa effettuata in alcuni centri estetici può essere a rischio di trasmissione dell'Hiv e dell'epatite C.

L'Ansa ha riferito di un report, stilato dalla Health Protection Agency, agenzia governativa della Gran Bretagna, per far fronte a numerose richieste di chiarimenti su questa pratica cosmetica, nel quale però in nessun punto si afferma qualcosa di simile. Ciò che la HPA afferma è infatti che "Il rischio di infezione associato alla pedicure con pesci è improbabile".

Diverso quanto pubblicato dal Sun, tabloid scandalistico inglese celebre non certo per attendibilità e sobrietà. Il Sun pare infatti la vera fonte dell'Ansa, ovvero la più prestigiosa agenzia stampa italiana, che in perfetta sintonia, e con pessimo linguaggio, spara: "I pedicure con i pesci possono diffondere il virus dell'Aids". Dedicando all'argomento addirittura un approfondimento, ma citando la dichiarazione che avrebbe fatto al Sun un fantomatico funzionario della HPA e non il report stesso. La verità è invece che, a differenza di quanto riportato dall'Ansa, non esiste alcuna “allerta medici” e non corrisponde al vero che vi sia un "avvertimento lanciato dalle autorità sanitarie britanniche".

La notizia è stata poi altrettanto morbosamente diffusa in Internet, senza alcuna verifica, da decine e decine di siti e portali. Tornando così ad alimentare una leggenda urbana che periodicamente rispunta, senza che vi sia alcun fondamento se non la cattiva informazione.

Il report è consultabile qui
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Fonte: LILA

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