Regione Campania si discute di Hiv / Aids
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Incontro in Regione Campania con le Associazione che si occupano dei problemi dell'AIDS
inserito da: Redazionepubblicato il: 05/01/2011 12:56
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Giuseppe Barone, Presidente dell’Associazione Nazionale No AIDS Onlus si è reso promotore dell’incontro presso il Consiglio Regionale della Campania, alla presenza delle Associazione Campane che si occupano di AIDS, nel pomeriggio di ieri sono stati accolti dal Vice Presidente della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale On.le Anna PUBBLICITÀ GOOGLE
Petrone.PUBBLICITÀ GOOGLE
La Delegazione delle Associazioni di Lotta all’AIDS, composta da: ( N.P.S. Italia Onlus sez. sez.- Campania; Arcigay Napoli; CNCA Campano; CICA; ass. Jerry Essan Masslo, ass. V.o.l.a. ; A.n.n.a. onlus; Arcilesbica ed Analids campania) che in occasione del 1 dicembre 2010 avevano annunciato la costituzione del coordinamento regionale delle Associazioni di Lotta all’AIDS.
Tre gli assi portanti degli temi che sono stati affrontati durante questa riunione:
le criticità del decreto commissariale sanità n. 58 del 30.09.2010, in base al quale per “le definizione delle soglie di inammissibilità ad alto rischio di inappropriatezza per il ricovero in regime di degenza ordinaria e diurna”, per effetto del quale, si verranno a creare due ordini di problemi strettamente connessi: il ricorso alle prescrizioni del proprio medico di famiglia per qualsiasi prestazione ambulatoriale relativa alla patologia Hiv/Aids, con il conseguente allungamento dei tempi di accesso alle cure da parte del paziente Hiv/Aids, nonché una mancanza della privacy. La sospensiva del decreto stesso, in attesa di una sua modifica ed adattamento alla realtà regionale sanitaria campana, sarebbe l’unica soluzione al momento possibile per affrontare l’emergenza . In prospettiva l’ipotesi di soluzione più plausibile, per esempio, è rappresentata dalla possibilità di fornire i medici campani di ricettario al pari di regioni quali Lazio, Veneto od Emilia Romagna. Le uniche due case alloggio per persone con Hiv/Aids della Campania rischiano letteralmente di chiudere, a causa dei mancati pagamenti da parte delle AA.SS.LL, in particolare della ASL Napoli uno centro. Il servizio di accoglienza che esse svolgono è non solo necessario ma economicamente vantaggioso in un periodo in cui è obbligo morale privilegiare l’assistenza domiciliare e l’attività territoriale rispetto all’ improprio ricorso all’ ospedalizzazione . Ci chiediamo perché i fondi che la regione ha trasferito nel corso degli anni alle singole AA.SS.LL secondo l’ex legge n. 135/90, no riescono a soddisfare lo scopo a cui “ con vincolo” destinati? L’urgenza di un intervento coordinato e costante di prevenzione nelle scuole che possa vantarsi di un protocollo di intesa con l’Ufficio Regionale Scolastico, e che istituzionalizzi gli interventi che queste associazioni portano avanti da anni nelle scuole come meglio possono. Rendere quindi il tema delle Mst e dell’Hiv/Aids integrante dei piani dell’offerta formativa, in materia di educazione alla salute, proposti ai giovani della nostra Regione, sebbene già la legge obblighi in tal senso. Sono preoccupato afferma Giuseppe Barone, per la grave situazione delle case di accoglienza che potrebbero chiudere per mancanza di fondi, visto che la Regione Campania non eroga da circa due anni le spettanze rette. Mi domando che fine faranno gli ospiti delle strutture e dove andranno, spero che le Istituzioni Regionali si adoperino affinchè venga scongiurata la chiusura delle strutture di accoglienze. Le associazioni sopra menzionate che hanno evidenziato queste urgenze in materia di AIDS, sono pronte ad offrire tutta la loro esperienza sul campo mettendosi al servizio per una soluzione comune di queste emergenze. Ma soprattutto sono grate dell’accoglienza dimostrata dal on. Anna Petrone, e di tutto il suo staff, nell’affrontare con sensibilità e competenza i temi evidenziati.
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Giuseppe Barone, Presidente dell’Associazione Nazionale No AIDS Onlus si è reso promotore dell’incontro presso il Consiglio Regionale della Campania, alla presenza delle Associazione Campane che si occupano di AIDS, nel pomeriggio di ieri sono stati accolti dal Vice Presidente della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale On.le Anna PUBBLICITÀ GOOGLE
Petrone.PUBBLICITÀ GOOGLE
La Delegazione delle Associazioni di Lotta all’AIDS, composta da: ( N.P.S. Italia Onlus sez. sez.- Campania; Arcigay Napoli; CNCA Campano; CICA; ass. Jerry Essan Masslo, ass. V.o.l.a. ; A.n.n.a. onlus; Arcilesbica ed Analids campania) che in occasione del 1 dicembre 2010 avevano annunciato la costituzione del coordinamento regionale delle Associazioni di Lotta all’AIDS.
Tre gli assi portanti degli temi che sono stati affrontati durante questa riunione:
le criticità del decreto commissariale sanità n. 58 del 30.09.2010, in base al quale per “le definizione delle soglie di inammissibilità ad alto rischio di inappropriatezza per il ricovero in regime di degenza ordinaria e diurna”, per effetto del quale, si verranno a creare due ordini di problemi strettamente connessi: il ricorso alle prescrizioni del proprio medico di famiglia per qualsiasi prestazione ambulatoriale relativa alla patologia Hiv/Aids, con il conseguente allungamento dei tempi di accesso alle cure da parte del paziente Hiv/Aids, nonché una mancanza della privacy. La sospensiva del decreto stesso, in attesa di una sua modifica ed adattamento alla realtà regionale sanitaria campana, sarebbe l’unica soluzione al momento possibile per affrontare l’emergenza . In prospettiva l’ipotesi di soluzione più plausibile, per esempio, è rappresentata dalla possibilità di fornire i medici campani di ricettario al pari di regioni quali Lazio, Veneto od Emilia Romagna. Le uniche due case alloggio per persone con Hiv/Aids della Campania rischiano letteralmente di chiudere, a causa dei mancati pagamenti da parte delle AA.SS.LL, in particolare della ASL Napoli uno centro. Il servizio di accoglienza che esse svolgono è non solo necessario ma economicamente vantaggioso in un periodo in cui è obbligo morale privilegiare l’assistenza domiciliare e l’attività territoriale rispetto all’ improprio ricorso all’ ospedalizzazione . Ci chiediamo perché i fondi che la regione ha trasferito nel corso degli anni alle singole AA.SS.LL secondo l’ex legge n. 135/90, no riescono a soddisfare lo scopo a cui “ con vincolo” destinati? L’urgenza di un intervento coordinato e costante di prevenzione nelle scuole che possa vantarsi di un protocollo di intesa con l’Ufficio Regionale Scolastico, e che istituzionalizzi gli interventi che queste associazioni portano avanti da anni nelle scuole come meglio possono. Rendere quindi il tema delle Mst e dell’Hiv/Aids integrante dei piani dell’offerta formativa, in materia di educazione alla salute, proposti ai giovani della nostra Regione, sebbene già la legge obblighi in tal senso. Sono preoccupato afferma Giuseppe Barone, per la grave situazione delle case di accoglienza che potrebbero chiudere per mancanza di fondi, visto che la Regione Campania non eroga da circa due anni le spettanze rette. Mi domando che fine faranno gli ospiti delle strutture e dove andranno, spero che le Istituzioni Regionali si adoperino affinchè venga scongiurata la chiusura delle strutture di accoglienze. Le associazioni sopra menzionate che hanno evidenziato queste urgenze in materia di AIDS, sono pronte ad offrire tutta la loro esperienza sul campo mettendosi al servizio per una soluzione comune di queste emergenze. Ma soprattutto sono grate dell’accoglienza dimostrata dal on. Anna Petrone, e di tutto il suo staff, nell’affrontare con sensibilità e competenza i temi evidenziati.
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