Regione Campania, arriva “Caregiver”
Regione Campania, arriva “Caregiver”
Regione Campania, arriva “Caregiver” si prende cura dei nuclei familiari in difficoltà
Si chiama “Caregiver” (letteralmente “chi si prende cura”) il nuovo avviso pubblico della Regione Campania per sostenere i nuclei familiari che vivono situazioni di difficoltà legate alla presenza di persone colpite da malattie progressivamente invalidanti.
Il bando, che rientra nel Piano per la governance dei servizi alla persona, promuove la realizzazione di progetti innovativi che rafforzino l'offerta di servizi di assistenza e di supporto a persone colpite da malattie invalidanti quali, ad esempio, Alzheimer, Sla, distrofia muscolare, sclerosi multipla, patologie tumorali, Hiv.
Il contributo massimo che può essere richiesto per ciascun progetto è pari a 200 mila euro e riguarda attività progettuali la cui durata non può superare i dodici mesi.
A poter presentare le proposte operative, anche in raggruppamento tra loro, sono esclusivamente le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali, le fondazioni, gli enti riconosciuti delle confessioni religiose ed altri enti di promozione sociale.
Sul sito della Regione Campania ([Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] è possibile prendere visione delle modalità e dei tempi per la presentazione delle domande.
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Si chiama “Caregiver” (letteralmente “chi si prende cura”) il nuovo avviso pubblico della Regione Campania per sostenere i nuclei familiari che vivono situazioni di difficoltà legate alla presenza di persone colpite da malattie progressivamente invalidanti.
Il bando, che rientra nel Piano per la governance dei servizi alla persona, promuove la realizzazione di progetti innovativi che rafforzino l'offerta di servizi di assistenza e di supporto a persone colpite da malattie invalidanti quali, ad esempio, Alzheimer, Sla, distrofia muscolare, sclerosi multipla, patologie tumorali, Hiv.
Il contributo massimo che può essere richiesto per ciascun progetto è pari a 200 mila euro e riguarda attività progettuali la cui durata non può superare i dodici mesi.
A poter presentare le proposte operative, anche in raggruppamento tra loro, sono esclusivamente le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative sociali, le fondazioni, gli enti riconosciuti delle confessioni religiose ed altri enti di promozione sociale.
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