La caccia alle molecole per sconfiggere l'Hiv Aids

La caccia alle molecole per sconfiggere l'Hiv Aids

L'Università di Siena ha organizzato un convegno internazionale, che si terrà per la prima volta in Europa, sul futuro dell'AIDS e sulle ultime scoperte. Presenti centocinquanta ricercatori da tutto il mondo
di GERARDO ADINOLFI


Impedire che il virus Hiv contamini le cellule sane, attraverso nuove molecole, che inibiscono l'enzima impedendo il contagio. Il futuro dell'Hiv sarà al centro di un convegno internazionale, per la prima volta in Europa, a cui parteciperanno centocinquanta ricercatori provenienti da tutto il mondo. Inizia il 4 ottobre, all'Università di Siena, 4th ICRI-International Conference on Retroviral Integration, il convegno internazionale dove verrano presentate le ricerche e le nuove scoperte in campo chimico farmaceutico e clinino sull'integrasi come bersaglio per la ricerca di nuovi farmaci per debellare il virus. "Bloccare il diffondersi dell'infezione - spiega il professor Maurizio Botta, membro del comitato organizzatore dell'evento e preside della facoltà di Farmacia dell'Università di Siena - significa evitare lo sviluppardi della malattia dell'AIDS". Uno dei grandi problemi, spiega il professore, "è l'emergenza di ceppi virarli resistenti ai farmaci che si utilizzano.

Per questo motivo è necessaria una continua ricerca di nuovi farmaci capaci di constrastare l'azione del virus agendo con meccanismi d'azione diversi". Nel corso della conferenza saranno presentati anche i risultati ottenuti dal gruppo di ricerca senese nell'ambito dello sviluppo di inibitori dell'enzima integrasi. Tra gli interventi, anche la lezione del professor Zeger Debyser, dell'Università di Leuven, coorganizzatrice del convegno. Il programma completo delle giornate di studio è disponibile on line all’indirizzo

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